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È l’ambizione il filo conduttore che accompagna il lettore tra le pagine di questa nuova edizione di Varesefocus.

L’ambizione dei ragazzi che cercano di affermarsi nel mondo del lavoro attraverso gli studi post diploma, alternativi alla laurea, offerti dagli Istituti Tecnici Superiori, che tanto stanno avendo successo nel collocamento dei giovani tra le imprese anche del nostro territorio.

L’ambizione che hanno sempre più aziende della provincia di Varese, alla ricerca di nuovi strumenti per organizzare e gestire la propria finanza d’impresa, attraverso la partecipazione a percorsi di crescita prima di tutto culturale, come quello offerto da Elite di Borsa Italiana.

L’ambizione dei 12 Gruppi merceologici che compongono la compagine associativa dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese, di fronte ad una congiuntura globale che da anni non era così favorevole, ma che sanno quanto la strada verso un pieno recupero competitivo sia ancora lastricata di insidie, soprattutto a livello politico, sia nazionale, sia internazionale, come spieghiamo bene all’interno delle pagine di Economia, oltre che di Vita Associativa.

L’ambizione di una piccola frazione montana come quella di Musignano che, dopo anni di abbandono umano, cerca di rinascere dall’arte del legno.

Infine l’ambizione sportiva dei varesini amanti delle arti marziali che, lontano dai riflettori sempre puntati su altre discipline più famose ma meno blasonate, continuano a mietere successi nelle palestre di tutta Italia grazie al judo.

Storie profondamente diverse ma che raccolte tutte in una rivista come Varesefocus possono dare il senso di una vitalità che il territorio del Varesotto sa esprimere trasversalmente, dall’economia alla scuola, passando per lo sport, le nostre comunità, le capacità di espressione artistica.

Ecco dunque cosa serve: ambizione. A tutti i livelli, compresi quelli politici. Abbiamo bisogno di pensare in grande anche nei più piccoli aspetti del nostro agire quotidiano di imprenditori, rappresentanti delle istituzioni, lavoratori, persone.

Tenere i piedi ben piantati per terra è un richiamo che il sistema delle imprese rivolge spesso al Paese e a chi ne guida le sorti. Ma non bisogna fraintendere il significato di questa espressione. Essere realisti e pragmatici non vuol dire giocare in difesa. Anzi, ciò che occorre alla provincia di Varese, all’Italia e all’Europa è semmai una capacità di visione che sappia valorizzare il coraggio di cominciare a fare leva sulle molte qualità delle nostre comunità di appartenenza, troppo spesso messe da parte per inseguire l’irreale e l’irrealizzabile. Perché nascondersi dietro l’impossibile, oltre che una tentazione, può rappresentare un facile alibi per non fare ciò che serve e che andrebbe razionalmente fatto. Perché agire e programmare comporta comunque sacrifici e rinunce, disponibilità a cambiare le proprie convinzioni e capacità di saper puntare su risultati di lungo periodo, anziché cadere nella tentazione dei piccoli traguardi di corto respiro. Perché, come ci raccontano molte delle storie che troverete su questo Varesefocus, essere ambiziosi, in qualsiasi campo, vuol dire prima di tutto andare oltre se stessi. E ciò costa molta più fatica, rispetto a quella di sognare.

Sfoglia il numero di maggio di Varesefocus 3/2018:

 

 


 



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