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Appuntamenti di affari da una parte, frangenti più istituzionali dall’altra. Un’occasione, comunque, quella di Farnborough anche per fare il punto della situazione congiunturale tra le piccole e medie imprese lombarde del settore.

“La situazione - commenta ad esempio Alberto Fisogni di Aviochem - è sicuramente complessa, ma il trend generale buono. Soprattutto aumenta la concorrenza nel segmento velivoli 100 posti”. Per Silvano Mantovani di Aerea i problemi non sono sul mercato, ma altrove: “Le imprese hanno difficoltà operative a causa di un sistema burocratico che ci vincola e ci obbliga a sostenere oneri che altri concorrenti internazionali non hanno”, il che rischia di vanificare gli sforzi che le Pmi fanno “con gli investimenti tecnologici necessari per rimanere competitive”. Claudia Mona della Secondo Mona, invece, punta sui nuovi scenari: “Nel settore si stanno aprendo nuove opportunità sul piano internazionale. Stanno sorgendo nuove nazioni aeronautiche dove si stanno affermando nuovi costruttori.Per noi la possibilità di essere presenti su più segmenti e su più programmi è una maggiore sicurezza di crescita”.

Punto di vista diverso, invece, per Alberto Ribolla, Presidente di Confindustria Lombardia e a Farnborough per Mecaer Aviation Group: “Il nostro settore è in un momento non semplice. Le turbolenze a livello mondiale sia politiche sia economiche non agevolano soprattutto il settore Oil & Gas che incide per il 35% sul comparto elicotteristico”. Se soffre l’Oil & Gas soffrono anche le attività legate all’ala rotante, spiega Ribolla. Da qui le ripercussioni che vivono oggi le piccole e medie imprese “sulla componentistica”.

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