Signore_e_signori_su_il_sipario

Dopo due difficili anni di stop e programmazioni a singhiozzo, dovuti dalla pandemia, il teatro prova a ripartire. Molte le proposte in cartellone, dalle più leggere per tentare di evadere dalle difficoltà di tutti i giorni, agli intramontabili classici: ecco un assaggio di cosa è possibile trovare (e andare a vedere, ovviamente) sui palcoscenici della provincia di Varese nei prossimi mesi

Signori e signore, su il sipario! Il teatro riparte dopo la terribile sosta forzata dovuta alla pandemia, i divieti e i distanziamenti, le mascherine e la paura del contagio. Riparte con rinnovata energia, dopo uno stop che ha causato gravi danni economici e molti malumori non soltanto tra gli artisti, costretti a un’obbligata inattività, ma anche tra gli operatori, che nel 2021 hanno dovuto organizzare stagioni a singhiozzo. Finalmente il pubblico ritorna numeroso nelle sale, come attestano i dati di prevendita dei biglietti e degli abbonamenti: c’è voglia di ricominciare a sognare e a chiacchierare di attori e attrici, di questo o quel regista e di godere in santa pace un’opera lirica o un esilarante spettacolo di cabaret. Nel Varesotto la scelta è ampia, ci sono teatri in ogni capoluogo che offrono un ventaglio di proposte adatte a ogni età e gusto. Abbiamo cercato di capire se la nuova programmazione abbia tenuto conto del dramma del Covid-19 e delle altre avversità che stanno colpendo un po’ tutti (dall’incubo della guerra, alla crisi climatica ed energetica) mettendo in cartellone spettacoli un po’ più “leggeri”, in modo da non aggiungere per lo spettatore dramma al dramma. 

“La programmazione del Cinema Teatro Nuovo di Varese rimane sulla linea di un teatro che faccia pensare, stimolando suggestioni in cui lo spettatore si riconosca. Offriamo l’opera lirica, il teatro di sperimentazione, organizzeremo il Concerto di Natale con l’Orchestra da Camera Canova. Le nostre sono proposte trasversali e impegnate; abbiamo deciso di non modificare il cartellone in funzione dei cambiamenti che ci circondano”, dice la regista Serena Nardi, Direttrice Artistica del Teatro assieme a Giulio Rossini. Che ribadisce: “Da tempo diversifichiamo la nostra offerta, rendendola più accattivante e inclusiva, poiché la cultura deve dialogare con il territorio di riferimento. Nel nostro cartellone ci sono opera lirica, jazz, prosa, rock e teatro leggero, ci rivolgiamo soprattutto a un pubblico giovane, anche con sconti sui biglietti per gli under 21”.

Filippo De Sanctis, Direttore del Teatro di Varese: “Lo spettacolo è sempre stato una valvola di sfogo per lo spettatore e anche i drammi psicologici aiutano ad approfondire problematiche a volte personali”

Filippo De Sanctis è il Direttore del Teatro di Varese, che ha una lunga tradizione di prosa e cabaret, musical e operetta. “La nostra vocazione è rivolta per l’80% sull’intrattenimento, il calendario di prosa è concertato con il Comune di Varese. Il cartellone comprende anche spettacoli certamente più riflessivi, ma non più impegnativi dal punto di vista psicologico. La cosa positiva, dopo tutti questi guai, è la riposta immediata e convinta del pubblico, con ottimi dati di vendita da giugno a oggi, senza neppure l’ausilio della promozione”. L’impianto varesino offre anche 10 spettacoli per bambini con il Teatro del Buratto, che conta già parecchie prenotazioni: un segnale che lascia ben sperare. “Lo spettacolo è sempre stato una valvola di sfogo per lo spettatore e anche i drammi psicologici aiutano ad approfondire problematiche a volte personali. È terapeutico e costa meno andare a teatro che dallo psicanalista. I giovani? Vengono per i comici, più difficilmente per la prosa. Non siamo mai stati un teatro per abbonati, il nostro è un calendario commerciale e ognuno sceglie la tipologia di spettacolo che preferisce. Contiamo comunque su una media di 800 persone e tutti gli spettacoli cancellati per la pandemia sono stati recuperati e con la sala piena, per giunta”.

