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Tutto esaurito all'assemblea degli industriali
Marino Vago, ex-presidente degli industriali della provincia di Varese, è stato il personaggio più all'assemblea di quest'anno. Stimato dai suoi colleghi imprenditori, si è fatto apprezzare anche nella Federazione regionale delle associazioni industriale e in Confindustria. Dove Montezemolo l'ha voluto nella sua squadra.
Con un nuovo record di presenze - non solo gli imprenditori associati, ma anche le massime autorità istituzionali e politiche, le rappresentanze delle altre associazioni imprenditoriali locali e dei sindacati, la stampa - e conseguenti problemi di viabilità nella zona del centro congressi Ville Ponti (il cui pur ampio parcheggio ha fatto il tutto esaurito prima che iniziassero i lavori), l'assemblea annuale dell'Unione Industriali ha avuto quest'anno un motivo in più per essere, come è del resto da diverso tempo, al centro dell'attenzione della business community. Si è stretta infatti intorno a Marino Vago che, da ex-presidente della locale associazione degli industriali, è divenuto vice presidente di Confindustria, la massima espressione del mondo industriale italiano. Un salto che non è da tutti, ma che per Marino Vago, presidente degli industriali della provincia di Varese fino al maggio dello scorso anno, è stato quasi naturale. E' stato la conseguenza di un apprezzamento che ha saputo conquistarsi grazie a tre elementi che contraddistinguono da sempre il suo modo di fare: l'equilibrio, la determinazione, la generosità nell'impegno in associazione (e non solo).
Così, dopo aver guadagnato la stima dei suoi colleghi imprenditori del territorio - ma anche dagli interlocutori dell'Unione Industriali, con i quali ha dialogato intensamente nei quattro anni del proprio mandato - si è fatto conoscere e apprezzare anche a livello di federazione regionale delle associazioni imprenditoriali (Confindustria Lombardia) e, al tempo stesso, in Confindustria, dove per diversi anni ha fatto parte del comitato tecnico "Organizzazione e Sviluppo" occupandosi, tra l'altro, di un'iniziativa importante e delicata come l'ultima riforma dello statuto confindustriale. Ed è sicuramente per l'esperienza acquisita nella trattazione dei rapporti interni alla Confederazione che Marino Vago è stato scelto da Montezemolo per occuparsi, da vicepresidente di Confindustria, dell'organizzazione e dello sviluppo associativo.
Con la riservatezza e la modestia che lo contraddistinguono, Marino Vago è andato ripetendo in queste ultime settimane che la sua nomina "è un riconoscimento al modo di fare impresa e di vivere l'associazionismo imprenditoriale nel nostro territorio, Non è cioè capitata per caso e i meriti sono dunque anche del contesto territoriale, non solo miei". Da qualunque parte penda l'ago della bilancia, è un dato di fatto che negli ultimi anni l'Unione Industriali della Provincia di Varese ha saputo fare gioco di squadra. Al proprio interno, individuando personalità carismatiche - ricordiamo Antonio Bulgheroni nel ruolo, recente, di componente la commissione di designazione che ha individuato in Montezemolo il nuovo presidente di Confindustria e, pochi anni or sono, Giorgio Fossa, che di Confindustria è stato il numero uno dal 1996 al 2000. Ma anche all'esterno, sapendo tessere la necessaria rete di alleanze con altre associazioni per canalizzare il consenso e i voti assembleari sulle candidature condivise.
Quella di Montezemolo, che partecipò già lo scorso anno all'assemblea annuale degli imprenditori locali, è passata anche dalla provincia di Varese.
30, 40, 50 anni di vita associativa e 100 anni di storia aziendale
Anche quest'anno durante l'assemblea dell'Unione Industriali sono state premiate le imprese associate da 30, 40, 50 anni, oltre che quelle fondate da più di 100 anni. Un riconoscimento al contributo fornito alla crescita dell'associazionismo e, soprattutto, allo sviluppo del contesto socio-economico locale attraverso una presenza costruttiva - e di lunga data - sul territorio. |
06/10/2004
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