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Villa Gianetti restituita ai saronnesi

Lo storico edificio situato nel centro città inaugurato, dopo il restauro, alla presenza del Ministro Rocco Buttiglione e del Sindaco di Saronno, Pierluigi Gilli.

Villa Gianetti restaurataCi sono momenti in cui la congiunzione astrale appare particolarmente favorevole ed è quello che è accaduto sabato 2 giugno a Saronno. In occasione della Festa della Repubblica, il Sindaco della città ha inaugurato, davanti al Ministro per le Politiche comunitarie Rocco Buttiglione e al sindaco di Challans, una cittadina francese della Vandea che presto si gemellerà con Saronno, la restaurata Villa Gianetti.
Lo storico edificio, nato come residenza privata dei coniugi Gianetti, agli inizi dello scorso secolo e poi ceduto al Comune per farne la propria sede, era da almeno un decennio in un preoccupante stato di degrado e di abbandono, rifugio incontrollato per persone senza fissa dimora. Era diventata, per l'amministrazione saronnese, una questione primaria da risolvere e, appena è stato possibile, sono stati deliberati i lavori di restauro.
"La villa fu abbandonata agli inizi degli anni '90 - spiega il Sindaco - quando il Municipio si trasferì nella nuova sede. Per anni versò in stato di colpevole abbandono e quest'Amministrazione ha impresso un'accelerata al recupero dell'edificio, conscia che l'opinione pubblica non poteva più tollerare uno scempio simile in pieno centro città". Non senza qualche difficoltà il Comune ha riservato risorse economiche per il restauro, accendendo un mutuo che in gran parte sarà pagato con la locazione di un piano della villa alla Saronno Servizi S.p.A. e con l'affitto ricavato dalla caffetteria situata all'interno della villa aperta tutti i giorni con lo scopo, anche, di dare maggior vivibilità e vivacità all'intero contesto. La villa è infatti circondata da un grande giardino, attrezzato con giochi per bimbi e panchine.
L'avvocato Gilli, Sindaco di Saronno, racconta a quali usi è destinata: "Al piano rialzato sono stati ricavati un salone di rappresentanza per manifestazioni, matrimoni e convegni, un grande salone espositivo, per mostre ed eventi culturali, una sala per le riunioni della Giunta municipale ed altri incontri; un piccolo museo - prosegue il Sindaco - in cui saranno esposti permanentemente lo studio del concittadino, Francesco De Rocchi, pittore chiarista, e alcuni suoi quadri. Ci sarà un ufficio per la Pro Loco cittadina e, nel seminterrato, la sede dell'Associazione Carabinieri in congedo, che collaboreranno alla custodia della villa".
I lavori per la ristrutturazione sono durati due anni e hanno seguito un iter preciso, con interventi a volte di difficile ricomposizione e restauro a causa del forte degrado in cui si trovavano gli interni dell'edificio. L'Assessorato alle Opere Pubbliche, con sapiente lavoro, ha ricondotto all'originario splendore sia gli affreschi interni, sia il porticato all'ingresso della Villa dove è ritornata a fare bella mostra di se' la riproduzione della Madonna del Lippi, opera dei pittori Bonatti e Chiesa. Gli arredi interni, risalenti agli anni '20 e di pregevole fattura, sono stati donati al Comune da generosi cittadini, come pure la quadreria comunale che finalmente è visibile dal pubblico. Il Sindaco, visibilmente soddisfatto di ciò che la sua amministrazione ha ridato alla città, conclude: "Tanti eventi si sono succeduti in questo edificio, da quando, acquistato nel 1923 per essere destinato a sede municipale, ha ospitato per quasi settant'anni il Comune. Qui si sono segnate le tappe fondamentali della nostra vita civica. Questa "vecchia signora" torna alle origini e abbiamo saldato un debito con le generazioni che ci hanno preceduto: tocca ai saronnesi, d'ora innanzi - conclude il Sindaco - rendere viva e frequentata la loro casa. Personalmente sono orgoglioso per quanto fatto, con spirito di… (saronnesità) e di affetto per la nostra città". La cerimonia d'inaugurazione di Villa Gianetti è stata anche l'occasione per sottoscrivere il protocollo d'intesa per il gemellaggio tra Saronno e Challans, da parte dei due Sindaci: Pierluigi Gilli e Louis Ducept. Challans, seconda città della Vandea con 18.000 abitanti, è nota per l'insurrezione controrivoluzionaria del 1793. Il Sindaco Ducept ha dichiarato che, da tempo, cercavano una città affine con cui gemellarsi al fine di aprire maggiori prospettive europee. "Non basta avere una moneta comune - ha dichiarato il primo cittadino francese. - A Challans abbiamo molte cose in comune con Saronno e tante altre differenti e, quindi, sarà interessante il raffronto".
Ci saranno scambi culturali-turistici e stage economici rivolti soprattutto agli studenti. A ottobre, in occasione della tradizionale Fiera Campionaria, Challans sarà presente per ulteriori scambi culturali e, quest'estate, il Sindaco saronnese si recherà nella cittadina francese.

