Pendolari-dello-studio-via-traghetto

C’è una vera e propria calamita che attrae gli studenti varesini oltre il Lago Maggiore: è l’istituto Cobianchi di Verbania dove ogni mattina vanno a lezione più di 450 ragazzi provenienti dal Varesotto

A Verbania, sulle sponde del Lago Maggiore, ha sede l’Istituto Cobianchi la cui storia nasce nel 1874 con il testamento di Lorenzo Cobianchi, imprenditore e politico italiano, che dispose la creazione di una scuola speciale di Arti e Mestieri. La scuola nel 1919 si trasformò in un istituto professionale e nel 1933, sulla base della legge di riordino dell’Istruzione del 1931, divenne un Istituto Tecnico Industriale. Lo sviluppo fu celere e costante, nonostante le difficoltà derivanti dalla storia dello sviluppo economico e sociale del nostro Paese, i primi tre corsi a consolidarsi furono Chimica, Meccanica ed Elettronica. A partire dal 1970 vennero costituiti altri corsi tutt’ora presenti nell’offerta didattica: Informatica, Elettronica, Biologico, Scienze Umane e Sociali, Linguistico-Moderno e Scientifico Tecnologico. Attualmente l’offerta formativa è composta da ben 4 corsi nell’indirizzo tecnologico (Chimica, Materiali e Biotecnologie; Elettronica ed Elettrotecnica; Informatica e Telecomunicazioni; Meccanica Meccatronica ed Energia) e 3 indirizzi liceali (linguistico; Scienze Applicate; Scienze umane - opzione Economico Sociale).

Una scuola che si distingue per la qualità dell’offerta formativa: nell’edizione 2018/19 della ricerca “Eduscopio”, promossa dalla fondazione Luigi Agnelli, che ha come scopo quello di fornire una fotografia delle performance delle scuole superiori indicando classifiche per ogni indirizzo scolastico a seconda se si vorrà proseguire con gli studi universitari o si hanno aspirazioni lavorative post diploma, il Cobianchi di Verbania ha ottenuto infatti ottimi risultati. Per gli studenti dell’indirizzo tecnologico che decidono di entrare nel mondo del lavoro, la capacità formativa della scuola in termini di inserimento lavorativo ha un indice di occupazione che supera il 63%, e più del 35% dei diplomati a 2 anni dal diploma lavorano e hanno una qualifica professionale perfettamente in linea con il titolo di studio conseguito.

Per gli studenti dei percorsi liceali, sempre secondo la ricerca “Eduscopio”, l’indice, che tiene conto del diverso grado difficoltà dei corsi di laurea e degli esami sostenuti, indica come 25 la media dei voti universitari ottenuti dagli ex studenti Cobianchi. Una capacità formativa e attrattiva che ha una lunga tradizione e che si basa su un solido presente, ai 18 iscritti al corso diurno e agli 88 del corso serale del primo anno scolastico (1886/1887) arriviamo all’anno scolastico 2018/19 con una popolazione studentesca che sfiora i 1.500 studenti.
Una scuola dunque che con la sua offerta didattica risulta molto popolare nelle scelte dei ragazzi, e non solo dei ragazzi piemontesi. Un dato molto importante quello dei circa 450 studenti che dalla provincia di Varese che ogni giorno decidono di raggiungere la scuola verbanese per seguire le lezioni.

Un vero e proprio pendolarismo studentesco con numeri importanti. Per capire quali possono essere i motivi alla base di tale fenomeno, abbiamo chiesto ad Andrea Buzzi studente del quarto anno dell’indirizzo informatico, residente a Gavirate, cosa lo ha spinto a scegliere la scuola di Verbania. “Prima di scegliere il Cobianchi la mia scelta era rivolta ad un’altra scuola. Amici di famiglia il cui figlio frequentava l’istituto mi consigliarono di partecipare all’open day per conoscere meglio l’offerta formativa. Rimasi affascinato e colpito tanto da sceglierla immediatamente. É una scelta che rifarei senza ombra di dubbio per diversi motivi, il principale è da ricercare nelle modalità didattiche. Alle lezioni frontali si affianca un utilizzo intensivo dei laboratori che rende l’apprendimento stimolante ed efficace grazie a lezioni che privilegiano l’aspetto pratico. Non è però tutto semplice. La criticità maggiore è la distanza. Ogni giorno ci impiego più di un’ora per raggiungere la scuola e lo stesso tempo mi occorre per tornare a casa. Questo ovviamente impatta notevolmente sul tempo del pomeriggio da dedicare allo studio”.

Anche la Dirigente scolastica del Cobianchi, Enza Maselli, ha espresso la propria visione sulle possibili motivazioni che spingono tanti studenti “fuori sede” a frequentare la scuola da lei diretta: “Spesso ci viene posta la domanda sul perché questa ‘popolazione scolastica così variamente distribuita’ decida di affrontare un percorso di studio sicuramente non agevole anche dal punto di vista logistico. Credo non esista un’unica risposta: l’istituto è particolarmente attivo in attività e progetti extracurricolari, è conosciuto per la serietà e la professionalità che ne ha caratterizzato la storia ultracentenaria, forma giovani diplomati in grado di avvicinarsi al mondo del lavoro in modo competente e flessibile mediante una formazione che sviluppa la capacità di imparare ad imparare. Certo che motivare il perché circa quattrocento giovani tutte le mattine attraversino il lago per raggiungere Intra, e nella fattispecie la nostra scuola, non è semplice. Gli studenti, interrogati a tal proposito, ritengono che questa scuola sia in grado di farli crescere non solo dal punto di vista della formazione scolastica, ma anche nella crescita personale. È interessante osservare come negli studenti si crei, fin dai primi anni, un senso di appartenenza, quello che banalmente potremmo definire ‘uno spirito di squadra’. Alle molteplici attività curricolari proposte, si affianca nel triennio un approccio allo studio di tipo quasi universitario. Il corpo insegnante interagisce con gli studenti con una metodologia che va oltre il rapporto docente/discente, divenendo quasi un rapporto di collaborazione nel percorso di crescita formativa dei ragazzi”. 



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