“Tra forma e corpo”: questo il titolo della mostra inaugurata il 26 settembre a Cuvio nella sede di GaEle Edizioni in via XXV Aprile 22. È la variabilità della Forma a unire le fotografie di Mario Chiodetti alle ceramiche di Giulia Bonora, la ricerca curiosa di una bellezza un po’ fuori dagli schemi, nel contempo classica e astratta, bizzarra ed elegante. In epoca di Covid e timore generalizzato, non è stato facile continuare a lavorare e a ricercare, a progettare e a condividere idee, ma la passione è in grado di debellare anche i virus e ha consentito ai due artisti di percorrere insieme questo tratto di strada e descrivere nel dettaglio le forme del corpo e quelle della materia.

Mario Chiodetti, già in passato autore di ritratti femminili dedicati alle varie espressioni dell’arte, ha voluto ritornare sul tema, fotografando musiciste, scrittrici, attrici, ma anche donne che lavorano nei più svariati settori, rendendo visibile la loro bellezza a volte nascosta. Accanto ai ritratti, ci sono alcuni nudi, in parte realizzati per la pubblicazione del libretto “22 lettere alla Lettera 22”, che contiene una poesia scritta in omaggio alla leggendaria macchina per scrivere prodotta ad Agliè a partire dal 1950 e progettata dall’architetto Marcello Nizzoli e dall’ingegnere Giuseppe Beccio. Nel corso dell’inaugurazione in diretta Facebook, il libretto, edizione n. 100, è stato presentato assieme al catalogo di GaEle.

La giovane ceramista Giulia Bonora, allieva dell’Accademia di Brera, presenta qui 8 vasi realizzati con terra refrattaria e tecnica a lastre, composti da diversi pezzi montati uno sopra l’altro, in omaggio alla teoria degli atomi di Democrito con l’alternanza tra atomo e vuoto come essere e non essere.

La mostra sarà visitabile fino all’11 ottobre 2020, previo appuntamento, telefonando ai numeri: 333 6644334 oppure 328 5768391.

 

  



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