CioccoGelateria è il progetto congiunto nato dalla partnership tra l’industria alimentare di Gallarate Irca, la Cooperativa San Carlo di Tradate e la Pasticceria Buosi. Tre realtà che stanno lavorando alla trasformazione di una già esistente gelateria sociale in una location che possa essere anche una cioccolateria. L’obiettivo: dare lavoro con maggiore continuità, per tutto l’anno alle persone con disabilità psichica, intellettiva e alle donne vittime di violenza
Un’occasione di riscatto, per imparare un lavoro, per sentirsi utili e, in alcuni casi, per dare letteralmente una svolta alla propria vita. Questo ciò che si propone di offrire alle persone con disabilità psichica e intellettiva e alle donne vittime di violenza la CioccoGelateria sociale che aprirà intorno a novembre nel centro storico di Tradate. Un progetto congiunto nato dalla sinergia di 3 realtà imprenditoriali, provenienti da diversi settori, del Varesotto: Irca Spa, l’impresa con sede a Gallarate, attiva nella produzione di cioccolato e semilavorati per la panificazione e la pasticceria, Cooperativa sociale San Carlo di Tradate, che si occupa dell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate nei settori dell’industria, ma anche del commercio, dei servizi e dell’agricoltura e Pasticceria Buosi, con sede a Varese e a Venegono Superiore. Il progetto parte dalla rivisitazione della Gelateria sociale della Cooperativa tradatese, già avviata nel corso del 2021. Praticamente, non si tratterà di una seconda bottega dolciaria, ma della stessa, ristrutturata in modo tale da poter essere sia una gelateria per le stagioni più calde dell’anno, sia una cioccolateria per quelle più fredde. Il che significa poter dare un lavoro, ai ragazzi e alle ragazze della Cooperativa, tutto l’anno. Non solo in estate. Più precisamente, Cooperativa San Carlo mette a disposizione la sua Gelateria sociale, Buosi fornisce le proprie miscele e Irca offre la formazione adeguata, con la sua Academy, affinché i collaboratori imparino al meglio l’arte del mestiere.
“Quella con San Carlo e il Maestro Pasticcere, Denis Buosi, rappresenta una partnership di valore tra realtà di diversa estrazione, che permette di offrire prodotti di qualità ai clienti e concrete opportunità di lavoro a persone che difficilmente otterrebbero analoghe occasioni. È un’iniziativa pensata per costruire un modello di eccellenza e dare un messaggio importante al territorio e alla comunità in tema di inclusione sociale – sottolinea il Ceo di Irca, Massimo Garavaglia –. Questo progetto testimonia il nostro impegno nel fare leva sulla formazione, che offriamo con la nostra Irca Academy, come elemento chiave non solo per lo sviluppo del nostro business ma anche per la nostra strategia Esg. Le persone sono al centro di questa strategia e crediamo che tutti dovrebbero avere l’opportunità di imparare e diventare chef”. A precisare il valore della sinergia tra le parti è il Presidente della Cooperativa San Carlo, Maurizio Martegani: “Volevamo dare alle persone la possibilità di lavorare tutto l’anno e non solo nella bella stagione. Da questa intenzione, attraverso la convenzione (ai sensi dell’articolo 14 del decreto legislativo 276/2003, ndr) della Legge Biagi (per cui un’azienda può adempiere all’obbligo di assumere persone svantaggiate, affidando delle commesse di lavoro a delle cooperative sociali, ndr), abbiamo deciso di intraprendere questo percorso con Buosi e Irca.
