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Cina Florida Ungheria, l'industria si muove

L'incontro sulla CinaDopo Polonia, Russia, Kazakhstan, Repubblica Ceca, Slovacchia, l'Unione Industriali guarda ad altri mercati.
Cina. Il Dragone fa paura ma incuriosisce. Il dibattito se siano maggiori i pericoli di invasione commerciale o, al contrario, le opportunità offerte da un grande paese in forte sviluppo, è aperto. Le imprese della provincia di Varese non sono all'anno zero. Alcune sono già presenti in Cina con unità produttive, altre hanno instaurato rapporti commerciali. E da un'idea lanciata in occasione di una delle riunioni della Giunta dell'Unione Industriali ecco organizzato un pomeriggio dedicato a scambi di esperienze tra chi con la Cina risulta essere già in rapporto di affari. L'incontro ha confermato le luci e le ombre di un rapporto difficile, ma anche promettente. Il giro di tavolo tra gli imprenditori presenti ha fornito utili indicazioni ai colleghi e all'Unione, per quanto essa può fare a supporto dell'internazionalizzazione delle imprese locali. Nel caso di specie, le necessità maggiormente avvertite sono quelle di avere assistenza nell'individuazione di interlocutori validi e affidabili e tutela contro le contraffazioni. Ma occorre che anche il sistema-paese si muova, con una progettualità di ampio respiro. Le banche italiane, per esempio, sono ancora troppo poco presenti in Cina.
Il Vice governatore della Florida Toni Jennings con il Vice presidente dell'Unione Industriali Luigi PrevostiFlorida. In preparazione di una missione economica in Italia del governatore Jeb Bush, il vicegovernatore Toni Jennings è venuta in Lombardia accompagnata da una delegazione di imprenditori in rappresentanza, soprattutto, del settore aerospaziale (Cape Canaveral è in Florida). E dopo gli incontri di rito con le istituzioni lombarde, a Milano, si è trasferita in provincia di Varese per incontrare i vertici dell'Unione Industriali e delle più importanti imprese aeronautiche. "Siamo un territorio - ha ricordato Luigi Prevosti, vicepresidente dell'Unione Industriali, agli ospiti americani - che è stato una delle culle del processo di industrializzazione dell'Italia, collocato in una delle aree a più elevato tasso di sviluppo economico dell'intera Europa. Siamo una realtà industriale che, da sempre, ha una fortissima vocazione all'innovazione e all'internazionalizzazione. Siamo un distretto produttivo in cui operano per la maggior parte quelle piccole e medie imprese che, nel nostro paese, rappresentano un valido modello di sviluppo che viene preso ad esempio in altri paesi nel mondo".
Le affinità tra i due paesi sono notevoli, al di là di essere entrambi delle penisole. Ci accomuna l'industria aerospaziale, ma anche l'Information & Comunication Technology e le biotecnologie. I primi approcci sono stati avviati.
Ungheria. L'Unione Industriali varesina è, unica tra le associazioni imprenditoriali italiane, a far parte di un Gruppo Europeo di Interesse Economico (GEIE) denominato "L'Europe des entreprise", del quale fanno parte anche le associazioni industriali di Hannover, Santander e Parigi Est. Nell'ambito di tale raggruppamento l'Unione Industriali partecipa a missioni economiche soprattutto nei paesi entrati a far parte da ultimo dell'Unione Europea. Così è stato, poco tempo fa, per la Polonia e ne sono scaturiti utili contatti al punto da aver dato vita, tra le imprese varesine maggiormente interessate a quel mercato, ad un "Club Polonia" (v. Varesefocus 6/2004: In Polonia con il club e Varesefocus 7/2004: All'est con la valigia in mano). Ora, con il GEIE si andrà a Budapest, dal 7 al 9 aprile. Sono previsti incontri istituzionali con rappresentanti del mondo economico ungherese e colloqui business to business con operatori locali.
In particolare, il 7 aprile si partirà da Malpensa alla volta di Budapest dove, nel pomeriggio, si svolgerà il primo incontro con i vertici dell'associazione degli industriali e delle organizzazioni professionali ungheresi. Il giorno successivo sono previsti incontri bilaterali con imprenditori ungheresi, selezionati secondo le indicazioni di interesse espresse da ciascun partecipante alla missione economica. Nella stessa giornata si terrà un dibattito con il ministro dell'industria ungherese e con il rappresentante dell'Unione europea a Budapest sulle caratteristiche professionali della forza lavoro ungherese. Il 9 aprile proseguiranno gli incontri di affari. Ci sarà anche una visita (facoltativa) alla città: visita che potrà proseguire anche il successivo giorno 10, domenica, in questo caso con rientro singolo in Italia. Pur essendo una missione multisettoriale, sono particolarmente interessati a questa iniziativa gli imprenditori dei settori delle materie plastiche, delle macchine utensili e del tessile-abbigliamento. In base alla informazioni ricevute, l'organizzazione della missione commerciale si attiverà per ricercare i potenziali partner da presentare ai partecipanti prima dello svolgimento della missione, onde verificare il reale interesse ad effettuare gli incontri proposti. Una missione, dunque, nel segno della massima concretezza ed efficacia.

02/25/2005

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