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Non c’è bisogno di drammatizzare la pandemia per raccontarne l’impatto che sta avendo sulle nostre vite. Partendo da una tale certezza con questo nuovo numero di Varesefocus ci siamo dati un obiettivo: proporre una chiave di lettura su come il deflagrare di Covid-19 sul nostro pianeta, nei nostri Paesi e nelle nostre città stia trasformando più di un aspetto della società. Ovviamente, visto il Dna della nostra rivista, partiamo dalle imprese e dal mondo dell’economia. Ma sfogliando, e speriamo leggendo con attenzione, tutta l’edizione, proponiamo al nostro lettore un percorso, un quadro d’insieme che parte dal sistema sanitario, con la sua capacità di reazione presente e futura alla minaccia dei virus, per arrivare fino all’arte e ai nuovi modi che abbiano di fruirne le bellezze, alla ricerca di un nuovo Rinascimento, cosi come avvenuto gIà in passato in altre fasi storiche caratterizzate dalla forza devastatrice delle epidemie. Una devastazione che è anche ricostruzione di nuove quotidianità.

Pensiamo al modo di vivere il tempo libero nelle nostre case, all’approccio che abbiamo nei confronti dei nostri (per fortuna numerosissimi sul territorio) gesti di carità e solidarietà, alle nuove forme di allenamento domestico e di sport tra le quattro mura delle nostre stanze. Ma alzando lo sguardo verso scenari più ampi è evidente come si stia formando nel Paese una nuova coscienza collettiva, di come le relazioni internazionali – peraltro in forte fibrillazione già prima del propagarsi del Coronavirus – stiano mettendo in discussione gli equilibri di una globalizzazione da tempo al tramonto, almeno per come l’abbiamo conosciuta negli ultimi anni.

E poi ancora: cosa serve all’Unione Europea per salvarsi dallo tsunami che, anche per colpa degli Stati che la compongono, rischia di travolgerla se non riuscirà a impostare una reale politica comune di rinascita post-Coronavirus? Come la scienza si è posta di fronte ad un evento senza precedenti nella nostra storia recente? Come si evolverà la didattica nelle scuole? Come si sta riorganizzando il sistema universitario? Tanta carne al fuoco. Moltissime le domande a cui cerchiamo di dare non risposte definitive, ma almeno una chiave di lettura autorevole attraverso interviste a professori universitari, medici, esperti, ricercatori, giornalisti, esponenti del mondo della cultura, sociologi e, ovviamente, imprenditori. Ma c’è un quesito su tutti che rimane nell’aria: usciremo veramente diversi da tutto questo? Le trasformazioni e i piccoli e grandi cambiamenti che stiamo vivendo e che raccontiamo in queste pagine porteranno a nuove quotidianità definitive, nuovi stabili equilibri? Oppure tutto svanirà non appena Covid-19 diventerà (questa vola si) una malattia come le altre, grazie alla scoperta di una cura o alla predisposizione di un vaccino? La realtà è che si sentono in giro troppe opinioni spacciate per certezze. Nessuno lo sa. Nessuno può essere granitico nell’affermare che nascerà un nuovo mondo, cosi come avvenuto dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale o dopo il crollo del Muro di Berlino. Molto dipenderà da quanto l’emergenza sanitaria durerà e per quanto tempo dovremo convivere con un virus senza vaccino.

L’unica certezza che ci sentiamo di spendere è quella che propone, nella sua intervista, il Rettore della LIUC – Università Cattaneo, Federico Visconti: “Per risollevarci abbiamo bisogno di visioni alte, moderne e forti e con esse una notevole capacità di esecuzione”. Per sfuggire alla mediocrità ritorniamo alla valorizzazione delle competenze, dunque. Un patrimonio che al territorio varesino non manca e il cui scrigno più prezioso è rappresentato dalle sue due università. Ripartiamo da qui. Per cambiare in meglio. Ci sarebbe piaciuto anche scrivere un articolo su come, di fronte a questa emergenza, anche la politica abbia saputo trasformare i propri rituali, la propria capacità di fare sistema e di riempire di contenuti il richiamo all’unità nazionale che da più parti del Paese si levava. Ma, niente. La cronaca non ci ha fornito il materiale per farlo. Speriamo di riuscirci nel prossimo numero.

 

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