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Guardare lontano, come Leonardo

Si è svolta al centro congressi di Ville Ponti l’Assemblea Generale 2007 dell’Unione Industriali. Un appuntamento, quest’anno, dedicato alla capacità dei titolari di azienda di concepire e realizzare il domani. Una qualità da difendere creando un "clima favorevole alle imprese” è stato il messaggio lanciato dal nuovo presidente eletto dall’assise, Michele Graglia, che ha sostituito Alberto Ribolla.


La frase storica di Enrico Mattei, "Il futuro è di chi lo sa immaginare”, e Leonardo da Vinci, l’uomo che nella storia d’Italia più di ogni altro ha saputo incarnare il concetto: sostanza e immagine dell’Assemblea Generale 2007 dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese che dalle parole del manager che guidò l’Eni a cavallo degli anni ’50 e ’60 ha preso spunto per i contenuti e che sulla figura dell’artista e scienziato toscano, sui suoi occhi in grado di guardare lontano, ha basato la scenografia di un palco che, coerente con il titolo dell’assise, ha puntato su uno stile avveniristico. Il simbolo di una mattinata di lavori che è lo specchio del fare quotidiano degli imprenditori. Come dire: le imprese del territorio il futuro non solo lo sanno immaginare, hanno anche la capacità di concepirlo, di realizzarlo, di portarlo a compimento nei prodotti sfornati ogni giorno e venduti sui mercati, nazionali e internazionali. Dal tessile-abbigliamento, alla meccanica. Dai servizi del terziario avanzato, all’alimentare. Passando per le attività delle cave, delle cartarie, dei trasporti, del legno, della chimica, della gomma.
Da sinistra, Michele Graglia e Alberto RibollaTutte realtà raccontate attraverso un grande uso di immagini e con le interviste ai quattordici presidenti dei Gruppi merceologici in cui è suddivisa la compagine associativa dell’Unione Industriali. Video che hanno accompagnato, come un filo conduttore mediatico, tutta l’assise e i suoi lavori. Particolarmente fitti e impegnativi. All’ordine del giorno dell’appuntamento che, come tradizione, si è svolto al centro congressi Ville Ponti di Varese, c’era l’elezione del nuovo presidente che, per i prossimi quattro anni, occuperà il posto che è stato ricoperto nel precedente quadriennio da Alberto Ribolla. La scelta dei delegati è ricaduta, come da indicazione della Giunta, sul nome di Michele Graglia. Una laurea in ingegneria meccanica conseguita al Politecnico di Milano e un diploma in violino, Graglia è nato nel ’61, è attualmente amministratore delegato del "Sacchificio Tordera Spa”, impresa di Varese attiva da 60 anni sul mercato italiano ed europeo nel settore dell’imballaggio industriale in carta, e dal 2003 al 2006 è stato vice presidente dell’Unione Industriali. Ad affiancarlo saranno due vice presidenti, anche loro eletti durante l’Assemblea: da una parte Michele Tronconi, procuratore generale dell’impresa di nobilitazione tessile di Fagnano Olona, Tronconi Spa, e presidente di Euratex, l’organizzazione che raggruppa l’industria del Tessile-Abbigliamento a livello europeo; dall’altra Gianni Brugnoli, presidente del Comitato Regionale Giovani Imprenditori di Confindustria Lombardia e presidente della Tiba Tricot Spa, impresa di Castellanza leader nella produzione di tessuti indemagliabili per l’abbigliamento sportivo.
Questa la squadra che, come ha anticipato Graglia durante l’Assemblea, nel suo primo intervento in qualità di presidente eletto dell’Unione Industriali, punterà sulla "simpatia”. Un temine che in quattro pagine di discorso ha ripetuto più volte e da intendere come "un’apertura all’ascolto che non preclude l’eventualità di confronti anche duri, se occorre, ma che deve saper creare quel canale di comunicazione in grado di coinvolgere tutti coloro che, in qualche modo interagiscono con le imprese”. Obiettivo: "Far sì che la provincia di Varese, una delle aree d’Italia e d’Europa più forti economicamente, resti ai vertici”. Il messaggio è rivolto alla politica: "Dalle istituzioni ci aspettiamo il proseguimento dell’impegno nel contribuire a modernizzare questo territorio, che merita infrastrutture all’altezza del proprio ruolo economico”. Ai sindacati: "Coi quali vogliamo continuare quel confronto sereno e pragmatico, indicativo del forte attaccamento al lavoro che accomuna, dalle nostre parti, imprenditori e lavoratori”. Alle altre associazioni datoriali: "Con le quali siamo disponibili e, anzi, avremo il piacere, di ricercare ogni forma di possibile collaborazione, perché crediamo che condividere grandi progetti sia meglio di iniziative singole di scarsa efficacia”. Una sorta di manifesto programmatico che ha un unico fil rouge: "Creare un clima favorevole alle imprese”. Quelle realtà che il futuro lo sanno immaginare e lo realizzano ogni giorno.

