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Valore al tessile per non perdere il FILO

Dalla partecipazione alle fiere internazionali alla formazione, dai finanziamenti per oltre 3 milioni di euro alla ricerca sul posizionamento strategico del settore tessile-abbigliamento: tutte le azioni per aiutare le imprese tessili del Varesotto a vincere la sfida della competitività.

Reagire alla difficoltà con impegno e collaborazione. E' il leit motiv delle iniziative che si stanno sviluppando sul territorio, e tra le imprese, per non cedere alla cultura del declino industriale. L'indubbia pressione concorrenziale da parte dei paesi di nuova industrializzazione sul sistema produttivo italiano, in particolare in alcuni settori come il tessile e abbigliamento e il calzaturiero, può infatti essere subita passivamente, ma può anche costituire uno stimolo a cercare nuove opportunità. L'Unione Industriali, spinta da quest'ultimo presupposto, oltre che dalla convinzione che cercare soluzioni ai problemi delle imprese significa, in primo luogo, aiutarle ad allearsi per progetti comuni, si è mossa in maniera propositiva: ha presentato, infatti, nel mese di febbraio scorso, un programma specifico per dare nuovo impulso al sistema-moda della provincia. Il progetto, chiamato Grow-up proprio per indicare un percorso di crescita, ha fatto leva su diverse linee strategiche, per puntare al recupero di competitività con un mix di azioni mirate, relative alle nuove tecnologie, investimenti, tutela ambientale e formazione professionale (cfr. Varesefocus 2/2005).
Il lavoro di questi mesi ha già portato concreti risultati per le imprese del settore, tra cui si può ricordare la recente inaugurazione di PuntoRussia, un riferimento logistico per le imprese a Mosca, allestito con il sostegno di BancaIntesa.
Nell'ambito del Grow-up l'Unione Industriali, con il supporto del consorzio export-import Provex, ha cercato di rafforzare la presenza delle aziende varesine alle manifestazioni fieristiche estere, organizzando esposizioni collettive sia a Collection Premiere Moscow, sia a Federal Fair of Light Industry, irrinunciabili appuntamenti per operatori russi e stranieri. Per quanto riguarda, invece, la tutela e la valorizzazione delle produzioni, sono stati organizzati a luglio due seminari di formazione, rivolti alle imprese del tessile ma non solo, sui temi del brevetto e del marchio e sugli strumenti di tutela della proprietà intellettuale.
Dal punto di vista finanziario, poi, l'Unione ha attivato iniziative specifiche, in tema di facilitazioni: 20 imprese tessili associate hanno ottenuto i contributi stanziati per l'innovazione dei campionari, anche a seguito di risorse economiche messe a disposizione dalla Regione Lombardia, per un totale di 360mila euro.
Inoltre il Confidi, consorzio di garanzia collettivo dei fidi della stessa Unione, ha negoziato con alcuni Istituti di credito convenzionati una formula di finanziamento ad hoc di cui hanno approfittato 21 imprese della filiera per vari investimenti, tra cui le spese per la certificazione di sistemi qualità o la registrazione di marchi e brevetti, per un totale fino ad ora di oltre 3 milioni di euro. Inoltre, con gli istituti bancari convenzionati, sono stati studiati specifici prodotti finanziari finalizzati al sostegno del Made in Italy per attività di internazionalizzazione, innovazione, riorganizzazione, riposizionamento strategico, campionari, tutela del marchio etc. Ne hanno beneficiato oltre 30 imprese per un totale di finanziamenti di 6,5 milioni di euro. Anche nell'ambito della formazione sono state avviate iniziative concrete. Infatti, grazie al progetto PISTE di Fondimpresa per la formazione continua dei lavoratori, sono state realizzate 1.380 ore di formazione, per 315 occupati di 31 imprese del settore (per valore totale di 236mila euro). Un'altra iniziativa destinata nello specifico alla valorizzazione del prodotto tessile è rappresentata dal progetto SATES finanziato dalla Regione Lombardia, cui l'Unione Industriali partecipa in collaborazione con il Centro Tessile Cotoniero. Lo scopo è promuovere nelle piccole e medie imprese del settore l'introduzione di tecnologie innovative a basso impatto ambientale.
Le attività gratuite, realizzate presso le imprese, sono rivolte all'implementazione di sistemi di gestione, quali la certificazione ambientale. Tutte queste iniziative a sostegno del sistema-moda sono state accompagnate dalla analisi economica del posizionamento strategico del settore tessile-abbigliamento sul territorio. I risultati della ricerca, ormai in fase di ultimazione, saranno presentati il prossimo gennaio alla presenza del Vice Ministro per le Attività Produttive, Adolfo Urso.

11/18/2005

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