Per-immergersi-nel-Natale

Presepi (sottacqua e non), villaggi alternativi come quello del Grinch a Volandia, piste di pattinaggio, le ormai tradizionali e famosissime lucine di Leggiuno. Ecco qualche suggerimento per tuffarsi nel clima delle feste in provincia di Varese

E' un Natale davvero “nataloso” per la provincia di Varese quest’anno: tra tradizioni che si sono consolidate negli ultimi anni, novità emozionanti e piccole scoperte, le vacanze natalizie promettono di essere vissute bene anche nei nostri territori: siano essi laghi, piazze, castelli, o persino l’aeroporto di Malpensa. Ecco le principali iniziative, da non perdersi. 

Varese città natalizia
Varese quest’anno promette faville: l’intera organizzazione del Natale varesino è stata infatti “appaltata” a una società, che ha già anticipato diverse delle novità che illumineranno il natale del capoluogo: dall’illuminazione che “a pioggia” cadrà dalla torre civica verso piazza Monte Grappa, alle luci sugli alberi delle piazze Giovine Italia, Carducci e San Vittore alla filodiffusione, dal trenino che passa intorno al centro storico agli elfi che distribuiscono cioccolatini ai bambini. Un’altra delle novità è la pista di pattinaggio, che tornerà in piazza Monte Grappa. In piazza Repubblica invece sarà allestito un grande villaggio di Babbo Natale, con tanto di gigantesca porta d’entrata illuminata da centinaia di led e che sarà accompagnata da figure luminose altrettanto grandi: qui ci saranno la casetta di Santa Claus, le bancarelle, una serie di truck per mangiare a tema street food, e un angolo dei laboratori per bambini. Le iniziative dureranno tutte le vacanze: per rimanere informati sugli eventi si può seguire la pagina Facebook di Varese Xmas Village.

In un mondo dove i villaggi di Babbo Natale proliferano a dismisura fino a destare un po’ di confusione nei bambini, al Museo Volandia hanno deciso di ospitare una “sede natalizia” alquanto originale: il Villaggio del Grinch

Il villaggio del Grinch a Volandia
In un mondo dove i villaggi di Babbo Natale proliferano a dismisura fino a destare un po’ di confusione nei bambini, Volandia ha deciso di ospitare una “sede natalizia” alquanto originale: è aperto infatti, dal primo fine settimana d’avvento, il Villaggio del Grinch.
La versione cinematografica della storia quest’anno compie 18 anni (nell’edizione con Jim Carrey protagonista) e vedrà una riedizione con Benedict Cumberbatch: un’occasione quindi per vivere “dal vivo” una storia natalizia diversa dal solito. Insieme a Babbo Natale, che avrà la sua casetta e accoglierà i bambini come al solito, è possibile infatti far visita al Grinch, personaggio che il Natale proprio lo odia e non ha nessuna voglia di farsi contagiare dal suo spirito. Babbo Natale a Volandia “riceve” dalle 10:30 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 17:00, mentre il Grinch - che, come nel film, parla in rima e fa le foto coi bambini borbottando, e chiama Babbo Natale “il panzone” - si incontra 3 volte al giorno nell’appuntamento su prenotazione “Cioccolata con il Grinch” alle 11, alle 15:30 e alle 17:30, un modo per conoscere la creatura verde ed influenzarla con la forza dello Spirito Natalizio. Non mancano, nel villaggio, anche laboratori creativi, la grande giostra “in volo con Babbo Natale”, il truccabimbi, lo spettacolo di magia, i dolciumi. 