IN 160 PAGINE UN ANNO DI ATTIVITA'

Tutti i numeri relativi all’assetto associativo, alla rappresentatività, alla struttura operativa e agli enti collegati; i dati salienti e più significativi dell’economia locale con le sue performance congiunturali, occupazionali e quelle messe a segno sui mercati internazionali. E poi ancora la descrizione delle azioni portate avanti per supportare la competitività delle imprese e delle iniziative per favorire la crescita del territorio. In totale quasi 160 pagine nelle quali c’è il lavoro di un anno, quello svolto dagli uffici, dal personale e dagli organi dell’Unione Industriali. Il Rendiconto sulle attività svolte nel 2006 è stato distribuito come da tradizione durante l'Assemblea Generale 2007. Non solo una pubblicazione a scopo informativo per gli imprenditori associati. Sullo sfondo c’è anche un messaggio rivolto a tutti gli opinion leader locali. Ossia che l’attività dell’Unione, svolta nell’interesse delle imprese, porta con sé un miglioramento dell’intero contesto economico della provincia. Questo perché, tra sostegno alle attività industriali e interesse generale della popolazione non c’è contrapposizione, ma anzi uno stretto legame. Profondo quanto la tradizione che lega il Varesotto all’economia manifatturiera. Di cui l’Unione Industriali cerca di sostenere la competitività con l’informazione alle imprese, la formazione delle risorse umane, l’attività sindacale, il consorzio di energia, le iniziative del Confidi, le numerose convenzioni stipulate, l’attività divulgativa. Solo qualche esempio di un lavoro complesso al fianco degli imprenditori, al quale si deve aggiungere l’impegno per il territorio tutto. Con studi, ricerche, le relazioni con gli altri attori della provincia, il sostegno all’Università Carlo Cattaneo - LIUC e la costruzione del capitale sociale in genere.
CENTO ANNI DA FESTEGGIARE


È stato come soffiare su una torta farcita di candeline. Cento quelle festeggiate durante l’Assemblea Generale 2007 dell’Unione Industriali, che ha premiato due imprese con oltre un secolo di vita. Storie di singoli imprenditori che confermano quella di un intero territorio in cui l’industria ha scritto pagine importanti. Fondamentali per il benessere della provincia. A testimoniarlo anche gli anniversari per i trenta, quaranta e cinquant’anni di iscrizione all’Unione Industriali, che quest’anno hanno coinvolto 22 imprese. Anch’esse premiate durante l’assise con una medaglia di bronzo e una pergamena. Uno ad uno i rappresentanti di queste realtà produttive, piccole, medie e grandi, sono stati chiamati sul palco, applauditi. Come attori protagonisti di un film che continua a mietere successi, sia in ambito nazionale, sia sui mercati esteri, dove l’industria varesina è ancora competitiva. Da qui anche l’importanza che riveste l’Unione Industriali all’interno di Confindustria, nella cui Assemblea i voti spettanti ad ogni singola associazione confederata si basano sui contributi versati. Quelli dell’associazione territoriale della provincia di Varese le danno un peso superato solo da poche altre realtà: Milano, Torino, Roma e Bergamo. Poi, appunto Varese, che, in quinta posizione, precede realtà come Brescia, Vicenza, Treviso, Padova, Venezia, Bologna, Genova, Modena.

06/14/2007

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