Cinquant’anni-di-Elmec

Dalle prime schede perforate a un data center che offre soluzioni di storage fisico e in cloud per diversi petabyte di informazioni. L’azienda di Brunello compie mezzo secolo di evoluzione digitale, festeggiati con l’adesione a GaiaX, di cui l’impresa è diventata ufficialmente membro proprio il 29 marzo, giorno del compleanno, e con il restyling del Museo dell’informatica

Cinquant’anni sono un compleanno importante: sulla torta, le candeline raccontano una storia. Così vale anche per un’impresa. Immaginate poi se quell’impresa si occupa di un settore che più di altri si è evoluto. Di un settore che, proprio nell’ultimo mezzo secolo, ha cambiato completamente la storia di tutti. Raccontarlo ora, in una manciata di righe, sarebbe impossibile: la stessa azienda ha, quindi, cercato di farlo, non in un articolo e nemmeno in un libro, ma addirittura con un museo dedicato alla sua stessa vita. Parliamo della Elmec di Brunello.

Una storia avviata nel 1971, quando Clemente Ballerio e Cesare Corti fondano l’azienda dandole il nome che richiama la attività con cui si avviano sul mercato: ELaborazione MECcanografica. Un concetto che oggi non direbbe più molto ad un adolescente. Da quella data ad oggi, alcune tappe sono fondamentali: nei primi anni ‘80, grazie alla partnership con IBM, l’azienda vende i primi pc. Sono gli anni del Macintosh e dei cd: nel 1983 nasce Elmec Informatica S.r.l. Solo tre anni dopo, 5 sviluppatori under 25 anni di Elmec, danno vita al PcCall, il primo dispositivo che permette di trasferire file da un computer all’altro e di accedere alla teleassistenza da remoto. La corsa è ormai inarrestabile: per i primi 21 anni la conquista è la sede commerciale di Gazzada, mentre nel 2000 nasce la sede di Brunello, con un nuovo Data Center e l’offerta di servizi di gestione 7 giorni su 7 di sistemi e applicativi IT, cui qualche anno dopo verrà affiancata anche la parte commerciale. Sono gli anni delle acquisizioni, in particolare quella di una quota del pacchetto azionario dell’attuale Eolo.

Nel 2015, l’anno di Windows 10, parte la realizzazione del Green Data Center, BR4 una della più importanti infrastrutture d’Italia. Aumentano le iniziative e si evolve il business. L’azienda entra con entusiasmo nel mondo dell’additive manufacturing: nel 2018 si inaugura un’altra sede a Brunello, quella che ospita la Elmec 3D, una realtà che insieme a Elmec Solar, specializzata in tecnologie di energia green per imprese e privati, rappresenta anche la capacità di diversificare quella che ormai non è più un’azienda ma un vero e proprio gruppo. Arriviamo ad oggi, al 2021, l’anno dei 50 per Elmec e, per tutti, un anno difficile, che pure non frena le imprese varesine e neppure quella di Brunello. Un traguardo che l’azienda festeggia con un’adesione di un certo calibro, niente meno che a GaiaX, il progetto europeo nato per favorire la condivisione e l’accesso di dati in modo sicuro e rispettoso della normativa europea. “Una grande opportunità per le aziende italiane per avvalersi di un’infrastruttura cloud in cui l’accesso ai dati e la loro condivisione avviene in modo etico” spiega Alessandro Ballerio, amministratore delegato di Elmec Informatica. “Interoperabilità, portabilità, trasparenza, sicurezza, privacy by design sono parole chiave del progetto: gli stessi criteri con cui supportiamo l’innovazione delle imprese. Siamo certi che questo progetto potrà avvicinare ancora di più gli imprenditori ai vantaggi garantiti dal cloud per lo sviluppo della propria attività in Italia e all’estero”.  Elmec entra così a far parte del gruppo di operatori del digitale che alimenteranno la condivisione di best practice all’interno del progetto. Contemporaneamente vara la partnership con Deloitte Consulting per garantire un’offerta completa per il mercato italiano per accompagnare le imprese nel passaggio al cloud.

Ascolta "50 anni di Elmec (e della nostra storia)" su Spreaker.

Non ultimo, sempre quest’anno, l’azienda fa un altro passo verso un futuro sostenibile: l’acquisto di energia rinnovabile sufficiente a soddisfare il 100% del consumo annuale di energia elettrica del Green Data Center. Racchiudere una storia del genere in poche righe è certamente riduttivo e, proprio per questo, la stessa Elmec si regala una iniziativa ad hoc, rinnovando il proprio Museo dedicato al digitale. Come? Regalandogli la parola. Grazie alla voce dei tecnici storici di Elmec, il museo diventa, infatti, narrante. I visitatori possono, grazie ad un sistema di qr code, immergersi nel racconto, coinvolgente ed emozionante, proprio perché guidato da chi ha vissuto i grandi cambiamenti tecnologici degli ultimi decenni. L’iniziativa dona nuovo valore storico al museo, dotandolo di una componente didattica innovativa. Un’iniziativa, inoltre, che rappresenta, in maniera esemplare, anche un’altra parte del progetto di Elmec, ancora più difficile da sintetizzare: lo spirito di squadra, l’attaccamento alla maglia, quell’attenzione ai giovani che la mette in prima linea come partner in iniziative svariate, dal raduno di Wikipedia o, più di recente, con Eolo Kometa Cycling Team, ai progetti pensati per favorire l’orientamento e la crescita del giovani come il Pmi Day e Generazione d’Industria promossi dall’Unione degli Industriali della Provincia di Varese.  



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