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“Siamo in un momento di passaggio e assestamento dovuto ad una momentanea riduzione degli investimenti dello Stato italiano, ma ci sono i prodotti, le prospettive e i mercati per un prossimo rilancio”. Come tutte le grandi occasioni, anche il salone Le Bourget rappresenta il momento per fare il punto della situazione nell'industria aeronautica. Si tirano le somme di un periodo che rimane ancora difficile. L'export nazionale arranca. Il dato ISTAT segna un -17% nel primo trimestre del 2017. Eppure l'umore delle imprese che si respira nello spazio espositivo parigino non è cupo. Anzi. Le interviste raccolte tra le Pmi del Lombardia Aerospace Cluster, ad esempio, sono improntate ad aspettative positive per i prossimi mesi. Il primo a spiegare il perché è Guido Crosetto, Presidente di Aiad (Federazione Aziende Italiane per l’Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza): “In una fase non facile le aziende italiane del settore hanno lavorato per razionalizzarsi e arrivare a livelli tecnologici elevatissimi a prezzi bassissimi rispetto ai concorrenti. Ora abbiamo le carte in regola per affrontare i mercati con la forza della settima potenza mondiale del settore”. Serve però una strategia nazionale, come spiega il Presidente del Lombardia Aerospace Cluster, Angelo Vallerani: “Chiediamo una cabina di regia dell’aeronautica a livello ministeriale per supportare le aziende. Le competenze ci sono, le abbiamo: sia nei prime contractor nazionali, sia nelle piccole e medie imprese. Abbiamo know-how, abbiamo i prodotti. Quello che manca è un sistema-Paese in grado di accompagnarci sui mercati”.

Guarda il video con le interviste alle imprese del Lombardia Aerospace Cluster sulle aspettative per i prossimi mesi:

Per Silvano Mantovani, Ad di Aerea “oggi far previsioni è difficile: Trump in America, Brexit, l’attesa per le intenzioni di Macron in Francia, le elezioni in Germania e Italia. È uno scenario ostico per una programmazione che per aziende del nostro settore si fa nell’arco dei cinque anni almeno. Ci mancano i punti di riferimento da chi ce li dovrebbe dare”. Nonostante questo, però, aziende anche piccole come la varesina Italiana Ponti Radio da Parigi non ha difficoltà ad affermare per bocca del proprio Managing Directori, Filippo Perrucchetti, che “riusciamo ancora a competere e a competere bene, questo vuol dire che come contenuto tecnologico siamo all’avanguardia”. D’accordo sul tema anche Giovanni Sangaletti, Responsabile Sistemi Simulazione di Selt: “Con un approccio all’innovazione molto spinto si può superare molto bene qualsiasi difficoltà di branding, marketing e ordinativi, che per fortuna noi non abbiamo”.

Ma in quali mercati riescono a crescere le imprese aerospaziali lombarde? “Lo sviluppo - dal punto di vista dell’Ad di Logic, Alessandro Franzoni - oggi è in mercati lontani che definire in via di sviluppo è ormai riduttivo. E’ lì che dobbiamo spingere”. India, dunque, ma non solo. Per Paolo Santini, Ad di Ase, ad esempio, “sono importanti i mercati tra Cina, Taiwan e Giappone”. E poi, ancora Israele “un mercato vicino a noi con una collaborazione di lunga durata”. Senza perdere di vista il mercato, ormai da considerare domestico, dell’Europa. Come sostiene anche Stefano Gualandris CTO di Technosprings: “E’ il più stabile. Il momento attuale sta andando per noi molto bene, registriamo una ripresa del settore, ed  è molto interessante il comparto spazio”.

La carrellata dell’ottimismo passa dalla CFO della Secondo Mona, Claudia Mona (“abbiamo aspettative di una crescita consolidata”), fino ad Aviochem: “Il momento di turbolenza - afferma l’Ad, Alberto Fisogni - è alle spalle e le prospettive sono buone”. Bene anche Jointek che sta chiudendo l’esercizio fiscale 2017 “con un bilancio migliore degli scorsi anni con una ripresa dei ricavi e una tenuta dei margini”, spiega il General Manager Christian Consoli. Insomma, “il momento è positivo”, chiosa Alessandro Zanini, dello Sviluppo Settore Aeronautico di Flame Spray. Così come “molto positiva” è stata secondo, Sabrina Merletti, titolare della Merletti Aerospace, la partecipazione a Le Bourget. “Un momento prezioso per aziende come la nostra per farci conoscere sia all’esterno del cluster lombardo, ma al suo stesso interno”, spiega Roberto Frigerio, Responsabile Vendite di Cordon Electronics.

E poi ci sono realtà come Mecaer Aviation Group che come carta di identità delle aspettative elenca il proprio parco clienti. A farlo è il responsabile commerciale, Niccolò Devoto: “Leonardo Elicopters, Airbus Elicoperst, Bell Elicoperst, United technologies, One aviario, oltre a operatori di eliambulanze”.

Al salone il big player del cluster lombardo, Leonardo, ha annunciato un ordine di nove elicotteri del valore di 107 milioni di euro, con prime consegne già nel corso del 2017. Il cliente è Lease Corporation International, divisione aeronautica di Libra Group. La commessa riguarda i modelli AgustaWestland AW139, AW169, AW 189. Elicotteristica, ma non solo. Anche per la parte aeronautica Leonardo ha annunciato a Parigi che entro fine anno nuove commesse potrebbero riguardare l'addestratore M-345. Aspettative positive, dunque, dopo i primi modelli già venduti a governo italiano. 

Per approfondire leggi anche:

Lombardia Aerospace Cluster a Le Bourget: il reportage



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