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Tutto nuovo il Liceo Legnani a Saronno

Una struttura tecnologicamente avanzata, interamente cablata, con laboratori linguistici, di scienze, di fisica, di informatica, realizzato grazie alla collaborazione tra Comune e Provincia.

Trentanove anni fa veniva inaugurata la prima quarta ginnasio del liceo statale Stefano Maria Legnani di Saronno, una scuola dedicata al grande pittore manierista nato il 16 aprile del 1661 e che ha lasciato la sua meravigliosa arte negli affreschi della Beata Vergine dei Miracoli a Saronno. La decana degli insegnanti del Legnani, Elvira Di Perna, racconta che da 38 anni insegna greco e latino in questo liceo e ricorda, quasi con nostalgia, tutte le sedi itineranti cambiate negli anni e anche quando le aule del Classico erano sistemate negli scantinati della vecchia scuola Ignoto Militi, in locali così bui e umidi che l’80% dei suoi ragazzi portavano gli occhiali e soffrivano di reumatismi. Altri tempi, sicuramente, e nel mese di aprile del 2007, quasi una coincidenza con la nascita del Legnanino, è stato ufficialmente inaugurato il nuovo liceo, atteso da quel lontano 1969. Il nuovo complesso architettonico è stato rifatto mantenendo una parte dell’ex scuola Vittorino da Feltre, mentre il vecchio edificio del Liceo, che era stato ricavato utilizzando la struttura di una filanda, è stato totalmente abbattuto e ora il complesso scolastico è costituito da un corpo centrale con funzione baricentrica e da due corpi periferici, armoniosamente inseriti. 35 classi spaziose ospiteranno 910 studenti, ci sono laboratori per 650 mq. oltre a sale collettive e a spazi per tutti i servizi complementari. La superficie netta dell’intero complesso risulta essere di oltre 6.500 mq. Caratteristico è il padiglione centrale con un tiburio con copertura a piramide a base ottagonale che sarà utilizzato come biblioteca dell’istituto e che richiama il tiburio ottagonale, rivisitato, progettato dall’Amadeo per il Santuario della Beata Vergine dei Miracoli. La grande palestra, luminosa e funzionale, è stata “ il teatro” dell’inaugurazione avvenuta alla presenza del presidente della Provincia Marco Reguzzoni, dell’assessore scolastico provinciale Gabriella Giacon e del Sindaco Pierluigi Gilli che ha raccontato che il suo desiderio più grande era quello di dare “ una casa” definitiva al Liceo Legnani, che è stata anche la sua
scuola. Un lavoro sinergico tra Provincia e Comune ha consentito di risparmiare molti quattrini per merito del fatto che sono stati impiegati come progettisti i tecnici sia della Provincia sia del Comune, consentendo anche di non esternalizzare la direzione dei lavori. La parte del piano rialzato presenta una leggera pendenza, affrontabile da persone disabili e sotto il profilo strategico la concentrazione delle strutture in un unico ambiente crea le premesse per apporti sinergici tra le diverse funzioni e si potrà adeguare con maggior facilità alle eventuali trasformazioni o modifiche che nel tempo dovessero rendersi necessarie. Il costo complessivo di quest’opera è stato di euro 6.197.000,00 suddivisi in parti uguali tra Comune e Provincia di Varese. Il giorno dell’apertura ufficiosa del Legnani, avvenuta in marzo, il Preside Giuseppe Fantoni ha inviato questo messaggio a tutti gli studenti. ”Siccome vi reputo intelligenti e di voi ho stima, vi dico che sogno: studenti che sentano propria la loro scuola, che la rispettino. Studenti che tengano pulita la loro scuola e l’ambiente circostante. Studenti che usino le suppellettili (sostanzialmente tutte nuove) fornite dalla Provincia senza rovinarle, senza inciderle, come penso avvenga con la scrivania di casa. Studenti che non imbrattino vigliaccamente i muri sapendo di poterla fare franca. Studenti che, quando qualcosa non è andato per il verso giusto, cerchino civilmente di confrontarsi (e non di “ vendicarsi” ciecamente contro…). Studenti che nutrano la passione per il sapere e la conoscenza, e lottino per sconfiggere la noia sapendo che è pericolosa. Studenti che credano nei loro compagni, nei loro insegnanti e forse anche studenti che aiutino i loro insegnanti…studenti che puntino in alto, senza superbia ma con caparbietà. E’ possibile pensarvi così? Sì, è possibile”.

La parola al Preside Giuseppe Fantoni

In che cosa si distingue il nuovo fabbricato?
“Gli elementi qualificanti del nuovo fabbricato possono essere così sintetizzati: da un lato la sicurezza della struttura, dall’altro la presenza di spazi didattici più ampi e di ambienti specialistici. Nella nuova sede disponiamo di due laboratori linguistici, di un laboratorio di scienze, uno di fisica e uno d’informatica (quest’ultimo in via di allestimento) e un’ampia e ben attrezzata palestra. Da osservare che l’ala nuova è interamente cablata, per cui ogni ambiente dispone di connessione telematica”
Il liceo classico si è arricchito di due nuovi licei, il linguistico e il socio-pedagogico. Questo ha comportato problemi logistici nella nuova struttura?
“L’assetto del Legnani è quello di oggi ormai da undici anni. Sono undici anni, infatti, che sono proposti tre indirizzi di studio. Questa situazione in sé non ha riflessi sull’utilizzo della nuova struttura, salvo il fatto che essa non possa contenere tutti i suoi studenti”
Le sue sensazioni?
“Sono ottimista, come lo sono stato in questi difficili anni di transizione, anni assai formativi sotto molti punti di vista. Anni nei quali abbiamo spesso dovuto rivedere l’organizzazione, senza peraltro mai perdere di vista la dimensione più importante del nostro lavoro, ovvero il rapporto educativo. Ora, in un contesto idoneo, la nostra professione può esplicarsi al meglio”.
Una voce anche ai rappresentati del Consiglio di Istituto: Eddi, Lorenzo, Jacopo e Stefania.
“Siamo approdati nella nuova sede dove però non ci sono classi per tutti. Attualmente il Socio-pedagogico ha una sede inadatta nella scuola Ignoto Militi e questa nostra felicità è in parte offuscata da questo pensiero. La garanzia che deriva da una struttura stabile, rappresenta per noi uno stimolo per cercare di realizzare tutti i progetti che speriamo, da sempre, di mettere in atto”.

05/11/2007

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