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Lavorare nelle cooperative sociali

Sono organizzazioni che hanno lo scopo di accrescere la promozione umana e l'integrazione sociale dei cittadini. Si differenziano dalle altre cooperative perché sono imprese non a scopo di lucro. L'obiettivo non è quello di ottenere il massimo vantaggio economico, ma quello di produrre i più ampi benefici a favore delle persone in situazione di svantaggio dovuto a cause di ordine fisico, psichico, sociale, esistenziale.

Lavoro e svantaggio: un binomio difficile, da sempre. Le legislazioni dei paesi più industrializzati si propongono da tempo di favorire l'impiego dei soggetti svantaggiati, un universo variegato che presenta molte sfaccettature e che, per questo, non è neppure facilmente gestibile con soluzioni semplicistiche e preconfezionate. Conciliare il "diritto al lavoro" del soggetto svantaggiato con le esigenze organizzative di un'impresa non è sempre cosa facile. A volte, entrano in gioco anche problemi di sicurezza, oltre che di capacità residuale del lavoratore a svolgere le mansioni dell'organizzazione nella quale viene inserito, per legge.
La legislazione italiana, negli ultimi anni, è passata da un impianto giudicato eccessivamente rigido, ad un altro più orientato all'esigenza, fondamentale, di collocare la persona giusta al posto giusto. Beninteso, nei limiti del possibile. In provincia di Varese, oltre al Collocamento Mirato Disabili, operano servizi che favoriscono l'inserimento lavorativo dei diversamente abili. Tra questi, i servizi SIL e NIL, oltre al Progetto Giasone. Sono servizi di inserimento lavorativo intercomunali che raggruppano tutti i comuni del Varesotto e sforano anche nella provincia di Como, come nel caso del SIL di Saronno.
Ma non c'è solo il collocamento obbligatorio dei portatori di handicap, c'è anche la selezione di questi lavoratori fatta dalle agenzie di lavoro temporaneo, le quali li assumono anche direttamente. L'Agenzia Openjob, ad esempio, ne ha fatto un nucleo operativo di sede.
Da qualche anno, i soggetti tutelati stanno trovando preziose opportunità di realizzazione personale, anche sul piano lavorativo, grazie alle "cooperative sociali" di tipo B, organizzazioni che hanno lo scopo precipuo di accrescere la promozione umana e l'integrazione sociale dei cittadini. Si differenziano dalle altre cooperative perché sono imprese non a scopo di lucro, infatti, l'obiettivo non è quello di ottenere il massimo vantaggio economico, ma quello di produrre i più ampi benefici a favore della comunità locale e dei suoi cittadini, in modo particolare quelli in situazione di svantaggio dovuto a cause di ordine fisico, psichico, sociale, esistenziale.
Sono istituzioni riconosciute dalla legge (la n. 381 del 1991) e devono iscriversi in un apposito albo regionale. La legge prevede che le Regioni adottino norme di attuazione e raccordino le attività dei servizi socio-sanitari con le attività di formazione professionale e di sviluppo della cooperazione.
Nel Varesotto sono attive 31 cooperative sociali di tipo B iscritte nell'albo regionale, mentre nell'intera regione Lombardia il totale raggiunge la cifra di 444. Il valore della produzione di queste cooperative ha raggiunto, nel 2003, la cifra di 18.917.000 euro.
Le attività prevalenti sono pulizia, custodia parcheggi e manutenzione del verde. Molti Comuni, indicono gare d'appalto riservate alle cooperative sociali per agevolare l'inserimento di queste persone, che troverebbero difficoltà ad inserirsi in luoghi di lavoro tradizionali. Oltre alle attività menzionate, esistono poi delle cooperative che si sono specializzate in attività tipicamente manifatturiere: ci sono tipografie, confezioni, attività di assemblaggio meccanico o elettrico per conto di imprese commitenti.
Indirizzi e attività delle cooperative, quelle lombarde e quelle varesine, in particolare, sono rintracciabili nei rispettivi siti Internet, ai seguenti indirizzi: www.regione.lombardia.it e www.provincia.va.it.
Molte di queste cooperative si sono consorziate (come ad esempio la CCS di Cardano al Campo e Il Solco di Varese) per valorizzare sul territorio la cooperazione sociale nei suoi diversi aspetti, producendo progetti innovativi, ricerca di finanziamenti e la sinergia d'intenti con le pubbliche amministrazioni e con i diversi enti locali.
A Saronno c'è una cooperativa sociale che guarda avanti, fornendo una risposta concreta ai genitori che cercano un futuro per quando i figli disabili resteranno soli. Si tratta della CLS - Cooperativa lavoro e solidarietà, la cui attività di cartotecnica e imballaggio ha raggiunto un fatturato di 3 milioni di euro nel 2005, impiegando 40 disabili, oltre a 18 dipendenti. In un terreno donato dal Comune, sta sorgendo un edificio di grandi dimensioni, progettato a titolo
gratuito da una cordata di dodici architetti saronnesi, che comprenderà, oltre ad una moderna e funzionale fabbrica, due case di accoglienza e 4/5 monolocali per i disabili che vi lavorano. Vuole essere, come dice il suo presidente Pasquale Cau, un'iniziativa che non ha precedenti nella nostra provincia e che vuole andare oltre il presente per assicurare, a coloro che sono più sfortunati, una vecchiaia serena.

