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Il sogno e la fiaba

Due pubblicazioni che testimoniano il felice e perdurante connubio tra Arte e Industria.

L'IMPRENDITORE E IL SOGNO
Il futuro è di chi lo sa immaginare

Per fare bisogna immaginare e per andare avanti bisogna avere lo sguardo costantemente rivolto verso il domani. Questo volume fotografico racchiude un insieme di volti, sogni ed idee che testimoniano la vitalità dell'imprenditoria varesina e la sua capacità di immaginare ciò che sarà l'industria di domani. Riproduce le immagini che hanno corredato la Galleria dei "Ritratti parlanti" allestita dall'Unione Industriali presso il Chiostro di Voltorre di Gavirate lo scorso mese di giugno: attraverso un'installazione audio-video, i presidenti dei quattordici Gruppi merceologici in cui è suddivisa la compagine delle oltre 1.500 imprese associate hanno parlato della loro idea di futuro. Le interviste sono contenute nel DVD allegato al volume, insieme ad un filmato che illustra natura, arte e industria in provincia di Varese.
Si tratta di una modalità nuova di "fare comunicazione" da parte dell' Unione Industriali, di un modo inconsueto di rappresentare i prodotti, l'industria, la fabbrica. Una modalità "light" realizzata attraverso la proposizione di immagini artistiche ottenute mediante elaborazione elettronica di particolari di prodotti o di lavorazioni industriali. Una creatività che si esprime dunque attraverso forme inedite, cioè innovative.

LA FIABA DEL COTONE

Un viaggio nel mondo fantastico di marchi, segni ed etichette tessili del XIX e della prima metà del XX secolo. Luigi Giavini torna con un nuovo volume dedicato alla storia del tessile. Questa volta l'autore di "Raso da 8" e "Trama e ordito di una città" si è concentrato sui marchi e sulle etichette tessili nel periodo tra il XIX e la prima metà del XX secolo. La fiaba del cotone è una raccolta di più di 400 tra etichette, marchi e segni di aziende che hanno fatto (e in alcuni casi ancora fanno) la storia dell'industria tessile cotoniera italiana. Come al solito l'autore ha iniziato la sua ricerca dalle aziende di Busto Arsizio e delle città limitrofe, per allargarsi sempre più, seguendo le tracce dei maggiori produttori ed esportatori. Del tutto inedite, queste etichette riprodotte oggi in una collezione unica, erano utilizzate per vari scopi: erano innanzitutto il segno caratteristico di un'azienda e della sua produzione, distinguevano articolo da articolo, certificavano la qualità del prodotto e ne
davano una prima fonte di tracciabilità. Infine, naturalmente, erano un'utile forma di pubblicità, sfruttata con fantasia e creatività degne dei migliori uffici marketing moderni. Un' incredibile varietà di soggetti e temi vi erano rappresentati: queste piccole opere d'arte erano infatti spesso realizzate da disegnatori e veri e propri artisti che, con la loro fantasia, suscitavano la curiosità ed attiravano l'attenzione dei potenziali clienti del tessuto in ogni parte del mondo.

11/21/2007

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