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E’ del 72% la quota di imprese del Varesotto che ha fatto investimenti nel corso del 2016, con una crescita rispetto ai livelli del 2015. Non solo investimenti di sostituzione o ammodernamento, ma anche ampliamento delle capacità produttive. E poi ancora: pochi investimenti all’estero; nella maggior parte dei casi l’investimento si è assestato ad un valore tra il 4% e il 10% del fatturato; scarso utilizzo di agevolazioni e contributi pubblici; in leggera riduzione la percentuale di imprese con piani di investimento per il 2017, ma tra coloro che hanno in programma investimenti cresce l’impegno e l’ammontare dell’investimento rispetto al 2016. In estrema sintesi sono questi i risultati dell’Indagine sugli investimenti delle imprese in provincia di Varese svolta dall’Ufficio Studi dell’Unione Industriali.

La crescita nell’ultimo anno rispetto al 2015. La consistente quota che continuerà a farlo nel 2017. Lo scarso utilizzo dei contributi pubblici. La forte scommessa sul territorio. I piani di investimento delle aziende svelati da un rapporto dell’Ufficio Studi dell’Unione Industriali

L’indagine. L’indagine sugli investimenti è stata condotta su un piccolo, ma rappresentativo, campione di imprese dei settori metalmeccanico, tessile-abbigliamento, chimico e farmaceuti-co, gomma e materie plastiche. Dai risultati emerge che il 72% delle imprese intervistate ha realizzato degli investimenti nel corso del 2016.

Tipologia di investimento. Guardando alla tipologia degli investimenti effettuati emerge che non sono stati fatti solo investimenti per sostituzione o ammodernamento, ma anche di ampliamento delle capacità produttive, investendo in nuovi macchinari e/o in immobili. Il 43% delle imprese del campione ha effettuato investimenti soltanto per sostituzione e ammodernamento, a fronte di poco più della metà delle imprese che ha investito per aumentare le capacità produttive (14% solo per ampliamento delle capacità produttive e il 43% anche di ammodernamento). Guardando a coloro che hanno puntato su un aumento dei volumi produttivi, i macchinari risultano la tipologia di investimento più comune.

Entità degli investimenti. Tra le imprese che hanno effettuato investimenti nel 2016, nella maggior parte dei casi (52%) l’investimento è stato tra il 4% e il 10% del fatturato. Per il 38% delle imprese l’investimento è stato compreso tra l’1% e il 3% del fatturato. Per il 10% è stato superiore al 10% del fatturato.

Dove. Gli investimenti effettuati dalle imprese del campione sono per la maggior parte sul territorio nazionale. Sono, infatti, poche le realtà che hanno effettuato investimenti all’estero nel corso del 2016 (13%) e ancor meno quelle che li stanno programmando per il 2017 (4%).

Contributi e agevolazioni. Dai risultati dell’indagine emerge uno scarso utilizzo di agevolazioni e contributi pubblici che hanno quindi marginalmente influito, almeno per il 2016, sulle scelte di investimento. L’83% delle imprese intervistate ha infatti dichiarato di non avere beneficiato di contributi e agevolazioni per la realizzazione degli investimenti.

Confronto con l’anno precedente. Gli investimenti nel corso del 2016 sono in crescita rispetto al 2015. Per il 44% delle imprese del campione sono, infatti, stati di entità superiore all’anno precedente, per il 30% uguali e per il 26% inferiori.

Piani di investimento per il 2017. Guardando ai piani di investimento futuri è in leggera riduzione la percentuale di imprese che prevede di realizzare investimenti nel 2017 (69%) rispetto a chi li ha già effettuati nel 2016 (72%). Tuttavia, tra coloro che hanno in programma investimenti per il 2017 cresce l’impegno e l’ammontare dell’investimento rispetto al 2016. Il 61% delle imprese che ha piani di investimento per il 2017 prevede, infatti, un impegno in crescita rispetto all’anno precedente (il 55% mediamente in rialzo e il 6% fortemente in rialzo), il 33% investimenti sugli stessi livelli e il 6% mediamente in ribasso.



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