Archiviata la fase di sperimentazione che ha visto alcuni istituti di Busto Arsizio in prima fila, prendono pieno avvio il prossimo settembre i percorsi di studio quadriennali. Tra istruzione pubblica e privata sono sette le scuole del Varesotto che daranno la possibilità agli studenti di arrivare più velocemente alla maturità

Sono 192 gli istituti superiori (127 statali e 65 paritari), in tutta Italia, che dal primo settembre 2018, offriranno la possibilità ai propri studenti di diplomarsi in quattro anni anziché cinque. L’idea di introdurre percorsi quadriennali non è nuova, nel 2000 l’allora Ministro Luigi Berlinguer avanzò la prima proposta. La riforma non venne attuata, ma nel 2013 una commissione istituita da Francesco Profumo riprese il tema. Maria Chiara Carrozza avviò alcune sperimentazioni con 12 istituti distribuiti su tutto il territorio nazionale, tra cui anche l’Istituto Tecnico Economico Tosi di Busto Arsizio. E alle due scuole che hanno avviato per prime i percorsi quadriennali, l’Istituto paritario Olga Fiorini e il Tosi di Busto Arsizio si aggiungono, in provincia di Varese, cinque scuole che dall’anno scolastico 2018/2019 potranno attivare tali percorsi: il Liceo Classico Cairoli e il Liceo Scientifico Ferraris di Varese, l’Istituto Rosetum di Besozzo, l’Istituto Montale di Tradate e infine il Liceo Sacro Cuore di Gallarate. Ma qual è esattamente il funzionamento delle classi di quattro anni?

È importante sottolineare che non si tratta di un nuovo indirizzo di studi, nessuno “sconto” sugli obiettivi formativi, come enunciato dal Ministero dell’Istruzione. Il corso di studi quadriennale deve garantire parità di insegnamento delle discipline previste dall’indirizzo di riferimento. Gli alunni dovranno raggiungere gli obiettivi di apprendimento e le competenze previste per il quinto anno di corso attraverso la flessibilità didattica e organizzativa. La finalità principale di un percorso quadriennale è quella di far coincidere il raggiungimento della maggiore età con la fine della scuola secondaria di secondo grado e l’entrata nel mondo adulto, offrendo ai ragazzi una maggiore opportunità di crescita in autonomia. Inoltre, come da più parti sottolineato, si consente ai diciottenni la possibilità di confrontarsi “ad armi pari” nel contesto europeo, dove la maggior parte dei Paesi presenta un percorso scolastico di dodici anni complessivi.

Non si tratta di un nuovo indirizzo di studi, nessuno “sconto” sugli obiettivi formativi: il corso quadriennale deve garantire parità di insegnamento delle discipline previste dall’indirizzo di riferimento

Per quanto riguarda il livello organizzativo, il meccanismo varia da regione a regione e da scuola a scuola. Potenziamento di alcune materie, curvature della programmazione di alcune discipline tradizionali, aumento dell’orario settimane a 40 ore e, ancora, anticipo del rientro degli studenti dalle vacanze estive, moduli di autoistruzione e piattaforme e-learning: queste sono solo alcune delle soluzioni messe in campo dalle scuole coinvolte. Varia e ampia l’offerta nella provincia di Varese, che si posiziona a livello nazionale tra le provincie con il numero più alto di percorsi quadriennali approvati. “L’Ite Tosi di Busto Arsizio - spiega, ad esempio, la Dirigente Scolastica Nadia Cattaneo - punta su una diversa gestione del tempo e dello spazio, selezionando i programmi. La nostra scuola sperimenta i percorsi quadriennali dal 2013 con 8 classi, due di queste si diplomeranno il prossimo mese di giugno. In questi 4 anni abbiamo anticipato l’inizio delle lezioni di una settimana e posticipato sempre di una settimana il termine, abbiamo valorizzato le attività svolte in classi virtuali e abbiamo valorizzato quelle che vengono definite le soft skills”.

