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Aumentano le PMI che fanno E-Business
Il 40% delle imprese di piccole e medie dimensioni utilizza l'E-Business in modo "attivo": l'azienda, attraverso Internet, si propone come fornitrice di beni e servizi verso l'esterno.
E' questo uno degli elementi di maggior rilievo contenuti nel Rapporto 2001 presentato dall'Osservatorio E-PMI dell'Università Cattaneo. L'analisi - resa possibile anche grazie a partner quali l'Unione degli Industriali della Provincia di Varese, Lombardiacom, ONBanca e Lamberti Spa - è stata condotta su di un campione di oltre 200 piccole e medie aziende, 55% delle quali appartenenti al settore manifatturiero e localizzate per il 71% dei casi nelle province di Varese e Milano, una delle aree a maggior sviluppo in Europa. Da una fase iniziale di scetticismo, si sta rapidamente passando a una in cui le imprese, senza sostanziali differenze fra quelle più piccole e quelle di medie dimensioni, si stanno dotando degli strumenti tecnologici che consentono di sfruttare in larga misura le opportunità offerte dalla Rete.
Sul piano delle risorse umane, invece, le PMI fanno sempre più largo uso di consulenti esterni nella gestione del loro sistema informativo (87%).
In numerosi casi, anzi, il consulente è l'unica figura cui viene effettivamente delegata la gestione.
Quali, infine, i benefici che le imprese traggono dall'E-Business?
Se le aziende sviluppano sistemi Internet ancora per migliorare l'immagine aziendale e promuovere il proprio marchio (50%), è significativa l'indicazione di un miglioramento dell'efficienza delle attività interne da parte di quelle imprese che già operano nell'E-Business.
06/21/2001
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