È il social media più in voga del momento e si sta trasformando anche in uno strumento di marketing territoriale potentissimo. Anche per il Varesotto dove la community degli Igers è ormai alla soglia dei 4mila follower

Il tramonto sul lago e la storica Villa Andrea, l’armonia silenziosa di un bosco del Luinese e il racconto “in diretta” di un evento tecnologico di richiamo internazionale. È Varese (e la provincia) vista sul social più in voga del momento, Instagram. Uno spazio che sfugge alle polemiche e agli scontri di altri social e fa della potenza dell’immagine il centro del discorso e riunisce intorno all’idea di bellezza. È un messaggio potente anche per la valorizzazione dei territori, tanto che Instagram - il social dello scatto in diretta - è diventato ormai parte della strategia comunicativa di aziende ma anche di enti di promozione e di soggetti chiamati a “fare sistema”.

La platea degli utenti del resto è in continua ascesa: su Instagram, nato nel 2010, ci sono oggi 500 milioni di account attivi in tutto il mondo, 19 quelli presenti in Italia. Persone fisiche ma sempre più spesso, appunto, anche aziende e organizzazioni, enti privati e pubblici, reti sociali. Cinque anni fa, alla domanda sugli strumenti social utilizzati, i titolari di negozi o imprese rispondevano quasi sempre citando la sola pagina Facebook (in pochissimi casi associata a un profilo Twitter), oggi invece l’accoppiata Facebook-Instagram è ormai quasi scontata.
La dimensione locale e territoriale di Instagram è molto forte e in parte ruota intorno alla rete degli Igers, “fotografi istantanei” che partecipano a comunità che potremmo dire orizzontali, basate su un’appartenenza comune a un territorio più che sull’interesse per un tema. “Igers nasce nel 2010 da Philippe Gonzales, un ragazzo spagnolo che si è accorto che non esistevano guidelines per Instagram: ha creato un blog e poi il profilo Igers, da subito valorizzando anche la sua città”, spiega Sara De Luigi, una delle curatrici del profilo IgersVarese, che ha 3889 follower. 

Su Instagram, nato nel 2010, ci sono oggi 500 milioni di account attivi in tutto il mondo, 19 quelli presenti in Italia. Persone fisiche ma sempre più spesso anche aziende e organizzazioni, enti privati e pubblici, reti sociali

Le comunità Igers sono molto partecipate e seguite: il profilo @igersmilano supera i 50mila follower, l’omologo di Roma ne ha 80mila, IgersItalia raccoglie 211mila account: persone che seguono il flusso di immagini ma che contribuiscono anche, producendo contenuti.
“L’obiettivo è valorizzare il territorio attraverso gli scatti degli utenti, con una attività sia online che offline” continua De Luigi. Online attraverso i repost (condivisione di contenuti di altri instagramers) e con l’uso degli hashtag, chiavi di ricerca che consentono di organizzare e aggregare i vari post e le foto.

“Mentre offline organizziamo gli eventi Instameet, dando la possibilità a chi ha un profilo Instagram di scoprire beni o siti culturali sul territorio”. Anche in questo caso si utilizzano gli hashtag (le “parole d’ordine” a cui si antepone il simbolo #) e si interagisce con altri profili, in particolare con quelli delle organizzazioni che aprono le porte dei loro beni. Un esempio? Tra i casi più recenti in provincia di Varese c’è il legame con il Fai, il Fondo Ambiente Italiano che ha tre beni visitabili di grande richiamo, vale a dire Villa Della Porta Bozzolo, Villa Panza con la sua collezione artistica e il Monastero di Torba. Gli “Instameet” attraggono gli instagrammers locali, ma diventano occasione anche per portare sui territori altre persone e allargare la platea: “Un buon 80% di partecipanti di solito viene dalla provincia - spiega ancora Sara De Luigi - ma ad esempio la visita a Villa Panza, che è molto conosciuta, ha attratto anche molti milanesi: nell’ultima visita, per la mostra di Barry X Ball, abbiamo raccolto 70 iscritti”. IgersVarese collabora anche con altri soggetti digitali del territorio: VareseNews e il festival Glocal, la comunità TedX Varese, neverwasradio, oltre che con la Camera di Commercio Industria e Artigianato. Ente che a sua volta ha creato percorsi di promozione turistica digitale, anche attraverso l’hashtag #doyoulake, che si è imposto accanto al più “storico” #vareselandoftourism.

Tra i casi recenti più interessanti di marketing territoriale passato attraverso Instagram c’è quello di Filippa Lagerbäck: oltre che conduttrice televisiva, l’ex modella svedese è anche una instagrammer seguitissima, con oltre mezzo milione di follower e frequenti post che ritraggono il territorio di Varese, dove risiede. Il suo matrimonio con Daniele Bossari a Villa Andrea, nel complesso delle Ville Ponti sul colle di Biumo, si è trasformato in un evento social, con i giornali che facevano a gara a inseguire le immagini pubblicate dagli invitati e dagli amici. Prima ancora del passaggio televisivo a fine settembre, l’eco social dell’evento ha fatto conoscere a un largo pubblico la villa varesina e la città. La stessa Lagerbäck ha poi dato una vetrina particolare a Villa Andrea, dedicando uno scatto Instagram: “Non una villa qualsiasi”, il messaggio che accompagnava la foto, che ha raccolto quasi 8mila “cuoricini”, cioè apprezzamenti dei suoi follower. 



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