 “Al Liceo Ferraris di Varese il progetto di Liceo scientifico internazionale quadriennale nasce dalla volontà di rinnovare e ampliare l’offerta formativa, anche in risposta alla crescente richiesta dei giovani di proseguire all’estero il proprio percorso di formazione universitaria o di inserimento nella realtà lavorativa”: Giuseppe Carcano, Dirigente Scolastico, spiega che “la proposta si realizza attraverso diverse azioni, tra cui l’inserimento di due discipline (storia e arte) insegnate gradualmente in lingua inglese, un piano di studi personalizzabile dallo studente sulla base dei propri interessi, learning weeks e soggiorni-studio all’estero e un’innovazione metodologico-didattica che farà ampio utilizzo di metodologie quali debate, flip teaching, cooperative learning, Ted, già sperimentate in molte classi”. Il progetto che si realizzerà al Liceo Classico Cairoli a partire dal prossimo anno scolastico, pur mantenendo tutte le materie proprie del tradizionale curriculum di un simile percorso di studi, si caratterizzerà in primo luogo per una forte impronta verso l’internazionalizzazione e l’interculturalità, modificando l’impianto didattico tradizionale. Il progetto prevede nel corso dei quattro anni di studio un potenziamento linguistico con lo studio di una seconda lingua (tedesco), l’introduzione di materie opzionali e il metodo Ørberg per l’insegnamento di latino e greco. Non mancheranno inoltre cooperative learning e didattica laboratoriale, l’utilizzo di strumenti informatici per la didattica e periodi di alternanza scuola-lavoro dal secondo anno da realizzare all’estero.

Indirizzi linguistici, economici, scientifici e classici, ma non solo: varia e ampia l’offerta nella provincia di Varese, a livello nazionale tra quelle con il numero più alto di percorsi quadriennali approvati

Per il Dirigente del Liceo Cairoli di Varese, Salvatore Consolo, “si tratta sicuramente di una sfida che il collegio dei docenti del Liceo ha fatto propria nella consapevolezza che la tradizione va sempre coniugata con l’innovazione metodologica e didattica. È interessante sapere che in Regione Lombardia sono solo due i licei classici quadriennali approvati”. “Quello Internazionale per l’Innovazione ‘Olga Fiorini’ è un Liceo scientifico con potenziamento linguistico, che fornisce lo studente della preparazione solida del percorso scientifico, consentendogli di apprendere anche tre lingue straniere: inglese, francese e russo, grazie anche al costante apporto di docenti madrelingua e iniziative di mobilità all’estero”: come sottolinea il Coordinatore delle attività educative e didattiche Luigi Iannotta, “quello dell’Olga Fiorini è stato il primo istituto paritario sul territorio nazionale a proporre un percorso di istruzione superiore quadriennale. Oggi si rinnova, forte della sua esperienza quinquennale e degli obiettivi già raggiunti, tra i quali il superamento del primo Esame di Stato, che ha dimostrato l’effettiva efficacia e sostenibilità del progetto. Cuore dell’innovazione è l’applicazione su larga scala della didattica per competenze, metodologia laboratoriale, basata sul saper fare, piuttosto che sulle mere nozioni, che si concretizza, nella prassi quotidiana, nel massiccio utilizzo di metodologie innovative quali il Clil e il Debate”.

Per quanto riguarda l’istituto Montale di Tradate l’autorizzazione a partire dall’anno scolastico 2018/2019 prevede l’avvio di un percorso in finanza e marketing con una curvatura liceale, con materie quindi come storia dell’arte e filosofia e con tre lingue straniere a partire già dal primo anno. Al Liceo Sacro Cuore di Gallarate l’offerta si arricchirà con il percorso quadriennale di Liceo economico sociale che si caratterizzerà per un’accentuata attenzione ai temi moderni, sviluppati attraverso una forte interdisciplinarietà tra le materie. Molta attenzione sarà prestata, nell’istituto paritario, al potenziamento delle competenze linguistiche e ad una didattica orientata all’acquisizione di competenze. A completare l’offerta della provincia di Varese è l’Istituto paritario Rosetum di Besozzo con l’unico liceo linguistico sul territorio ad affrontare la nuova sfida del diploma in quattro anni.



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