Mostra sul Chiarismo
Saronno 3 giugno - 13 luglio 2003. Villa Gianetti, via Roma.
Orario apertura mostra: 16.00 - 19.00
sabato e domenica: 10.00 -12.00/16.00-19.00 Chiuso il lunedì.
Biglietto d'ingresso: Euro 2,50 - ridotto: Euro 1,00

De Rocchi, celebrato il centenario
Nell'autunno del 2002 Saronno ha festeggiato il centenario della nascita di un suo illustre concittadino, il Maestro del Chiarismo Francesco De Rocchi e il 2 giugno di quest'anno, nella ristrutturata Villa Gianetti, è stato ricostruito, a perenne memoria, l'atelier del pittore e aperto il Centro Studi sul Chiarismo intitolato allo stesso. Fino al 13 luglio, sarà visitabile la mostra sul Chiarismo che comprende 25 tele di artisti legati a questa corrente. Il neonato Centro Studi ha invece lo scopo di conservare i documenti di questo movimento pittorico che nacque a Milano nel 1929 e giudicato il primo movimento organico dopo il Futurismo. Inoltre, è stato inaugurato l'archivio De Rocchi per la certificazione e la catalogazione delle opere dell'artista.
La storia di una famiglia di imprenditori
In occasione del restauro della storica dimora cittadina, il Circolo Culturale Saronnese "Il Tramway" ha fatto predisporre un annullo postale e coniare una medaglia ricordo e, in collaborazione con il Comune e con la Pro Loco, ha preparato un volumetto con un'interessante ricostruzione storica riguardante Villa Gianetti. Gli ultimi testimoni di queste vicende, legate alla famiglia, sono l'ing.Giovanni Gianetti e la moglie Maria Teresa. Le cronache raccontano che la Villa fu fatta costruire nel 1919 in stile rinascimentale lombardo su progetto dell'architetto Domenico Verga, da Gaetano Gianetti come sua dimora. Dopo soli cinque anni dalla fine della costruzione Gaetano Gianetti subì un tracollo finanziario e dovette vendere tutte le sue proprietà, compresa la Villa. La principale causa del fallimento fu, paradossalmente, la fine della prima guerra mondiale, poiché nell'imminenza del conflitto l'industria Gianetti modificò la produzione per adeguarla alle nuove esigenze belliche, il che portò l'azienda ad assumere, in pochissimi anni, diverse centinaia di operai. Un fiore all'occhiello della produzione furono le tipiche ruote dell'epoca, interamente metalliche a struttura chiodata dette "per artiglieria". Alla fine del conflitto gli ordini però crollarono e Gaetano Gianetti, nonostante vari tentativi di riconversione della produzione, dovette rassegnarsi al fallimento. La villa fu acquistata in data 25 luglio 1925 per sole (anche per quell'epoca considerando che era costata oltre due milioni di lire) 710.000 lire. Dopo di che divenne sede del Comune di Saronno fino al 1990, anno in cui il municipio si trasferì nella nuova sede di via Marconi.

06/26/2003

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