Le lucine di Leggiuno
Una curiosa tradizione natalizia è nata a Leggiuno. Le fiabesche lucine che illuminano il paese e attirano decine di migliaia di turisti sono infatti nate da una “voglia di Natale” di un privato, proprietario di una villetta che nel periodo natalizio si riempiva di animali, alberi e casette luminose, attirando tutto il circondario e diventando alla fine attrattiva del paese.  Anche quest’anno le lucine si accenderanno, dall’8 dicembre fino alla durata di tutte le festività: oltre 500mila led creano un percorso fiabesco attraverso alcuni dei luoghi caratteristici del paese, dal Bosco Incantato all’oratorio, dal campanile alla mitica casa Betti, dove è nato tutto. L’iniziativa infatti è di Lino Betti, un residente del paese di 3600 abitanti noto per l’Eremo di Santa Caterina. Le prime luci le ha acquistate in una città del Brasile, paese natale della moglie: la prima spesa fu di 100 dollari. Era il 1999 e da quel giorno, ogni anno, la collezione si è arricchita fino a toccare quota 500 mila. “Da quel primo fascio di lucine, di strada ne abbiamo fatta tanta e credo di essere riuscito, insieme ai tanti volontari, a dare vita a uno spettacolo emozionante”. La sesta edizione ufficiale, che vede al lavoro 150 volontari e l’anno scorso ha avuto 140mila visitatori vedrà non solo le lucine ma anche cori di musica Gospel, mercatini e stand gastronomici per ristorarsi dal freddo. Le lucine di Leggiuno rimarranno accese tutti i giorni dalle 17:00 alle 23:00 fino all’Epifania, mentre la tradizionale cerimonia di accensione si terrà il giorno dell’Immacolata, alle 17. Per raggiungere l’evento, è disponibile un servizio navetta che partirà dalle tre aree adibite a parcheggio e collocate al di fuori del paese.

Presepi sommersi, viventi, in movimento
Poiché Varese è terra di laghi, la provincia è terra anche di presepi sommersi: i più famosi sono quelli di Laveno Mombello, di Ponte Tresa e di Porto Ceresio tutti “calati” da associazioni di sommozzatori a dicembre e visibili dal lungolago - o meglio: dai lungolago, visto che il primo sarà deposto nel lago Maggiore, mentre gli altri due nel lago di Lugano - fino all’Epifania. 
In particolare, il presepe di Lavena Ponte Tresa verrà posizionato dall’unione dei pescatori del Ceresio onlus e gli amici del gruppo Sub la sera del 24 con una processione in acqua con le fiaccole per depositare il bambinello. Quello di Porto Ceresio invece verrà posizionato il 16 dicembre alle 16.00, in occasione dell’inaugurazione della mostra dei presepi in città. 
Per chi ama i presepi viventi, una rappresentazione natalizia speciale, è quella che vede la prestigiosa direzione di Andrea Chiodi, direttore artistico del teatro di Varese e regista teatrale di fama nazionale: si svolge sul sagrato di san Vittore a Varese ed è una vera e propria rappresentazione scenica della natività con un gran numero di figuranti, realizzata a favore di Avsi. L’appuntamento - ci raccomandiamo: ben coperti, visto che le sedie sono posizionate all’esterno - è in piazza San Vittore, alle 15, sabato 22 dicembre.
Il presepe vivente - ma più corretto sarebbe chiamarlo “presepe in movimento” - più longevo e famoso della provincia però è senza dubbio quello dei missionari Comboniani, che si svolge da sessant’anni nel castello dei Comboniani, a Venegono Superiore: nato come esercizio di avvento per i novizi, ora è realizzato da volontari che prestano il loro ingegno per una tradizione da continuare mantenendo lo spirito guida dei padri missionari. Il presepe di solito è visitabile a partire da Natale.
Infine, è meno noto ma vale assolutamente una visita il museo dei presepi ad Albusciago, frazione di Sumirago: qui, in un luogo visitabile su prenotazione tutto l’anno e durante le festività natalizie tutti i pomeriggi festivi tranne Natale, si trovano presepi provenienti da tutto il mondo, diorami con effetti di movimento della luce del giorno e dell’acqua, scene del Vangelo realizzate da grandi artisti del presepio. Un museo per veri appassionati, che fa dire “oh!” a tutti i bambini. 

Per saperne di più:

www.varesexmasvillage.it 
www.23eventi.it
www.presepiocomboniani.it
www.museodeipresepi.it



Articolo precedente Articolo successivo
Edit