Varese-tra-presente-e-futuro

Oggi più che mai serve avere uno sguardo strabico sul mondo e sul nostro territorio. Da una parte abbiamo bisogno di capacità politiche, sociali ed economiche per affrontare l’emergenza di un sistema andato in tilt a causa delle tensioni internazionali. Dall’altra, però, le difficoltà del contingente non devono fermare la costruzione di una visione sul futuro della provincia di Varese e di quello che vogliamo essere e diventare da qui al 2050.
Il numero di Varesefocus che vi apprestare a leggere tiene insieme questo doppio canale di lettura delle dinamiche che caratterizzano l’evoluzione del Varesotto. In un’inchiesta diamo conto della crisi che si sta abbattendo sul nostro sistema economico locale per via della guerra russo-ucraina, ma dall’altra dibattiamo di crescita demografica, facciamo il punto sulla trasformazione digitale dell’industria lombarda, fotografiamo l’impegno e il know-how che le nostre aziende stanno dispiegando sui fronti della sostenibilità sociale e della trasformazione energetica. 
Con questo racconto Varesefocus contribuisce a quel dibattito che, come Unione degli Industriali della Provincia di Varese, abbiamo lanciato sul territorio lo scorso settembre richiamando tutti, da Malpensa, durante la nostra Assemblea Generale, alla costruzione di “un Piano di sviluppo del territorio. Unico. Che veda la collaborazione di tutti. Che sia capace di valorizzare le diverse specificità. Che vada in un’unica direzione”. 
Anche la Prealpina, dalle pagine del suo quotidiano, ha lanciato la sfida di “un progetto di sviluppo condiviso, fatto di scelte chiare per il conseguimento di un obiettivo preciso”. Con lo scopo di rispondere a domande sfidanti: “Questa provincia da grande cosa vuol fare? Soprattutto questa provincia grande vuole (ri)diventare?” 

 

 


Nel frattempo, un’altra importante testata locale, Varesenews, ricomincia i suoi tour alla riscoperta dei nostri luoghi. Sono tutti segnali di vitalità e di emersione di una necessità: proprio mentre passiamo da una crisi sanitaria ad uno scenario di tensioni geopolitiche globali crescenti, con ripercussioni dirette nella nostra quotidianità, sentiamo inevitabilmente il bisogno di comprendere come ci posizioniamo nel mondo e nel Paese. Qual è la nostra visione Glocal? Abbiamo come società, come imprese, come persone di fronte a noi sfide enormi, storiche. Pensiamo, appunto, alla transizione ecologica ed energetica. Pensiamo a quella della digitalizzazione delle nostre aziende e delle nostre città con i necessari investimenti, non solo tecnologici, ma anche e soprattutto in termini di capitale umano. Pensiamo alla messa a terra degli obiettivi del Pnrr. Pensiamo ancora alla sfida di tornare ad una crescita demografica. Pensiamo infine agli scenari di un’economia che se ancora non possiamo definirla di guerra, ci impone comunque di gestire situazioni senza precedenti. Tutto questo mentre prende forma uno scenario inflazionistico di cui oggi intravediamo solo i primi effetti. 
Nessuna singola parte sociale o singola parte politica o amministrativa può pensare di affrontare tutte queste sfide da sola, con una propria ricetta. Abbiamo bisogno di un’azione corale e condivisa anche a livello territoriale in grado di muovere le migliori forze della provincia di Varese. Non è solo questione di fare fronte comune ad una crisi, quanto piuttosto di dotare le nostre comunità di una visione in grado di riposizionarci nel futuro. Servono nuove idee e progetti di sviluppo che abbiano forti fondamenta di consenso politico e sociale e costruite con un ampio confronto nella società e nelle istituzioni.
Varesefocus con le sue inchieste, i suoi articoli e le sue interviste vuole contribuire a questo intento accompagnando il percorso che Univa ha già iniziato in queste settimane per dotare se stessa e il Varesotto di un Piano Strategico di competitività. Il confronto con gli stakeholder è partito. E ad ottobre verrà presentata una proposta che sarà, appunto, condivisa e frutto dell’ascolto di tutti.  



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