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La Pedemontana dà i numeri

Tutte le cifre di un’opera che ambisce ad essere molto di più di una semplice autostrada. Quasi 160 chilometri di arterie che faranno risparmiare qualcosa come 45 milioni di ore di percorrenza all’anno, con un beneficio economico valutato intorno a 700 milioni di euro.

Per chi la sta progettando non è semplicemente un’autostrada. È qualcosa di più. Per dirla come Fabio Terragni, presidente di Autostrada Pedemontana Lombarda Spa, si tratta "di una straordinaria occasione per ricostruire paesaggio, ambiente, territorio”. Senza, ovviamente, venir meno alla missione principale: collegare da Est a Ovest sei province: Bergamo, Lecco, Monza e Brianza, Milano, Como e Varese. A partire dalla A4, all’altezza di Capriate san Gervaso, fino alla A8, a Busto Arsizio. In tutto 157 chilometri che correranno attraverso un territorio abitato da 4 milioni di persone e dove operano 300 mila imprese. In pratica il 25% del totale delle attività imprenditoriali lombarde, creatore del 10% del prodotto interno lordo nazionale.
Dati e cifre che descrivono un progetto dietro la cui fredda contabilità si nasconde anche una filosofia, diventata metodo di lavoro.
Quello, spiega Terragni, di dar vita a "un’opera condivisa con le popolazioni e i territori, all’avanguardia, rispettosa dell’ambiente e del paesaggio, bella e sicura”. Tutto misurabile. Attraverso i numeri.

CI SARÀ, MA NON LA VEDREMO

I 157 chilometri della Pedemontana si dividono in 87 chilometri di autostrada e 70 chilometri di nuove arterie provinciali e comunali. Gli 87 chilometri di autostrada, a loro volta, saranno per 19 a tre corsie e per 68 a due corsie per senso di marcia. A rendere l’opera diversa da tutte le altre, e per questo avveniristica, è il come attraverserà il territorio. Il tracciato, infatti, sarà per il 39% in trincea aperta (come in una conca tra i sei e i nove metri al di sotto del suolo), per il 19% in galleria artificiale (una trincea questa volta chiusa, non a cielo aperto), per il 22% in galleria naturale (i classici trafori), per il 4% su ponti e viadotti, solo per il 19% a raso, a livello del terreno. Ques’ultima sarà l’unica parte, per così dire, percepibile, con un impatto visivo, dunque, ridotto ai minimi termini. Prevista anche una pista ciclabile di 90 km.
RISPARMIO DI TEMPO E DENARO

Si calcola che una volta realizzata la Pedemontana sarà percorsa quotidianamente da 200 mila veicoli. Mezzi che risparmieranno tempo, e quindi denaro. Le ore risparmiate all’anno vengono calcolate in 45 milioni, per un valore economico, sempre annuale, pari a 700 milioni. Solo per il tratto che andrà da Bergamo a Malpensa, nel 2015 a opera ultimata, il tempo di percorrenza sarà di 60 minuti, contro gli 88 che ci vorranno senza la realizzazione della Pedemontana. Guadagni economici, ma anche ambientali. Si calcola, infatti, che i tempi più veloci di percorrenza porteranno a una diminuzione delle emissioni inquinanti pari a 382 mila chilogrammi all’anno, con un minor consumo di carburante di 35 milioni di litri. Il tutto per un valore economico, relativo al solo guadagno sui combustibili non consumati, pari a 45 milioni di euro.
QUANTO COSTERÀ

Il tracciato, che toccherà in tutto 78 comuni lombardi, costerà 4,115 miliardi di euro. Di questi 3,484 miliardi saranno spesi per la realizzazione delle opere, mentre 631 milioni serviranno agli oneri accessori. Per quanto riguarda, invece, il finanziamento: 514 milioni sono il capitale sociale della società realizzatrice; 1,245 miliardi di euro è l’ammontare del contributo pubblico, già stanziato nell’ultima legge finanziaria; 2,356 miliardi di euro saranno, invece, a debito. Il tutto per un’opera che si estenderà sul territorio per 2 mila chilometri quadrati.
LA TABELLA DI MARCIA SERRATA

Nel 2007 ci sono stati i bandi di gara per il contraente generale e di progettazione definitiva. Il 2008 sarà l’anno dello sviluppo dei progetti definitivi. Nel 2009 è prevista l’approvazione dei progetti definitivi e l’avvio delle opere propedeutiche. Nel 2010 partiranno i primi lavori sui cantieri per la realizzazione della Tangenziale che collegherà Como a Varese e la prima tratta della Pedemontana, la cosiddetta tratta A, che andrà da Cassano Magnano a Lomazzo, in pratica dall’Autostrada 8 (Milano-Varese) all’Autostrada 9 (Milano-Como). Nel 2011 ruspe e gru entreranno in azione sugli altri lotti autostradali che collegheranno l’Autostrada 9 all’Autostrada 4 (Milano-Bergamo). Nel 2013 verranno aperte al traffico le prime opere tra le quali la Tangenziale di Como. Infine il taglio del nastro sull’intera opera previsto per il 2015.

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