Oscar Masciadri, Teatro Giuditta Pasta di Saronno: “La gente ha voglia di ritornare a teatro, noi ascoltiamo i nostri abbonati e costruiamo la stagione anche in base alle loro richieste. La programmazione è variegata: si va dalla danza al cabaret, dall’operetta alla prosa”

Anche il Teatro Giuditta Pasta di Saronno può mettere sul piatto numeri considerevoli: “A giugno, prima della presentazione della nuova stagione, avevamo già 160 abbonamenti, la nostra campagna ha funzionato. La gente ha voglia di ritornare a teatro, noi ascoltiamo i nostri abbonati e costruiamo la stagione anche in base alle loro richieste. La programmazione è variegata: si va dalla danza al cabaret, dall’operetta alla prosa, che però sta perdendo pubblico”, spiega il Direttore Oscar Masciadri. “Manteniamo la nostra linea di taglio leggero, unendo spettacoli di teatro civile, gradito in particolare dai giovani, e dalle scuole, sperando con il tempo di creare un nuovo pubblico anche per la prosa. Il teatro funziona 7 giorni su 7, con laboratori per i ragazzi, ma è necessario che le istituzioni siano più attente alle nostre istanze, anche perché per noi il 2021 è stato economicamente un bagno di sangue”.

Quello del Teatro Condominio di Gallarate è un cartellone rivolto soprattutto al cabaret e al teatro di intrattenimento e comico: “Facciamo leva sulla prosa brillante, con attori come Max Pisu, Enrico Bertolino, Giacomo Poretti e Marco Cavallaro o su spettacoli quali ‘Camera con crimini’ con Sergio Sgrilli, per attirare un pubblico giovane e farlo tornare a teatro. Non puntiamo sulla prosa pura, in passato abbiamo avuto anche dei ‘forni’, come con Giancarlo Giannini, con in sala non più di 100 persone. Continuiamo però a proporre l’opera lirica: quest’anno in ottobre avremo il ‘Don Giovanni’ di Mozart con l’Orchestra Canova e la regia di Serena Nardi, ma anche il balletto e omaggi ai Pooh e a Ennio Morricone, con l’Ensemble Le Muse e la voce di Angelica De Paoli. Ovviamente non mancano I Legnanesi, una garanzia di sold out. A vederli viene tutta la famiglia, sono in programma quattro repliche”, spiega il Direttore Marco Negri.

Il Sociale “Delia Cajelli” di Busto Arsizio, oggi di proprietà della Fondazione comunitaria per il Varesotto, è l’unico teatro storico rimasto in provincia. Fu inaugurato il 27 settembre 1891 con La forza del destino di Verdi e ha visto sul suo palcoscenico i più grandi attori italiani di diverse generazioni, dai leoni Novelli Zacconi e Ruggeri, a Vittorio De Sica, Emma Gramatica e Cesco Baseggio e perfino Filippo Tommaso Marinetti. Celebre per le messe in scena di opere liriche (ci cantarono Emma Carelli, Carlo Tagliabue e Toti Dal Monte), è rinato negli anni ‘70 grazie all’impegno di Delia Cajelli che creò, tra l’altro, una scuola di recitazione per attori professionisti. “I nostri punti di forza sono ancor oggi la prosa e la lirica, ma anche la fruttuosa collaborazione con le scuole, soprattutto con i licei artistico e classico di Busto Arsizio. La nostra è la stessa programmazione che avevamo prima della chiusura per la pandemia, con l’opera che oggi è il fiore all’occhiello. Abbiamo rappresentato con successo ‘Rigoletto’, mettendo in scena tra le comparse anche dei ragazzi del liceo artistico, dopo aver risistemato la buca dell’orchestra nel periodo della chiusura forzata.

Per il 130esimo anniversario del Teatro, in dicembre, allestiremo ‘La traviata’ e nel marzo 2023 la ‘Carmen’ di Bizet. Il 23 ottobre, poi, avremo il Galà della Lirica, con la presenza di Aquiles Machado, tenore acclamato nei più importanti teatri del mondo e del soprano Sara Cortolezzis, fresca vincitrice del Concorso Verdiano di Busseto”, dice il Direttore e Presidente del Teatro Sociale, Luca Galli. “Per ‘La traviata’, nel 2021 abbiamo avviato un casting con 130 cantanti provenienti da tutto il mondo, selezionati dal Presidente della giuria, il tenore Nicola Martinucci, operazioni che creano anche un indotto per la città. Il nostro Teatro conta anche su una stagione di musica sinfonica, di prosa e di cabaret ed è impegnato almeno 100 giorni all’anno, con la sala che si può affittare per eventi privati. Il pubblico risponde, finalmente sembra di essere tornati alla normalità”.  



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