|
La Lombardia promuove la competitività
Solo sette giorni per lo Sportello Unico, finanza innovativa e nuovi strumenti ai comuni per il recupero delle aree dismesse. La Regione Lombardia sostiene con una legge la Competitività.
Più poteri e competenze ai distretti industriali, procedure burocratiche più snelle, una vasta gamma di strumenti e agevolazioni per raggiungere obiettivi imprenditoriali di sviluppo, modalità innovative di intervento conferite ai Comuni per il recupero delle aree industriali dismesse. Sono queste alcune delle novità contenute nella legge che prevede "elementi di sostegno alla competitività delle imprese lombarde", approvata a maggioranza in Consiglio regionale. La normativa, illustrata al Consiglio regionale da Mario Sala, è giunta al traguardo finale dell'Assemblea consiliare dopo un complesso e articolato lavoro preparatorio in Giunta regionale e in Commissione consiliare, dove sono state ascoltate 35 tra associazioni (imprenditoriali, sindacali, organismi degli enti locali), realtà sociali, università e centri di trasferimento tecnologico."Siamo consapevoli - ha detto nel suo intervento il presidente della Commissione regionale "Attività produttive" Carlo Saffioti - che il sistema pubblico deve evitare di disperdere le proprie risorse con contributi a pioggia. Concedere a tutte le 800mila imprese lombarde (740mila delle quali hanno meno di 10 dipendenti) il "de minimis comunitario", significherebbe impegnare 25 miliardi di euro all'anno. L'intero bilancio regionale non basterebbe così a dare alle imprese quanto spendono per l'auto aziendale. Invece con questa legge si affronta di petto il problema della burocrazia, consapevoli che la semplificazione delle procedure è ormai un'urgenza. Non è più tollerabile infatti, come avviene ora, che si debbano adempiere ad esempio fino a 68 procedimenti amministrativi per aprire una lavanderia".
"In una economia che non fa sconti a nessuno - ha detto Sala - mai come in questi tempi è richiesta simultaneamente velocità, efficienza e innovazione a tutti: imprese, territori e pubblica amministrazione. Cosa che nei prossimi anni sarà possibile fare in Lombardia grazie a questa legge, la prima di questo genere ad essere approvata in Italia".
Ecco una sintetica illustrazione dei più importanti contenuti del provvedimento
Distretti industriali e semplificazione burocratica
Ai distretti industriali, che non avranno più un ruolo solamente rappresentativo e promozionale, la nuova legge affida la gestione dei rapporti tra le imprese associate e la pubblica amministrazione. Viene semplificata la procedura per l'iscrizione all'Albo delle imprese artigiane, con l'introduzione di procedure dichiarative automatiche. Si assicura l'accesso informatico alle procedure regionali e saranno messe in rete le banche-dati pubbliche sulle imprese. Il procedimento di Sportello Unico è definito in tempi certi (7 giorni), trascorsi i quali scatta l'applicazione del silenzio-assenso.
Aree dismesse
Il progetto di legge prevede un nuovo strumento di intervento per il recupero delle aree dismesse, che viene attuato qualora "la dismissione comporti pericolo per la salute, la sicurezza urbana e sociale, per il degrado ambientale e urbanistico" (vengono prese in considerazione le aree aventi una superficie superiore ai 2mila metri quadrati e dove sia cessata da almeno 4 anni ogni forma di attività economica su una superficie coperta non inferiore al 50%). I Comuni potranno sollecitare direttamente i proprietari a presentare progetti o promuovere interventi per il recupero delle aree industriali dismesse.
Accesso al credito
La legge introduce anche strumenti in grado ridurre il carico fiscale e promuove l'accesso al credito con sostegno da parte dei Confidi. Punta sulla finanza innovativa attraverso lo sviluppo di fondi di investimento regionali, da attuare anche con la collaborazione e la partecipazione di Finlombarda, la finanziaria regionale.
Pubblica Amministrazione
Vengono semplificati i rapporti con la Pubblica Amministrazione, ad esempio attraverso la cancellazione di alcune procedure burocratiche a carico delle imprese; in particolare vengono sostituite con autocertificazioni immediatamente esecutive quelle pratiche a carattere automatico che non prevedono valutazione discrezionale. "Sappiamo bene - spiega il relatore del provvedimento Mario Sala - che non è per legge che si crea la competitività delle nostre imprese e del nostro territorio, ma una legge, questa legge, può specificatamente migliorare l'ambiente e le condizioni all'interno delle quali le 800mila imprese lombarde concorrono, cioè corrono insieme. Con questa normativa sarà: più facile aprire e chiudere le imprese e ottenere le autorizzazioni attraverso una drastica semplificazione dei rapporti tra imprese e pubblica amministrazione; più incisivo il ruolo dei distretti industriali; più efficace il recupero delle aree dismesse con provato pericolo per la salute, la sicurezza e il degrado ambientale; più
efficiente il raccordo con le risorse nazionali e comunitarie. Con questo provvedimento sarà inoltre possibile rendere più veloce l'intervento della Regione a favore delle imprese attraverso un'ampia gamma di strumenti. Un intervento orientato al raggiungimento degli obiettivi indicati dagli stessi imprenditori: sviluppo del capitale umano, ricerca e innovazione, internazionalizzazione e competitività del territorio".
02/23/2007
|