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Non solo stage

L'estate è passata in modo proficuo per molti studenti che hanno deciso di partecipare a uno stage in azienda, portandosi a casa un'esperienza di valore e una porta socchiusa nel mondo del lavoro.

Oltreoceano un requisito essenziale per poter entrare nel mondo del lavoro è quello di aver effettuato uno stage, tanto che i manager statunitensi sostengono con entusiasmo l'idea dell'internship, ovvero del programma che consente di iniziare un lavoro con uno stage.
Analogo atteggiamento si osserva in più occasioni anche da noi. Come mai tanta enfasi sullo stage?
Tutti i sistemi di formazione europei ne riconoscono la validità e, anche in Italia, sono ormai parte integrante del percorso di studi (scolastico e universitario). Di norma, quando sono organizzati dalle scuole, si svolgono durante i periodi liberi da impegni di studio e molti ragazzi ne riconoscono l'utilità per orientarsi e farsi un'idea più precisa del lavoro, delle proprie capacità o più semplicemente perché sono curiosi di testare sul campo attitudini ed interessi.
Ne abbiamo parlato con alcune aziende e studenti per sapere cosa ne pensano ed abbiamo scoperto che sono molti i ragazzi in provincia di Varese che hanno dedicato parte della vacanze scolastiche ad uno stage, che per alcuni di loro è proseguito con un contratto di lavoro.
Un'azienda del territorio che ospita abitualmente studenti per due o tre settimane nei mesi estivi è la Bticino: "In alcuni casi - afferma Lucio Tubaro, Responsabile Pianificazione Risorse Umane e Sviluppo Organizzativo - questi stage vengono prorogati fino a raggiungere una durata di sei o sette settimane quando c'è interesse da parte dello studente e dell'istituto." Gli studenti provengono principalmente da istituti tecnici e professionali di Varese, scuole con le quali si è ormai consolidato nel tempo un buon rapporto di collaborazione. In Bticino vengono normalmente accolti studenti del terzo o quarto anno in base alle specializzazioni: i periti industriali con specializzazione plastica, ad esempio, vengono indirizzati al reparto di stampaggio, chi si sta specializzando in chimica va nel laboratorio materiali e chi studia meccanica è accolto presso l'unità tecnologica di lavorazioni meccaniche o nell'officina stampi.
Sono molto apprezzati anche gli studenti delle scuole superiori e delle università ad indirizzo tecnologico che sono accolti in stage presso la Cobra Automotive Technologies di Varese. "Lo stage - assicura Sergio Capelli, HR Professional della Divisione Risorse Umane - è complementare al percorso scolastico per la formazione professionale dei giovani. Abbiamo avviato collaborazioni sia con Istituti Superiori della provincia di Varese, sia con le Università del territorio lombardo. Con ITIS e IPSIA l'azienda si è impegnata ad accogliere gli studenti durante l'anno scolastico e, grazie al prezioso supporto dei referenti per l'orientamento scolastico, quest'estate abbiamo selezionato alcuni neodiplomati motivati ad inserirsi in un ambiente lavorativo. A breve partiranno quattro progetti formativi per la figura di 'Operatore di Produzione': è un primo passaggio, per noi fondamentale, nel processo di inserimento e di formazione dei ragazzi."
Sul versante universitario inoltre, Cobra sta costruendo una collaborazione fattiva con il Politecnico di Milano, grazie alla quale sono stati realizzati progetti formativi con studenti dal terzo al quinto anno, funzionali al progetto di tesi, sia di primo livello, sia di laurea specialistica.
Anche durante i corsi di studio universitari, infatti, le occasioni di stage non mancano e la durata degli stage aumenta, in virtù della maggiore complessità dei progetti: in questo caso il periodo in azienda è utile per sviluppare ricerche e progetti finalizzati alla tesi di laurea.
Ne sono un esempio gli stage avviati presso la SEA - la società che gestisce l'aeroporto di Malpensa - nell'ambito di una collaborazione in corso con l'Università Carlo Cattaneo-LIUC di Castellanza su un vasto progetto di technology transfer e di gestione dell'innovazione. Tra gli studenti coinvolti, Stefano Piras, laureando al quinto anno della laurea magistralis in ingegneria gestionale è stato accolto presso la Direzione Sistemi Informativi di gruppo della SEA, per cinque mesi. "Abbiamo visto - racconta Stefano - le possibili applicazioni di una tecnologia di assoluta avanguardia, ma soprattutto, per me, è stata un'esperienza molto utile dal punto di vista personale e che mi aiuterà a capire come lavorare in team e come ci si deve relazionare in un rapporto cliente/consulente in futuro".
Un primo bilancio sommario ci indurrebbe a ben sperare: la sensazione è che queste iniziative stiano diventando sempre più una forma di collaborazione fattiva tra scuole e imprese, e tra università e imprese nell'interesse reciproco di preparare i giovani al mondo del lavoro e consentire loro un più rapido ed efficace inserimento, oltre che un'esperienza molto interessante sul piano personale.

09/21/2007

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