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Tradizione e innovazione sono da sempre la grande forza delle nostre imprese e anche l’Assemblea Generale dell’Unione degli Industriali di quest’anno lo ha dimostrato in maniera chiara. Nei numeri, premiando ben quattro aziende che hanno raggiunto il ragguardevole traguardo del secolo di vita, ma anche in quello sguardo sempre proiettato verso il futuro e alle sfide che ci attendono. Le imprese non sono qualcosa di a sé stante rispetto alla società varesina, ma al contrario sono profondamente radicate nel territorio, perché di fatto incarnano la storia delle nostre famiglie che, qualcuna addirittura cento anni fa, hanno deciso di mettersi in gioco, contribuendo alla crescita di tutto il Sistema Varese. La nostra provincia è conosciuta ovunque per le sue imprese, per la sua manifattura, per i suoi imprenditori, per le sue tante aziende a conduzione famigliare, che hanno sempre saputo evolversi, stando al passo con i tempi. Il nostro è un territorio strettamente legato alla sua industria, al suo sistema produttivo, che da sempre ne costituiscono un tratto distintivo, riconosciuto, come sappiamo, ben oltre i confini nazionali. Il fatto che Varese si identifichi con le sue imprese non deve dare però per scontato che le aziende possano in qualche modo fare da sé. Portare avanti un modello vincente di territorio è compito di tutti, delle componenti economiche, ma anche di quelle sociali e politiche; ciascuno deve fare la propria parte secondo il proprio ruolo, senza cedere alla tentazione di delegare responsabilità e impegni.


Il valore dell’impresa è un bene che riguarda tutta la nostra provincia e che oggi più che mai va difeso e valorizzato. Se pensiamo ai nostri nonni e in alcuni casi anche ai bisnonni, che tanti anni fa diedero vita a imprese che ancora oggi primeggiano sui mercati di tutto il mondo, non possiamo che essere fieri di
appartenere a un tessuto economico che, pur legato alla tradizione, sa sempre guardare avanti, come gli imprenditori di oggi e di domani. Penso ad esempio al Gruppo dei Giovani Imprenditori, che ha tenuto la sua Assemblea a maggio eleggendo la nuova presidente. La forza, l’inventiva e l’entusiasmo dei giovani sono fondamentali per il futuro del tessuto imprenditoriale del nostro territorio; mostriamo loro, ai docenti e alle famiglie, come sono fatte dentro le nostre imprese. L’Unione lavora a questo obiettivo ad esempio con Generazione d’Industria, uno dei nostri progetti di formazione, che ha premiato, anche al termine di questo anno scolastico, decine di studenti meritevoli delle scuole superiori varesine. Sappiamo che la provincia di Varese presenta tante peculiarità e differenze, le quali però trovano una sintesi efficace in un unico grande comune denominatore che è da sempre quello del “saper fare”, al quale aggiungo anche quello, non certo meno importante, del “voler fare”.
Noi imprenditori “sappiamo fare tutto” è vero, ma questo da solo non può bastare; bisogna aggiungerci anche la volontà, perché sappiamo bene purtroppo come non manchino mai gli ostacoli per chi fa impresa. Per questo bisogna riportare sui tavoli istituzionali le istanze del mondo dell’industria che sono sempre più snobbate dalla politica. Per questo dobbiamo contare in Europa, non isolandoci o battendo i pugni sui tavoli, ma con la forza delle competenze, delle proposte e della capacità di interlocuzione; solo così avremo voce in capitolo. L’Unione degli Industriali è pronta come sempre a fare la propria parte, continuando sulla strada dell’ascolto del territorio e del dialogo con tutti i suoi componenti. Solo lavorando insieme possiamo cogliere l’obiettivo che ci deve accomunare, che è quello di far crescere il Sistema Varese, al quale, con orgoglio, tutti noi apparteniamo.



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