I servizi sul territorio

CMD - Ufficio Collocamento mirato disabili - via Valverde 2- Varese. Tel.0332.252689
SIL Comune di Saronno - via Volta 105, Saronno - tel. 02.96700424
NIL Distretto di Varese - via Orrigoni 5, Varese - tel.0332.255826
NIL Distretto di Luino - via Bernardino Luini 16, Luino - tel.0332.511892
NIL Distretto di Laveno - via Ceretti 8, Laveno - tel.0332.625364
SIL Azzate - via Castellani 1, Azzate - 0332.454120
NIL Comunità Montana Valceresio - via Matteotti 18, Arcisate - tel.0332.850276
NIL Gavirate e Cocquio - P.za Bianca Besozzi 1, Gavirate - tel.0332.742546
NIL Gallarate - via Brogioloi 22, Cassano Magnago - tel.0331.288333
Progetto Giasone: sedi di Castellanza, Busto e Tradate - p.za Martiri Libertà 19, Gorla Maggiore - tel.0331.611581
SIL Distretto di Somma L.do - via XXV Aprile 12, Cardano al Campo - tel.0331.262963
CFPIL - Agenzia formativa provincia di Varese - via Monte Generoso 71 - tel. 0332.261524
Ogni SIL o NIL e il progetto Giasone hanno un vasto territorio di competenza che raggruppa, nella totalità, i comuni del Varesotto.

Conferire commesse alle coop per adempiere agli obblighi di assunzione

Anche in provincia di Varese si sono creati i presupposti per attivare la sperimentazione prevista dall'art. 14 del Decreto legislativo n. 276/2003 finalizzata a favorire l'inserimento lavorativo dei lavoratori svantaggiati e dei lavoratori disabili. Infatti, le associazioni dei datori di lavoro, insieme ai sindacati dei lavoratori, alle associazioni rappresentative delle cooperative, nonché alla Provincia di Varese, in qualità di servizio territoriale per i disabili, hanno stipulato una convenzione quadro avente ad oggetto il conferimento di commesse di lavoro alle cooperative sociali da parte delle imprese.
I disabili assunti dalle cooperative, in relazione alle commesse conferite, saranno ritenuti utili, nei limiti stabiliti dalla convenzione stessa, ai fini dell'adempimento degli obblighi del collocamento obbligatorio che gravano sulle imprese committenti. Le imprese e le cooperative potranno concretamente sperimentare questa nuova opportunità, attraverso la stipula di convenzioni individuali di inserimento lavorativo, solo dopo che la Regione Lombardia avrà validato la convenzione quadro.

11/24/2006

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