Varesefocus.
Unione degli Industriali della Provincia di Varese
Varesefocus

 
 

Creatività varesina al Salone del Mobile

Un grande successo per il Salone del Mobile di Milano. Un trionfo di linee e di idee, in gran parte made in Varese.

E' stata l'edizione della ripresa, quella del Salone del Mobile 2004. Una ripresa non solo in termini di visitatori - anche se l'incremento del 10% dichiarato dagli organizzatori non è cosa da poco - ma anche e soprattutto di creatività: Milano è tornata in tutto e per tutto ad essere la città internazionale del design. E il salone del Mobile, giunto quest'anno alla sua 43° edizione, si è rivelato la "festa" che più di tutte raccoglie quest'aria di creatività che di nuovo soffia in Italia. Aria buona, che infonde un nuovo ottimismo in un settore complesso in quanto inscindibilmente fatto di tecnica e di design, di ricerca sui materiali e di espressione fisica del bello come quello dei mobili, che ha attraversato recentemente momenti difficili. E i primi testimoni di un rinnovato interesse internazionale sono i 189.655 visitatori della manifestazione: un numero che non si vedeva da anni, raggiunto grazie soprattutto alla presenza record di ospiti stranieri (96.761, una cifra mai raggiunta al Salone). Ma a raccontare tutto della leadership creativa, della vitalità non spenta dell'"Italian Style" in un settore in cui noi siamo un'autorità mondiale storicamente riconosciuta, ci hanno pensato però le manifestazioni collaterali che hanno cambiato per una settimana il volto di Milano, di giorno e di notte, rendendola capitale mondiale della creatività. Una leadership di cui una significativa parte risiede nel Varesotto, terra che ospita alcuni tra i rappresentanti più importanti di questo "Italian style".
Aziende in grado di proiettarsi nel futuro, come la Rossi di Albizzate che con la poltrona "Dondolo" (nella foto sotto) disegnata dai fratelli Pio e Tito Toso ha vinto il terzo premio del concorso Young Designers 2004. Un premio che ha movimentato il Salone Satellite, il settore del Salone che ha esposto i prototipi e i progetti d'arredo presentati dai giovani designers che diventeranno le "firme" di domani. Il luogo cioè dove presente e futuro, industria e creatività si incontrano da ormai otto anni e dove quest'anno si sono espressi 440 giovani designer selezionati, di cui 285 stranieri, a cui si aggiungono i circa 200 laureandi di 21 scuole internazionali di design che portano per la prima volta sulla ribalta milanese 6 nuovi Paesi tra cui Cina, Lettonia e Ungheria. Un settore contribuito a rendere unico anche da Rosita Missoni, che insieme a Paul Smith ha allestito in maniera originale lo spazio dining del Salone Satellite.
Nella zona "tradizionale" del Salone, Varese ha spiccato soprattutto per il design di un mobile che negli anni ha acquisito un'importanza fondamentale nella casa: il divano. E lo ha fatto attraverso nomi e prodotti conosciuti internazionalmente, che fanno mostra di sé, per esempio, al Moma di San Francisco. Come Divina, seduta in vinile firmata da Jacco Bregonje e realizzata dalla Felicerossi di Casorate Sempione, che è presente nella collezione permanente di design del museo californiano. Ma anche con collezioni giovani e pratiche, firmate da nomi prestigiosi: come tutta la collezione Il Loft, disegnata e prodotta - nella sede di Gallarate - da Giorgio Saporiti. O come la collezione di divani letto dal taglio giovanile di Joco Italia, realizzata a Solbiate Olona. A cui si accosta, protagonista varesina del salotto, anche la produzione di Malnati Italia, azienda di mobili del salotto di Azzate. Non sono mancate poi le presenze storiche della nostra provincia anche nei due nuovi segmenti del salone riguardanti il Bagno e il Tessile per la Casa, nel 2004 alla loro seconda edizione: la rappresentanza varesina nella sezione bagno del Salone, la cui dimensione espositiva è raddoppiata dopo il successo riscontrato al debutto, ha visto infatti i nomi della Inda di Caravate, da anni tra le aziende leader del settore e della Koh-i-noor, azienda di Tradate che rappresenta da sempre Il Marchio di prestigio dei complementi per il bagno.
Tra i 37 espositori della sezione tessile per la casa, sezione anch'essa debuttante nel 2003 e quest'anno piccola perla incastonata tra i padiglioni dedicati al design ed Euro Cucina, la parte del leone la fanno alcuni dei nomi più prestigiosi del nostro tessile: la Missoni Home collection, pensata e realizzata nella fabbrica di Golasecca dall'eclettica famiglia Missoni ormai arrivata alla terza generazione, la Giuseppe Bellora, centenaria ditta specializzata nei lini d'arredamento, e la Somma, storica azienda di Mornago ora divisione della Gabel. Ma nella sezione tessile non mancano anche i piumini ecologici di Molina, proposti dalla più che centenaria azienda di Cairate. Mentre nella sezione complementi sono invece rappresentati Biedermeier e Art nouveau nei bicchieri e nelle lampade di Chiari C.o.C., azienda di Busto specializzata in articoli da collezione. L'eccellenza provinciale è invece meno rappresentata in un'altra attesa sezione del Salone, la biennale Eurocucina: che vede però tra le produzioni leader quella di Veneta Cucine, distribuita in provincia anche da Zancanella di Bisuschio. Punto di riferimento internazionale del settore, Eurocucina si presenta ad anni alterni insieme a Eimu, la rassegna dedicata ai mobili per ufficio. Quali tendenze emergono dal salone del mobile edizione 2004? Dal punto di vista estetico questo non è anno di barocchismi ma di forme pure, pulite, essenziali: l'originalità si esprime nei colori, forti ed espressivi o neutri ed optical. Ma tendenza fondamentale del design, specialmente quest'anno, è la sperimentazione dei materiali. Con grande attenzione alla possibilità di recupero o di riciclo, ma anche ad una ricerca tecnologica che consenta forme impensabili o sensazioni inusuali: con risultati tecnologicamente arditi come Platforma, la nuova piattaforma strutturale per mobili rappresentata da una scocca in polietilene battezzata realizzata con la tecnica di stampaggio rotazionale messa a punto dalla Felicerossi. O spettacolari, come la linea da letto polisensoriale Aurora di Bellora, che l'azienda tessile di Fagnano Olona è riuscita ad aromatizzare al profumo d'arancio amaro, essenza che favorisce il relax e inibisce l'insonnia. Creatività ed estetica, perciò, ma anche innovazione tecnologica sul prodotto e ricerca costante: da sempre caratteristica eccellente, anche se spesso troppo poco sottolineata, della produzione industriale varesina.

05/06/2004

Editoriale
Focus
Economia
Inchieste
L'opinione
Territorio

Politica
Vita associativa
Formazione
Case History
Università
Storia dell'industria
Natura
Arte
Cultura
Costume
Musei
In libreria
Abbonamenti
Pubblicità
Numeri precedenti

 
Inizio pagina  
   
Copyright Varesefocus
Unione degli Industriali della Provincia di Varese
another website made in univa