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Un impegno bipartisan per il territorio

Conferenza stampa di inizio anno del presidente dell'Unione degli Industriali Alberto Ribolla. L'economia va, ma la politica…

Nella consueta conferenza stampa di inizio d'anno, il presidente dell'Unione degli Industriali Alberto Ribolla ha, da un lato, riconosciuto con soddisfazione che "la congiuntura è migliorata negli ultimi mesi” ma, dall'altro, ha avvertito che "la durata di questo miglioramento congiunturale, oggi, non è più scontata perché è sempre più difficile fare previsioni di medio-lungo periodo quando la chiave di lettura si sposta progressivamente sul breve-brevissimo periodo”. Il fattore "competitività” continua ad essere critico ed è per tale ragione che - ha ricordato - l'azione dell'Unione Industriali si sta concentrando da tempo sulle seguenti "leve per competere”: Internazionalizzazione, Ricerca e Innovazione, Lavoro che cambia. Su queste tre leve l'Unione Industriali ha sviluppato una serie di iniziative che, in mancanza o in ritardo di interventi di riforma strutturale di sistema, potessero essere di supporto al sistema produttivo locale in una forma di "sussidiarietà dal basso”.
Alberto Ribolla ha ricordato, in proposito, per quanto riguarda l'Internazionalizzazione, i due obiettivi ai quali ci si è dedicati. Il primo, quello di aprire contatti istituzionali e canali preferenziali partecipando a missioni paese ed ospitando delegazioni straniere. Il secondo, quello riguardante la costruzione di iniziative a favore di imprese che vogliono internazionalizzarsi e trovano barriere di primo avvicinamento al mercato.
In tema di Ricerca e Innovazione, considerate il "serbatoio dello sviluppo”, il presidente dell'Unione Industriali ha detto che si è puntato soprattutto alla contaminazione positiva in un territorio dove sono presenti più settori, più specializzazioni e più filiere che spesso si incrociano. Inoltre, ha annunciato l'avvio di un progetto denominato "IxI - Imprese X l'Innovazione” - che si svolgerà lungo tutto il 2007: un percorso di formazione e sensibilizzazione sui temi della gestione dell'innovazione e sulle soluzioni organizzative più opportune per rafforzare le capacità concorrenziali delle imprese.
Per quanto riguarda il tema del Lavoro, è stato sottolineato il divario esistente tra l'Italia e gli altri Paesi europei per quanto riguarda il costo del lavoro per unità di prodotto ed è stato quindi sottolineato quanto sia importante la proposta delle associazioni imprenditoriali di concentrarsi, a livello nazionale, su un nuovo Patto per la Produttività. Ma è stata anche ricordata la notevole attività di formazione dei lavoratori svolta, grazie al concorso di Fondimpresa, nei primi due anni di operatività del Fondo (2005 e 2006), ha interessato 376 imprese associate e 6.231 lavoratori.
"Il nostro Paese - ha aggiunto Alberto Ribolla - ha più che mai bisogno di affrontare compatto i grandi nodi irrisolti del risanamento della finanza pubblica, della riforma delle previdenza, delle liberalizzazioni. E per farlo occorre che maturi in tutti la consapevolezza che solo attraverso un atteggiamento collaborativo, anziché pregiudiziale, almeno sui grandi temi che sono sul tappeto si potranno ottenere risultati”. "La politica nazionale - ha proseguito - è quindi chiamata a fare la propria parte a sostegno, ma qualcosa possiamo fare anche a partire dal livello locale. Anche le istituzioni del territorio, più vicine ai bisogni del quotidiano, hanno un ruolo importante da giocare. Un ruolo fatto di decisioni rapide (perché la competitività non aspetta); coraggio di affrontare l'impopolarità delle scelte (perché le decisioni che si traducono in azioni non possono essere sempre plebiscitarie); ricerca di alleanze (perché le masse critiche necessarie per una progettualità di territorio - nel campo delle infrastrutture viabilistiche, energetiche, di smaltimenti dei rifiuti, ecc. - non ammettono limiti amministrativi o di schieramento); attenzione alle necessità dell'industria (negli ultimi tempi è stata dedicata molta attenzione al rilancio del turismo, non dimentichiamo però che l'Industria continua ad essere la più importante risorsa del nostro territorio)”.
"Con qualche piccola (o grande) rivoluzione di metodo - ha concluso Alberto Ribolla - sono sicuro che anche Varese potrà più facilmente continuare ad esercitare un ruolo nel panorama competitivo internazionale. In che modo? L'indicazione di metodo riguarda il modo di operare da parte del mondo politico, che soffre, nel nostro paese, di una eccessiva litigiosità che frena le decisioni e l'avanzamento. Alcuni anni or sono Varese Città divenne famosa in Italia per essere stata 'laboratorio politico'. Ecco, ci piacerebbe che non solo la Città capoluogo, ma l'intera provincia continuasse ad essere laboratorio politico all'insegna di un impegno bipartisan per il territorio. Perché se c'è da costruire una infrastruttura, ad esempio, un ponte, il ponte non é né di destra, né di sinistra. Il ponte è per la collettività, per la comunità operosa che qui vive, studia, lavora. E magari anche per quelli che qui vengono a passare il fine settimana per ammirare le molte bellezze di questa provincia”.

02/23/2007

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