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Nonni e bambini al lavoro

L’azienda apre le porte ai bambini e ai loro nonni, per offrire uno spazio allo scambio di esperienze ed emozioni e riscoprire insieme il valore del lavoro e la storia delle generazioni passate.


Bambini ed anziani, nonni e nipoti. Insieme, in dialogo. Uno scambio di esperienze ma, soprattutto, di impressioni ed emozioni, che va oltre il rapporto tradizionale di educatore-educato ma è frutto di un gioco insieme alla scoperta di un ambiente nuovo per i piccoli: quello del lavoro.
Da un’idea della fondazione gallaratese Il Melo e con il sostegno dell’Unione Industriali è nato un progetto che ha proprio questo fine: far conoscere ai bambini il mondo delle industrie, valorizzando il rapporto con gli anziani.
Sono due realtà quelle dell’infanzia e della maturità che possono ricevere molto dallo scambio reciproco, come tanti di noi possono testimoniare con la loro esperienza di rapporto con i nonni, un rapporto fatto sì di consigli e, magari rimproveri, ma soprattutto di tenerezza e di complicità.
Partendo da questa convinzione, Il Melo ha promosso una serie di attività che favoriscano questo scambio intergenerazionale.
Una di queste è il cosiddetto laboratorio “Scuola & Industria”: esperienze di avvicinamento al mondo del lavoro da parte di bambini delle elementari di Gallarate e circondario, tramite il coinvolgimento della terza età, nonni e nonne ex-dipendenti di aziende, oltre che delle stesse imprese.
Dopo l’esperienza passata, decisamente fruttuosa, con lo stilista Ottavio Missoni, raccolta in un coloratissimo volumetto, la Saporiti Italia di Besnate, nota impresa di design, ha offerto la collaborazione e gli spazi per la prosecuzione del progetto.
Successivamente, hanno aderito a questa iniziativa, mettendo a disposizione le proprie aziende, la Balconi & C. Srl di Vergiate, la Manifattura Cattaneo Spa di Gallarate e il Cotonificio Carlo Bonomi Spa di Gallarate.
Così, le aziende hanno aperto le porte a nonni e bambini. Questi ultimi, attraverso il ricordo dell’esperienza lavorativa degli anziani e la conoscenza sul campo di come si svolge la vita aziendale, hanno potuto conoscere e scoprire una realtà nuova.
I bambini hanno osservato, ascoltato e poi fotografato, creato. Il tutto con l’aiuto eccellente di Nino Migliori, artista-fotografo e docente all’Università di Parma, che con la sua capacità creativa ha fornito ai piccoli gli strumenti per “raffigurare” le loro emozioni. I primi risultati di questo gioco-lavoro, sono stati due libri dai titoli “I bambini leggono Missoni”, uscito tempo fa, e “I bambini leggono Saporiti”, presentato in un convegno da Luigi Prevosti, Vice presidente dell’Unione industriali, Marco Predazzi presidente de Il melo e lo stesso Migliori e con la presenza d’eccezione dello psichiatra Paolo Crepet.
I volumi costituiscono un viaggio alla riscoperta dell’ambiente di lavoro: l’osservazione grazie al mezzo fotografico e la sua elaborazione ottenuta applicando la tecnica della manipolazione dell’immagine, offre uno spaccato di questa esperienza. Colore e lavoro si incontrano: un’associazione di idee nuova, fresca, in un certo senso dissacrante, una visione “da bambini”, che deve far riflettere gli adulti che spesso vivono la realtà professionale con “filtri diversi”.
Un’esperienza questa che assume un indubbio valore sociale, come ha sottolineato Marco Predazzi nel suo intervento, in quanto, in un momento di grande instabilità di rapporti tra le generazioni (e forse di scarsi punti di riferimento per i più piccoli) è importante promuovere una cultura intergenerazionale e “imparare a leggere dalle generazioni che ci precedono quello che siamo stati e in quelle che ci seguono quello che saremo”.
Il futuro della nostra società, infatti, si fonda sui giovani d’oggi: non ci si può esimere dal trasferire il bagaglio di sapere e competenze delle generazioni passate, ma soprattutto abbiamo la responsabilità di trasmettere i nostri “valori”. Solo l’incontro, confronto - e quest’iniziativa ne è un evidente esempio - può portare a questo risultato.
Quest’esperienza, come ha sottolineato Paolo Crepet, psichiatra e sociologo di fama, ha anche un’altra finalità pedagogica: la creatività dei bambini è, infatti, esaltata e lasciata libera, e attraverso una nuova lente, viene descritta la realtà grazie ad una capacità di immaginare che “non è in contraddizione con le capacità cognitive bensì le esalta”.
Un’esperienza ricca su più fronti, dunque. Per i bambini e per gli adulti, sia quelli che sono stati protagonisti con la loro testimonianza, sia quelli che hanno dimostrato una notevole sensibilità verso il mondo dei più giovani, cioè i responsabili de Il Melo e le stesse famiglie degli imprenditori Missoni e Saporiti.
Un’esperienza che gli altri adulti dovrebbero attentamente “leggere” per “ri-leggere” il proprio quotidiano.

03/27/2003

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