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Attivare gli enzimi per tornare a crescere

Se in economia si potessero attivare gli enzimi, come catalizzatori di crescita, questi servirebbero a creare delle economie di sistema, per far sì che l'azione del singolo venga esaltata e possa avere dei risultati positivi. Ma è fondamentale ritrovare la voglia di crescere.

Ha detto Raghuram Rajan, Chief Economist del Fondo Monetario Internazionale "Vi sono dei tempi nella vita delle nazioni quando queste si sentono capaci di fronteggiare ogni sfida e realizzare ogni sogno, se ben incanalato questo spirito può essere di enorme aiuto alla crescita". E' ciò che è successo in Italia qualche decennio fa, è ciò che attualmente succede nei paesi emergenti, dove "ci sono generazioni pronte a sacrificare il presente per creare opportunità per i propri figli".
Il Presidente dell'Unione Industriali, Alberto Ribolla, anche quest'anno ha incontrato la stampa ed ha ammesso con un pizzico di amarezza che lo spirito di cui parla Rajan è ciò di cui avremmo bisogno, ma che da qualche tempo manca nel nostro Paese.
L'orizzonte della ripresa sembra essersi spostato nuovamente in avanti: nel 2004 l'economia del paese è rimasta tra i fanalini di coda dell'Europa, con una crescita del PIL che si è fermata all'1,3%. Un ritmo di crescita non soddisfacente, che dimostra la scarsa competitività dell'economia italiana: abbiamo costi più alti sul fronte dell'energia, del fisco, degli oneri previdenziali e dei trasporti. Certamente ha influito nel 2004 anche il rapporto squilibrato euro-dollaro che ha spiazzato le produzioni europee ed ha portato ad un divario di competitività dal 2001 del 30-35%, che arriva fino al 50% con la valuta cinese peraltro agganciata al dollaro.
L'analisi sull'andamento dell'economia richiama la necessità di una riflessione approfondita sulla competitività che, evidentemente, non riguarda solo l'intero paese, ma anche proprio il territorio di Varese, una riflessione che deve condurre alla ricerca di una strategia economica di largo respiro.
I dati congiunturali dimostrano che la provincia di Varese resta sempre in una linea d'ombra: si pensi che il 2004 si è concluso con un'impennata del ricorso alla Cassa Integrazione che ha portato a superare la soglia dei 7,5 milioni di ore, il livello più elevato dal 1993, quando le ore autorizzate raggiunsero i 12 milioni, anno in cui peraltro il monte ore si era ripartito su un più elevato numero di addetti.
Non mancano, a dire il vero, elementi a cui agganciare la fiducia, come la recente vincita della gara da parte di Agusta per la fornitura di 23 elicotteri in dotazione alla Presidenza degli USA. Il territorio deve però fare uno sforzo corale per attrezzarsi con provvedimenti e riforme di lungo periodo, come l'Unione ha di recente espresso in un documento articolato consegnato al Presidente della Regione, Roberto Formigoni, che permettano al territorio medesimo di affrontare l'attuale cambiamento epocale nella "divisione internazionale del lavoro".
La selezione competitiva è oggi estremamente forte e lo diventerà ancora di più nel prossimo futuro: serve perciò una strategia economica di largo respiro. L'obiettivo che il territorio di Varese e la sua provincia devono perseguire è quello di diventare un luogo in cui ci sia la possibilità di fare industria nel migliore dei modi. Bisognerebbe poter sviluppare e mettere in campo quelli che il presidente Ribolla ha definito degli "enzimi", ossia dei facilitatori di processo che, attraverso la loro capacità di creare delle economie di sistema, facciano sì che l'azione del singolo venga esaltata e possa avere dei risultati positivi. Bisognerebbe poter sintetizzare una grande quantità di questi enzimi: strumenti e regole concrete che attrezzino il paese per affrontare i cambiamenti e le sfide future. Bisogna accelerare il passaggio dalle politiche passive alle politiche attive del lavoro, dimenticando i particolarismi per concentrarsi nella costruzione di regole certe e condivise. Bisogna modernizzare la rete infrastrutturale del territorio e favorire lo sviluppo del capitale sociale, attraverso la sedimentazione delle conoscenze e dei rapporti.
Se ci si saprà attivare in tal senso, la provincia di Varese potrà avere tutte le carte in regola per intercettare una fetta di quella crescita che, al di fuori dei confini italiani ed europei, raramente è stata così vivace come negli ultimi anni.

02/25/2005

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