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In uno degli appuntamenti del recente ciclo di Assemblee annuali dei 12 Gruppi merceologici che compongono l’Unione degli Industriali della Provincia di Varese (raccontato nella rubrica di Vita Associativa di questo numero di Varesefocus) il Rettore della LIUC–Università Cattaneo, Federico Visconti, ha affermato che “nell’attuale difficile scenario sta emergendo nel nostro Paese la centralità degli imprenditori che si stanno facendo interpreti di progettualità e strategie di cambiamento coraggiose, più di altri settori della società italiana maggiormente propensa a giocare in difesa”. 

Come imprenditore e come rappresentante del sistema produttivo varesino non posso che essere d’accordo. Inevitabile, direte voi. Così come è nelle logiche delle cose che su questa stessa linea si collochi anche Varesefocus, magazine dell’Unione Industriali. D’altronde il fermento delle aziende, le dinamiche del manifatturiero varesino e nazionale, le storie di impresa, l’approfondimento delle logiche economiche e sociali che muovono le scelte e le strategie delle aziende sono l’essenza di questa rivista. Univa e Varesefocus rappresentano una visione del mondo, su questo non ci sono dubbi. Ma quella del Rettore Visconti non è solo un’opinione che può essere più o meno condivisa. È anche una realtà che nel “Focus” di apertura di questo numero dimostriamo con numeri e statistiche precise raccolte sul campo. Quello di un’imprenditoria varesina che nel corso di un anno tra i più difficili della storia recente come il 2020 ha continuato a investire sul futuro. Ce lo dice una ricerca svolta dall’Ufficio Studi di Univa. La maggior parte delle imprese del territorio non ha smesso di credere nel domani e di portare avanti piani di investimento. E nel corso del 2021, anno per certi versi ancor più problematico economicamente e socialmente, questa quota di aziende dinamiche aumenterà, impiegando nuove risorse nella transizione 4.0; nella digitalizzazione di prodotti, produzione e organizzazioni; nello sviluppo della sostenibilità; in alcuni casi anche nel sostegno all’arte, come scoprirete leggendo l’articolo sul Duomo di Milano che trovate tra le rubriche di “Luoghi e Bellezza” e che fa da copertina di questa edizione. Lascio ai lettori entrare nel merito dei numeri e delle dinamiche raccontate nelle prime pagine di Varesefocus con infografiche, analisi e interviste ad alcune aziende e ad alcuni imprenditori del territorio. La chiosa, però, è chiara: la costruzione della modernità oggi più che mai passa dalle imprese, soprattutto quelle dell’industria, del terziario avanzato, dei servizi infrastrutturali e dei trasporti, nonché di quelle delle costruzioni. Non è un’opinione. È un fatto.

Se ignoriamo questo fermento rischiamo di privarci della chiave di interpretazione di una parte fondamentale delle trasformazioni che stanno investendo la nostra società, persi come siamo in uno storytelling social che a suon di meme, fake news, superficialità, semplicismi ci distrae dai fatti, facendoci perdere di vista il contatto con la realtà. Varesefocus serve anche a questo. A dare una visione diversa (di parte solo fino ad un certo punto) del nostro territorio che ha nell’impresa un elemento fondamentale: quello di uno scoglio in grado di arginare il mare in tempesta. In questa bufera pandemica non abbiamo messo i remi in barca aspettando tempi migliori. Quei tempi migliori, imprenditori e collaboratori delle aziende li stanno cercando in ogni rivolo di modernità che sono in grado di introdurre nella quotidianità di tutti attraverso le imprese. Creando, in questo modo lavoro, benessere, sviluppo tecnologico e sociale, conoscenza. In una parola: futuro. In questo periodo si parla tanto di resilienza. Chi non ha ancora ben compreso il significato di questa parola troverà nelle pagine di questo numero di Varesefocus la sua spiegazione declinata in varie sfaccettature. Ci aiuteranno nell’intento anche alcuni ragazzi di terza media che sono andati alla scoperta delle Pmi del territorio proprio grazie a Univa. Buona lettura. 



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