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All'Università Cattaneo un osservatorio per lo sviluppo delle pmi nell'era digitale

L'Osservatorio e-pmi riunisce competenze informatiche e gestionali per garantire competitività alle organizzazioni di piccole dimensioni.

"Ormai entrare in Internet non rappresenta più un vantaggio competitivo per l'azienda, ma è un dovere imposto dalla realtà economica che ci circonda. Dotarsi di strumenti di gestione delle informazioni e di comunicazione telematica è insomma una necessità per qualsiasi impresa che voglia rimanere sul mercato, anche per quelle di piccole dimensioni".
Il Professor Giacomo Buonanno, del Centro di Competenze Informatiche dell'Università Cattaneo, parte da questa considerazione per spiegare le motivazioni che sono alla base della costituzione a Castellanza dell'Osservatorio e-pmi, nato per supportare le piccole e medie imprese nell'adozione delle più moderne tecnologie informatiche.
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L'elemento che caratterizza la nostra attività, anche nei confronti di altri centri di ricerca, è proprio quello di rivolgerci alle imprese di piccole e medie dimensioni con un approccio multidisciplinare: rispettando lo spirito istitutivo dell'Università Cattaneo, l'Osservatorio riunisce infatti competenze di carattere ingegneristico ed esperienze gestionali e manageriali. L'obiettivo è quello di costituire un punto di riferimento per lo sviluppo di queste aziende nell'utilizzo delle tecnologie informatiche e, in particolare, di permettere loro una crescita nel campo, oggi più che mai di grande interesse, del Commercio Elettronico".
L'Osservatorio e-pmi studia il contesto tecnologico attraverso la lente d'ingrandimento delle piccole e medie imprese per fornire una versione aggiornata, completa, ma al tempo stesso di facile lettura, delle opportunità che le tecnologie dell'informazione e della comunicazione mettono a disposizione delle organizzazioni di piccole dimensioni.
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Del resto, negli ultimi mesi abbiamo constatato una notevole crescita d'interesse da parte di questo tipo di aziende riguardo all'impatto di Internet sul tessuto economico italiano. Nel passato, anche recente, queste tecnologie erano a disposizione soltanto di grandi imprese che potevano contare su elevate risorse economiche. Ormai invece le tecnologie informatiche offrono a basso costo degli strumenti di comunicazione molto comodi: la barriera all'ingresso in termini di investimento si è ridotta moltissimo. E questa 'comunicazione' può andare in tutte le direzioni: sia verso i clienti (business to consumer), sia verso i fornitori (business to business) come pure i dipendenti".
Il Professor Buonanno parla di "effetto sistemico" portando come esempio tipico quello del fax:
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fino a un certo punto del suo sviluppo veniva usato da poche persone; quando poi si è diffuso in modo ampio, il fax ha preso il posto della forma di comunicazione cartacea via lettera. Allo stesso modo Internet sostituirà via, via le altre forme di comunicazione quale che sia la dimensione aziendale. Così, quello che adesso è l'utilizzo di tecnologia Internet soprattutto da parte delle grandi aziende verso i propri fornitori diventerà presto un vincolo anche per le piccole e medie imprese, le quali dovranno necessariamente adeguarsi".
Non tutti gli imprenditori però hanno del tempo a disposizione per rincorrere lo straordinario e velocissimo sviluppo tecnologico con il quale ci dobbiamo confrontare ogni giorno.
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In una piccola e media impresa è difficile che possano esserci delle persone che dedichino tempo a questi aspetti. Ecco perché il nostro Osservatorio vuole cogliere dalla realtà quotidiana quelli che sono i migliori casi aziendali di utilizzo di tecnologia informatica per poi metterli a disposizione di tutti gli imprenditori interessati, che in questo modo potranno aggiornarsi in tempi più consoni alle loro esigenze".
Per garantire un servizio efficace ed effettuare le necessarie valutazioni di trend, l'Osservatorio e-pmi promuove e coordina un panel di aziende - a seconda del livello di profondità di analisi le dimensioni vanno dalle cinquanta alle centocinquanta imprese coinvolte -che offrono collaborazioni per le loro indagini. In particolare, con cadenza annuale vengono realizzate ricerche sul campo che approfondiscono un tema specifico. Per il 2000 il tema della ricerca sarà: "Piccole e medie imprese: quale Commercio Elettronico?". Lo studio avrà lo scopo di identificare la migliore modalità di commercio elettronico in funzione delle caratteristiche della singola impresa, fornendo così all'imprenditore linee guida a supporto delle sue scelte.
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Oltre alla raccolta di informazioni sulle imprese - continua il Professor Buonanno - il nostro Osservatorio offre un'analisi approfondita dei dati raccolti così da trasferire al sistema aziendale le conoscenze nel modo più aggiornato e veloce".
L'Osservatorio dispone di un sito all'indirizzo Internet http://www.epmi.liuc.it che contiene i risultati delle indagini e gli approfondimenti sui temi di maggior rilievo nella gestione delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione: dal Commercio Elettronico fino ai sistemi ERP, ovvero i sistemi informatici per lo sviluppo integrato delle attività aziendali.
All'interno del sito, inoltre, l'Osservatorio pubblica periodicamente interviste alle piccole e medie imprese più innovative e informazioni per le stesse piccole e medie imprese che investono in tecnologia informatica.
E' poi possibile avvalersi di un "esperto on line" a disposizione di imprenditori e/o responsabili aziendali per i temi relativi al sistema informatico dell'impresa.

05/08/2000

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