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Tessuti, indumenti e calzature sono sempre più un concentrato di innovazione e nuovi materiali. A testarli per la sicurezza del mercato di tutto il mondo è il Centrocot di Busto Arsizio. Che ha anche un’altra missione: formare le nuove leve del settore con corsi post-diploma e post-laurea

Quanta pioggia puo abbattersi su un postino prima che la sua divisa cominci ad essere cosi impregnata da far passare l’acqua sui suoi indumenti? A quale distanza si vedono le bande retroriflettenti di notte e con la nebbia? E ancora: possono mamma e papa essere certi di aver acquistato un capo di abbigliamento “sicuro” per il loro bambino? Sono solo alcune delle domande a cui Centrocot (Centro Tessile Cotoniero e Abbigliamento) di Busto Arsizio da risposta: una struttura che e un insieme di laboratori di prova e ricerca, aule e uffici di certificazione, ma soprattutto di persone impegnate a verificare materiali e prodotti finiti (tessili o in pelle). Obiettivo? Farsi garante del rispetto di standard di qualita e sicurezza per i prodotti immessi sul mercato, aiutare le imprese a fare innovazione, contribuire alla ricerca e sviluppo soprattutto nel campo della eco sostenibilita e dell’economia circolare e, non da ultimo, formare personale per il comparto tessile.  

Un po' di storia

Centrocot  nasce nel 1987 per volonta degli imprenditori e degli Enti pubblici del Territorio. Ad oggi le quote di maggioranza fanno capo a Fondazione Industrie Cotone e Lino, Unione degli Industriali della Provincia di Varese e Federazione Tessile Moda (Sistema Moda Italia), ma nella compagine societaria ci sono anche associazioni delle piccole e medie imprese e degli artigiani, Enti pubblici, istituti di credito e sigle sindacali. I numeri parlano di un giro d’affari di oltre 9 milioni di euro all’anno, piu di 3mila clienti nel mondo e 104 dipendenti. La crescita del Centro la si vede visitando i laboratori. A breve saranno ultimati i lavori per quelli nuovi dedicati specificamente alle calzature. Anche se non e un caso che la sede sia proprio a Busto Arsizio, capitale del tessile targato Varese, sarebbe riduttivo pensare alla presenza di questo polo solo come supporto allo sviluppo dell’impresa a livello locale. Da qui infatti passano prodotti in arrivo da ogni parte del mondo per essere testati e certificati: dalle tute e guanti per moto GP e Formula 1, agli indumenti monouso del mercato cinese, ma anche tessuti tecnici e capi destinati alla protezione individuale, come le divise dei Vigili del Fuoco o ancora qualsiasi oggetto contenente fibra. Tessuti e capi confezionati vengono sottoposti, a seconda dei casi, a controlli di ogni tipo che vanno dalla resistenza all’acqua e al fuoco, fino all’attacco da parte di batteri, colate di metallo fuso, estrusioni sull’asfalto ad alta velocita; si testa ogni tipo di resistenza, chimica, fisica e meccanica e si verificano proprieta, dalla schermatura elettromagnetica, al fattore di protezione ai raggi ultravioletti e rischi biologici. Si fa anche ricerca e formazione, si lavora sulle nuove frontiere dell’economia circolare e della eco sostenibilita, con progetti che guardano al futuro e all’innovazione.

Capi confezionati vengono sottoposti, a seconda dei casi, a controlli di ogni tipo che vanno dalla resistenza all’acqua e al fuoco, fino all’attacco da parte di batteri, colate di metallo fuso, estrusioni sull’asfalto ad alta velocità

Testare, certificare innovare e formare

“Il nostro obiettivo – spiega Mario Montonati, Presidente di Centrocot – e quello di supportare le imprese del settore Tessile-Abbigliamento-Moda e dei tessili tecnici nello sviluppo di prodotti e processi, nel loro controllo e nella loro certificazione”. Testare, certificare, innovare e formare sono i quattro verbi che piu ricorrono nella visita al Centro che ha sede in piazza Sant’Anna a Busto Arsizio. I test di laboratorio a listino sono 1.870, di questi 542 sono accreditati Accredia (Ente Italiano di Accreditamento). Si tratta di test di tipo chimico, ecologico, biologico fisico e meccanico, di sicurezza e protezione. I test, in alcuni casi, servono a portare alla marcatura secondo standard Europei. “Ci occupiamo di tutto cio che ha a che fare con la misura delle prestazioni dei prodotti e dei processi – spiega il Direttore Generale, Grazia Cerini, alla guida del centro dal 1998 – lo facciamo con strumentazioni all’avanguardia in cui investiamo ogni anno e con personale tecnico specializzato”. Si tratta di test che le imprese difficilmente possono compiere nelle proprie sedi, per la complessita e il costo dei macchinari da utilizzare. “Come Centro – spiega ancora Cerini – siamo l’Ente italiano che rilascia le certificazioni Oeko TexR, che assicurano prodotti e processi sicuri per l’uomo e per l’ambiente, tracciabili lungo tutta la filiera, aderiamo a RoadMaptoZero di Zdhc, che ha l’obiettivo di guidare il cambiamento a livello industriale nella gestione responsabile delle sostanze chimiche. In tutti questi casi Centrocot e punto di riferimento per le imprese che intendono andare in questa direzione”. Attraverso l’area Ricerca e Innovazione Multisettoriale, Centrocot supporta le imprese nel loro processo di innovazione, sviluppo tecnologico e gestionale, migliorando la loro competitivita e trasformando le loro idee in prodotti. E non da ultimo c’e il ramo della formazione rivolta ad aziende, operatori pubblici e privati e giovani diplomati e laureati. “Abbiamo corsi per gli apprendisti delle imprese del settore – spiega ancora Cerini – ma anche corsi post-diploma e post-laurea con percorsi specifici che guardano alle innovazioni collegate al digitale, alla sostenibilita e all’economia circolare. Per i giovani che sono alla ricerca di una occupazione in un settore che e in continua innovazione, un dato significativo: il 70% deigli studenti che hanno portato a temine il percosso formativo ha trovato occupazione in aziende del territorio.



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