Medicinali e preparati farmaceutici, materie plastiche, antigelo, saponi e detergenti... No, non è una “ricetta della nonna” per difendersi dall’influenza, sono solo alcuni dei molteplici prodotti che il settore chimico-farmaceutico della provincia di Varese è in grado di offrire sul mercato nazionale, tanto quanto sulle piazze estere. Un settore, quello chimico-farmaceutico del Varesotto, che vanta realtà imprenditoriali centenarie e presenze multinazionali di rilievo, in grado di generare oltre un miliardo di export pur impiegando in media meno di una persona su dieci del manifatturiero locale, vero cuore pulsante dell’economia provinciale.

 

Il comparto chimico

Chimica a Varese significa “Chimica per le imprese”: prodotti per le industrie tessili e del cuoio, che vanno dagli ausiliari per la tintura ai composti per il trattamento delle fibre; ma anche produzione di resine, polipropileni e siliconi che trovano applicazione nel settore gomma-plastica. Da non dimenticare anche resine ed additivi per il settore dell’automotive e nastri adesivi per uso industriale. Insomma un comparto, quello del solo chimico, fondamentale, che occupa complessivamente quasi 3.800 addetti, generando circa 880 milioni di export e che aiuta a garantire la qualità dei prodotti offerti da comparti d’eccellenza della provincia.

 

Il comparto farmaceutico

Chimica varesina è anche “Chimica per l’uomo”: è un fatto che una delle “porte nazionali” del settore farmaceutico mondiale sia localizzata in provincia di Varese. Proprio qui operano, producono e ricercano alcune delle più importanti case farmaceutiche mondiali. Erano gli anni ‘70 quando nel Saronnese, un’enclave a sud della provincia così vicina a quell’area metropolitana recentemente candidata per ospitare la sede dell’EMA, si costituì in pochi anni e con molti investimenti creò un polo farmaceutico di tutto rispetto che ancora oggi occupa più di 2.400 addetti concentrati per lo più in imprese multinazionali. Con un export di quasi 151 milioni di euro.

 

 

Un settore altamente innovativo

Quello della chimica varesina è un polo che perfino in questi anni di crisi ha saputo resistere e rinnovarsi, beneficando anche di centri di sviluppo di alte competenze scientifiche: dalla facoltà di Biotecnologie (Università dell’Insubria), all’incubatore specializzato sulle scienze della vita (Fondazione Istituto Insubrico di Ricerca per la Vita). Così ha conquistato di diritto un ruolo di rilievo tra le specializzazioni high technology presenti nella nostra provincia, che risulta quarta a livello nazionale per numero di addetti in settori altamente tecnologici. Sono tante le sfide del futuro, sono tante le chiavi di lettura per una chimica-farmaceutica sempre più compatibile e sostenibile, che anche da noi trova i suoi pionieri.

 

 

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