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Come ci siamo trasformati con la pandemia e come possiamo affrontare il futuro? Come possono farlo, in particolare, le nuove generazioni? In un mondo in profondo cambiamento, qual è il ruolo dell’impresa? Sono le domande che si è posto il Gruppo Giovani Imprenditori di Univa all’interno della propria Assemblea e nel progetto Pop Up Your Mind, portato avanti insieme a Varesefocus

Quale sarà l’impresa di domani? Quali saranno gli scenari che la vedranno protagonista nel mondo post Covid? A porsi queste domande, durante l’annuale assemblea del Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese, tenutasi a dicembre in streaming, è stata la stessa Presidente del Movimento, Giorgia Munari. In un momento storico in cui è legittimo concentrarsi su un presente impegnativo, i giovani industriali varesini hanno deciso, fin dall’inizio della pandemia, di focalizzarsi sul futuro e sul proprio ruolo nel costruirlo.

A spiegarlo è proprio la Presidente nel suo discorso: “In questi mesi, le preoccupazioni sanitarie si sono intrecciate con quelle economiche e sociali dando vita a sentimenti personali e collettivi caratterizzati da un comune denominatore: l’incertezza. Di un sentimento si è parlato poco: l’orgoglio di un settore, quello industriale e dei servizi ad esso legati, sul quale si è basata e si basa, la resilienza del Paese, della sua economia e dell’intera collettività. L’orgoglio di essere imprenditori e imprenditrici, di essere parte del Sistema Confindustria, ma anche di un territorio che sta tenendo duro di fronte ad una pandemia che lo ha messo così a dura prova”. Ed è l’orgoglio che, secondo Munari, deve motivare gli imprenditori ad affrontare il futuro, assumendosi la responsabilità di un nuovo ruolo in azienda e nel territorio: “Ecco il nostro compito di giovani imprenditori: rimettere in discussione il sistema delle imprese, non per rottamare o rivoluzionare, concetti di per sé distruttivi, ma per riorientare i valori che muovono le aziende. Sentiamo il bisogno di dar vita ad un nuovo umanesimo che sia allo stesso tempo manifatturiero e digitale. Per riuscirci dobbiamo dar vita anche ad un nuovo spirito”.

Quale sarà, dunque, l’impresa del domani? “La risposta più costruttiva e onesta che possiamo dare — chiosa Munari — è: l’impresa che siamo pronti a costruire insieme”. Ma come? Con un orientamento chiaro, una rotta. “Sono tre i punti fermi su cui lavorare, come più volte ribadito dal Presidente dell’Unione Industriali varesina, Roberto Grassi: l’innovazione, per traghettare il Paese nelle trasformazioni digitali; l’internazionalizzazione, per riposizionare il made in Italy in un mondo che sta cambiando i propri equilibri e la sostenibilità per dar vita da parte di personaggi di vari ambiti che ha l’obiettivo di offrire spunti di riflessione per cambiare in meglio. Non pillole di competenze, ma visioni.

“Ci siamo chiesti: mentre osserviamo come stiamo cambiando, come possiamo affrontare il futuro?” spiega Vanessa Barea, Vicepresidente del Gruppo. Questa la domanda rivolta ai diversi personaggi coinvolti, il compito di mettere in luce il rapporto di un giovane con i più giovani, tema molto caro al Gruppo presieduto da Giorgia Munari, attivo anche quest’anno a distanza in numerose iniziative formative e di orientamento rivolte ai ragazzi delle superiori: “Avete mai riflettuto sul valore di un semplice ‘Come stai?’” ha chiesto lo sportivo nel suo intervento, ponendo l’attenzione sul tema della responsabilità, del vero interessamento verso il prossimo e sul valore della comunicazione al tempo della pandemia. Anche Marta Zighetti, psicologa e psicoterapeuta varesina, si è concentrata su come sono cambiate le relazioni tra le persone, incoraggiando gli imprenditori a porre attenzione al tema della comunicazione in azienda. A Massimo Folador, Docente di Business Ethics alla Business School della LIUC–Università Cattaneo e protagonista anche all’interno dell’Assemblea dei Giovani Imprenditori, il compito di affrontare il tema chiave della sostenibilità.

“Gli imprenditori — ha sottolineato — dovranno sempre più chiedersi se vogliono creare un’azienda o un’azienda-impresa che generi valore economico, sociale e ambientale”. Un tema su cui tutto il sistema imprenditoriale dovrà interrogarsi e che la stessa Munari ha ricordato nel suo discorso, chiarendo: “La sostenibilità non inizia oggi, non è per l’impresa italiana una novità. Possono esserci nuove declinazioni ma una buona fetta del nostro sistema è già portatrice di sostenibilità. Serve una sostenibilità ambientale e sociale. Ma dobbiamo rivendicare con forza il fatto che non esiste nessun concetto di sostenibilità d’impresa senza una sua sostenibilità economica”. Tutte le interviste sono disponibili sulla playlist “Pop Up Your Mind” sul canale youtube dell'Unione degli Industriali.  

 



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