Impresa_e_sport_ph Adr Comunicazione.jpg

Coltivare valori come il rispetto, la collaborazione, l’impegno, l’integrazione e una sana competizione. Permettere a studenti e studentesse di sperimentare, in prima persona, l’importanza di appartenere ad un gruppo, partendo da un’attività sportiva. Queste le tematiche al centro del progetto Varese School Cup, organizzato da VaRes e dall’Ufficio Scolastico Territoriale. Con il sostegno di alcune aziende varesine

Le imprese del Varesotto scendono in campo (è proprio il caso di dirlo) al fianco dello sport e dei giovani, a supporto di un’iniziativa nata per avvicinare il mondo sportivo e quello educativo. Varese School Cup 2023: questo il nome del progetto sostenuto attivamente da due aziende varesine, la Goglio Spa di Daverio e la Lasi Group Spa di Gallarate e organizzato dall’Ufficio Provinciale Scolastico insieme a VaRes, il contenitore di progetti ed idee creato lo scorso anno da Pallacanestro Varese e dall’associazione Il Basket Siamo Noi.

Ma di cosa si tratta nel concreto? Di un torneo di basket destinato a studenti e studentesse delle scuole superiori, che ha l’ambizione di andare oltre la dimensione prettamente agonistica dello sport, coinvolgendo i partecipanti in diverse attività “collaterali”. “Vogliamo trasmettere ai ragazzi l’importanza del fare squadra. Perché il singolo non può nulla se non sostenuto dal gruppo. Il nostro obiettivo è portare lo spirito sportivo al di fuori del campo da gioco. Per questo motivo, a fianco al torneo di pallacanestro, abbiamo organizzato una serie di iniziative che, apparentemente, hanno poco a che fare con il mondo dello sport”, spiega Paola Biancheri, Segretario di Basket Siamo Noi.

Obiettivo dell’iniziativa è, quindi, coinvolgere non solo gli studenti che giocheranno le partite del torneo, ma anche tutti coloro che vorranno contribuire, ad esempio, alle attività di comunicazione e alla creazione di coreografie a sostegno della propria scuola. Le ragazze e i ragazzi che prenderanno parte alla Varese School Cup, infatti, avranno la possibilità di programmare e gestire un piano di comunicazione con creazione di un vero e proprio ufficio stampa d’istituto che si occupi di realizzare video, foto e interviste. Oppure ancora potranno ideare le grafiche delle magliette rappresentative della propria scuola o far parte di un gruppo di Cheerleader che organizzi stacchetti tra un intervallo e l’altro dei match. Organizzare cori, slogan e striscioni nel rispetto del tifo positivo: anche questa sarà un’attività dell’iniziativa. 

Le ragazze e i ragazzi che prenderanno parte alla Varese School Cup avranno la possibilità di programmare e gestire un piano di comunicazione con creazione di un vero e proprio ufficio stampa d’istituto. Oppure potranno ideare le grafiche delle magliette rappresentative della propria scuola o far parte di un gruppo di Cheerleader che organizzi stacchetti tra un intervallo e l’altro dei match.

Il tutto si svolgerà anche grazie al supporto di incontri formativi con professionisti ed esperti di ogni specifica area. Per quanto riguarda, ad esempio, le iniziative di tifo consapevole, gli studenti hanno potuto assistere ad una lezione con un ispettore della Digos Varese, approfondendo i temi legati alle conseguenze penali delle estremizzazioni violente del tifo. Un avvocato, invece, ha concentrato la sua attenzione sugli aspetti legati alle responsabilità oggettive delle società sportive, con annesse multe e sanzioni, conseguenti a striscioni e cori razziali o comunque illeciti ed infine una psicologa e psicoterapeuta si è soffermata sui comportamenti, sulle espressioni verbali e sugli atteggiamenti irrispettosi utilizzati, spesso anche inconsciamente, ma che possono avere conseguente dannose sulla psiche di chi li subisce e, anche, sui risultati sportivi.

Vista la valenza formativa del progetto, gli Istituti aderenti hanno deciso di riconoscere le ore che gli studenti del triennio dedicheranno alle attività svolte nell’ambito di Varese School Cup (sia dal punto di vista sportivo sia organizzativo e di comunicazione) come attività di Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento), ovvero quella che una volta veniva definita “alternanza scuola-lavoro”. “Crediamo fermamente che questo progetto abbia potenzialità illimitate e possa arrivare a ‘sconfinare’ nelle provincie limitrofe, se non addirittura nella vicina Svizzera. Promuovere i valori educativi dello sport, inteso come veicolo di inclusione, senza distinzioni di genere e promotore di qualità come il rispetto, la collaborazione, l’impegno, l’integrazione e una sana competizione, è lo scopo primario di Varese School Cup. Attraverso l’esperienza del lavoro di squadra, finalizzato al raggiungimento di un obiettivo condiviso, ragazzi e ragazze sperimentano in prima persona l’importanza di appartenere ad un gruppo, che parte dalla piccola dimensione di una squadra di basket per poi allargarsi a livello di istituto scolastico e, in prospettiva, anche di territorio”, conclude Giovanni Todisco, Docente Stein Gavirate e referente tecnico di Varese School Cup. 


Le aziende interessate a sostenere il progetto possono rivolgersi a segretario@ilbasketsiamonoi.it  



Articolo precedente Articolo successivo
Edit