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L’arte del riciclo e del riuso in una mostra di ispirazione “calviniana”, nata a Varese e richiesta da Regione Lombardia per un’esposizione a Milano. Una sinergia a 360 gradi tra mondo artistico e ambiente capace di dare vita a opere che fanno riflettere, ancor prima di colpire per la loro bellezza

Quando economia e arte vanno a braccetto si genera un circolo virtuoso di bello e di buono. Succede, ad esempio, se un artista impegna il proprio estro e le personali capacità, donate dalla natura, per soccorrere proprio quest’ultima, assediata e sempre più compromessa dall’insipienza e dalla scarsa volontà degli uomini, che troppo poco e soprattutto male, se ne occupano. È esemplare in questo senso la mostra evento “Arte di... scarti. L’Arte del Riciclo. L’arte del Riuso” che si tiene allo Spazio IsolaSET di Palazzo Lombardia fino al 16 novembre, realizzata da 32 artisti di Contemporary Arte & Ambiente APS. Si tratta di un’associazione varesina, nata nel 2020, presente su Instagram e dotata di un proprio sito. Gli artisti di Contemporary, guidati dalla curatrice Fabrizia Buzio Negri, fondatrice e anima del sodalizio artistico e a sua volta protagonista dell’evento milanese, si sono impegnati da tempo nella realizzazione di opere d’arte con riutilizzi dichiarati di scarti. Dal vetro, alla carta, al legno, alle stoffe, ai rifiuti informatici o biologici, non è certo una novità che gli artisti cerchino in ogni tempo di esprimere la propria creatività con materiali abbandonati o scartati. Si pensi al nostro Burri, con i suoi sacchi bruciati, agli stracci di Boetti, agli specchi di Pistoletto, ma anche ai bottoni e alla passamaneria dell’outsider Enrico Baj. O a Duchamp o Man Ray e alle loro bizzarre creazioni.  

Certo è che la rassegna, nata in territorio varesino e presentata alla Sala Veratti lo scorso febbraio, è stata chiamata dalla Regione Lombardia, in questo autunno (arricchita di altre 15 presenze) anche nel capoluogo. In quanto esempio interessante e ben riuscito di sinergia tra arte e ambiente. La forza del compatto gruppo di artisti, presenti da anni in campo internazionale, sta anche nell’ormai rodato approccio alla volontà di coniugare creatività e rispetto della natura. Che è fondamentale pensiero, in un mondo in grande patimento. Dove la somma di superficialità, trascuratezza e invadenza di veleni e rifiuti nell’ambiente, ha prodotto inquietanti numeri di vera emergenza. Molti i materiali usati per la rassegna, carta e legno, plastica o metallo e diverse le tecniche, siano pittura, scultura, disegno, collage o altro, ma unico è stato l’intento di questi 32 artisti di arrivare al problema, nel rispetto del pianeta e delle materie stesse recuperate e trasformate per suscitare un’idea e offrire una soluzione accanto all’emozione. Per questo non ve li raccontiamo uno per uno, bisogna cercarli e incontrarli davanti a quell’unico progetto, in cui ciascuno esprime il proprio sentire e le proprie attitudini creative.

La mostra milanese si propone, nelle intenzioni di chi l’ha ideata e ne è anche interprete, di inseguire “quella visionarietà profetica e preveggente dei letterati e degli artisti autentici” che fu propria del grande Italo Calvino. “Più che mai oggi – scrive in catalogo la curatrice Buzio Negri – sembra di camminare tra le descrizioni che lo scrittore fa raccontare da Marco Polo all’imperatore dei Tartari Kublai Khan ne ‘Le città invisibili’, opera del 1972 fluttuante tra il fantastico e l’allegorico. Leonia è città simbolo di un mondo in preda a un delirio consumistico che riporta alla situazione di molte metropoli moderne. In un costante sperpero di denaro e di energie è come se la città di Calvino si fosse estesa a livello globale in dinamiche e memorie evidenti un po’ ovunque: in ogni città gli scarti scivolano verso altri territori, caratterizzando negativamente la società in cui viviamo, molto vicina nell’atteggiamento alla Leonia calviniana. Il rischio ipotizzato nel racconto di Calvino, di rimanere sommersi da una gigantesca valanga di spazzatura, da surreale è diventato una realtà”. 

L’Associazione si presenta a Milano anche con una grande installazione site specific, “L’Albero delle plastiche”, che è elemento centrale dell’evento milanese. Dove ogni artista, autore di un piatto appeso all’albero, ha dato il personale, fantasioso apporto per ricordare quelle decine di tonnellate di plastica che ogni anno vengono riversate nel mare Nostrum. E non solo. La sfida di fronte a un tale disastro mondiale, ricorda la curatrice, è solo all’inizio “ma l’innovazione si muove già: l’economia circolare esiste per dare nuova vita a quanto si avanza o si scarta. Gli scarti diventano così materia prima/seconda per potenziali nuovi utilizzi, per nuovi mercati e nuove soluzioni operative. Prodotti innovativi, progetti e processi stanno provando a scalare una nuova cultura imprenditoriale, a misura di uomo e di ambiente”. 
“Credo che avere la Terra e non rovinarla sia la più bella forma d’arte che si possa desiderare”, la frase, presa in prestito da Andy Warhol, è di incoraggiamento per l’agguerrita compagine artistica di Contemporary Arte & Ambiente.

Gli artisti in mostra

3Re Trezza/Regidore, Angelo Ariti, Ilaria Battiston, Lorella Bottegal, Fabrizia Buzio Negri, Pierangela Cattini Franca Cerri, Maria Enrica Ciceri, Gladys Colmenares, Marina Comerio, Laura Fasano, Flora Fumei, Francesca Genghini, Martina Goetze Vinci, GuerraepaolO, Antonella Lelli, Franco Mancuso, Raffaella Merlo, Sonia Naccache, Carlo Pezzana, Elisabetta Pieroni, Idillio Pozzi, Elio Rimoldi, Elena Rizzardi, Daniela Rombo Massimo Sesia, Donatella Stoltz, Roberto Villa, Annamaria Vitale, Flor Voicu, Francesca Zichi.

ARTE DI... SCARTI. L’Arte del Riciclo. L’Arte del Riuso 

Spazio IsolaSET
Palazzo Lombardia, via Galvani 27, Milano
Dal 19 ottobre al 16 novembre 2022
Dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 18.30
Ingresso libero 
Per informazioni: 3355443223
www.contemporaryarteambiente.com

Alcune delle opere in mostra:



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