Cooperativa San Carlo mette a disposizione la sua Gelateria sociale, Buosi fornisce le proprie miscele e Irca offre la formazione adeguata affinché i collaboratori imparino al meglio l’arte del mestiere
Due realtà imprenditoriali il cui coinvolgimento è fondamentale perché, in questo modo, siamo riusciti a combinare, in un unico progetto, le cose migliori che ognuno di noi è capace di fare. Abbiamo pensato che così si potesse creare una bella sinergia e non ci siamo sbagliati. La Cooperativa quest’anno spegne 40 candeline e quello che abbiamo tentato di mettere in pratica, soprattutto negli ultimi anni, è di rinnovarci sotto l’aspetto delle commesse. Fino agli anni 2000 si tendeva ad affidare a questi ragazzi delle attività di assemblaggio e confezionamento o, comunque, delle mansioni molto semplici. Quasi da catena di montaggio. Ora i tempi sono cambiati e anche noi cerchiamo di assegnargli qualche attività più dinamica, che possa offrire loro più stimoli e una maggiore soddisfazione personale. Desideriamo che si mettano in gioco e si sentano utili. Ecco perché stiamo cercando di spenderci sempre di più per capire gli spazi di business utili a sviluppare l’inclusione lavorativa delle persone disabili”.
Non a caso lo slogan del progetto è: “Molto più di un gelato”. Sì, perché, come aggiunge il Presidente della Cooperativa, Maurizio Martegani, “non fa piacere solo a chi lo mangia. Fa del bene anche a chi lo serve. Dal punto di vista delle persone a cui diamo un lavoro, il fatto che qualcuno riponga fiducia in loro, gli dà carica e si trasforma in una riconoscenza immensa verso la Cooperativa e le persone che lavorano con noi. Nella nostra mano tesa, non vedono solo un lavoro o la possibilità di imparare una professione, ma intravedono soprattutto una seconda possibilità di vita. E lo noti dai loro occhi, oltre che da come si pongono rispetto a dei problemi che si presentano nella quotidianità. Prendono tutte le cose in un modo diverso, con più entusiasmo e positività. Inoltre, a sostenerli sia sotto l’aspetto emotivo, sia in quelli più pratici, ci sono i nostri educatori, preparati anche per quanto riguarda il lato psicologico. Un esempio concreto di rinascita è la nostra responsabile della gelateria. È una donna che ha ricominciato la sua vita da capo, si è messa in gioco con noi e ora, se volesse aprire una sua attività in proprio, saprebbe essere autonoma. Gestisce tutto lei, dalla produzione del gelato all’attenzione verso la clientela, passando per la gestione dei fornitori delle miscele”.
Martegani, Cooperativa San Carlo: “Fino agli anni 2000 si tendeva ad affidare a questi ragazzi delle mansioni molto semplici. Ora i tempi sono cambiati e anche noi cerchiamo di assegnare loro qualche attività più dinamica, che possa offrirgli più stimoli e una maggiore soddisfazione personale”
La donna di cui parla Martegani, continua a raccontare Denis Buosi, Titolare dell’omonima Pasticceria, “è fuggita dal Pakistan per violenza, è stata accolta in una delle Case rifugio della Cooperativa Baobab e poi ha iniziato a lavorare nella Gelateria sociale in cui collaboro, perché avendo oltre 30 collaboratori al lavoro nelle pasticcerie, siamo tenuti al rispetto dell’obbligo di assumere anche delle persone con disabilità. È da qui che, per ottemperare a questo dovere, rifacendomi alla convenzione (art. 14, ndr) della Legge Biagi, data la complessità del mestiere e dunque l’impossibilità, talvolta, dell’inserimento lavorativo di queste persone, ho iniziato ad affidare delle commesse a Cooperativa San Carlo. Ed è sempre da qui e dalla mia amicizia con Massimo Garavaglia che è nato il coinvolgimento anche di Irca. Un giorno, parlando del più e del meno, gli ho raccontato tutte queste cose e lui mi ha risposto ‘vogliamo partecipare anche noi’. Abbiamo creduto sin da subito che unendo le competenze potessimo crescere e aiutare ulteriormente questi ragazzi. Ora, il prossimo passo a cui stiamo lavorando è quello di far conoscere, attraverso una buona strategia di comunicazione, questo tipo di sinergie anche ad altre aziende. Dal nostro punto di vista si tratta di collaborazioni che hanno un valore morale e sociale inestimabile”.