Le aziende che producono articoli in gomma e materie plastiche si rivolgono ai mercati più disparati che vanno dal packaging ai macchinari, dall’automotive all’aerospazio

Con quasi 500 unità locali e 14.400 addetti (dati Istat 2017), pari a circa il 12% dei lavoratori manifatturieri varesini, l’industria degli articoli in materie plastiche e gomma risulta uno dei settori produttivi più rappresentativi del tessuto economico della provincia di Varese. A livello nazionale, impiegando circa il 6% del totale dei lavoratori nel settore, Varese si classifica 3° provincia in Italia per numero di addetti, preceduta solo da Bergamo e Milano. Ma al di là dei numeri, il settore vanta sul territorio una filiera storica che annovera importanti realtà (anche ultracentenarie), testimoni di profonde trasformazioni, che sono state in grado di coniugare tradizione ed innovazione, oggi riconosciute in tutto il mondo. Qualche esempio? La Mazzucchelli 1849, un’azienda che ha visto l’alba di ben tre secoli, nata come piccolo opificio per la produzione di pettini e bottoni, è oggi leader mondiale nella produzione di acetato di cellulosa (destinato primariamente al mercato dell’occhialeria). Per non parlare della Vibram, un’azienda nata negli anni ‘30 dalla passione per l’alpinismo del suo fondatore e dalla voglia di dare il proprio contributo, i cui prodotti oggi sono noti ovunque per le elevate prestazioni: non a caso nel 2007 le FiveFingers sono state annoverate dal Time come una delle migliori invenzioni dell’anno.

I comparti

Pochi settori sono metaforicamente e letteralmente colorati come quello della gomma-plastica e tanto è limitato il numero di comparti, quanto sono innumerevoli invece le possibili applicazioni degli articoli in gomma e materie plastiche. La provincia di Varese, tessuto economico tradizionalmente integrato, in cui le filiere produttive (ma anche distributive) si compenetrano e si completano, ne è un esempio calzante. Da una rilettura delle imprese associate all’Unione degli Industriali della Provincia di Varese, realizzato dal suo Ufficio Studi, emerge infatti che le aziende che producono articoli in gomma e materie plastiche, si rivolgono ai mercati più disparati che vanno dal packaging, ai macchinari, dall’automotive all’aerospazio, passando per la componentistica, il tessile e abbigliamento e l’occhialeria, fino al medicale e agli elettrodomestici.

Apertura internazionale

Guardando al commercio estero, l’industria degli articoli in gomma e materie plastiche genera annualmente sul territorio circa 900 milioni di euro di export, pari al 5% del totale di settore a livello nazionale, il che rende Varese la 4° provincia in Italia per valore delle esportazioni, dopo Milano, Bergamo e Torino. Inoltre, le importazioni annuali di articoli in gomma-plastica ammontano a circa 258 milioni di euro, per cui il territorio registra un saldo commerciale (pari ad export meno import) più che positivo (circa 616 milioni di euro). L’Unione Europea si conferma come piazza di sbocco primaria per il settore varesino ed i principali partner commerciali risultano essere Germania (128 milioni di euro), Francia (121 milioni), Spagna (69 milioni) e Polonia (44 milioni). Si chiude invece oltreoceano la top 5 dei mercati di export, con gli Stati Uniti destinatari annualmente di circa 41 milioni di euro di articoli varesini in gomma-plastica (dati Istat 2018). 

 

         

Leggi gli altri articoli:



Articolo precedente Articolo successivo
Edit