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Il percorso artistico e spirituale di Adriano Bozzolo

Al castello di Masnago un'importante rassegna dedicata ad Adriano Bozzolo, ottuagenario scultore di Marchirolo, seminatore di fratellanza e di luce, il cui percorso artistico vibra di spiritualità e di amore per l'universo umano.

A ottant'anni dalla nascita il Civico Museo d'Arte Moderna e Contemporanea del Castello di Masnago dedica ad Adriano Bozzolo un'ampia antologica, promossa dal Comune e dal Circolo degli Artisti di Varese, curata da Fabrizia Buzio Negri.
Fu la stessa curatrice a seguire la nascita nel 1996 dell'interessante museo-gipsoteca di Marchirolo intitolato agli artisti Eugenio ed Eros Pellini e allo stesso Bozzolo.
Nato nella Valmarchirolo da una famiglia di antiche radici locali, composta da scultori, stuccatori, e decoratori il cui lavoro era apprezzato in Svizzera e Austria, Bozzolo è particolarmente legato alla sua terra- come anche a Viggiù e alla vicina Svizzera- proprio per questa peculiarità dell'essere patria di scultori e scalpellini.
Lo stesso padre dell'artista, Sante, fu a sua volta rinomato scultore e pittore, decoratore di ville, di chiese e aristocratici palazzi.
Se, in tale contesto territoriale e familiare, la continuazione della tradizione poteva apparire giocoforza, furono i talenti di Adriano, manifestatisi con urgenza fin dall'infanzia, a condurlo per quella stessa strada già percorsa dagli avi picasass.
Non ancora ventenne, ottiene a Brera il diploma di liceo artistico, ma è poi nell' immediata pratica di bottega che Bozzolo raccoglie gli ottimi e precoci frutti della sua arte, cimentandosi da subito con opere, per lo più di dimensioni monumentali, a prevalente soggetto sacro, entrate di diritto nella galleria storica della sua importante produzione. E ha ben presto la soddisfazione di vedere un suo San Gerolamo, in marmo di Condoglia, collocato su di una guglia del Duomo di Milano.
L'antologica di Masnago propone con passione e competenza - attraverso trenta sculture, anche di grandi dimensioni, disegni preparatori, alcuni bassorilievi e quadri a olio - il lungo e articolato cammino di Bozzolo, artista completo e raffinato, svelandone compiutamente i segni di un mestiere caratterizzato da altissima tensione lirica e umana. Il sentimento sacro della vita, della fratellanza universale, della religiosità intrinseca all'uomo sono il senso di uno slancio utopistico che mai è venuto meno, che dura dal primo giorno in cui il giovanissimo artista si scoprì tale. Come sottolinea la curatrice "gesso e bronzo sono le premesse per un'arte destinata all'uomo, a quei sentimenti dell'esistere senza né tempo, né luogo”.
Il "Monumento della fraternità dei popoli” alla Dogana italo svizzera di Ponte Tresa, inaugurata nel 1987 dal Presidente del Consiglio degli Stati Svizzeri e dall'allora Presidente del Senato italiano Giovanni Spadolini, rimane tappa fondamentale e altamente significativa di quel suo percorso artistico vibrante di spiritualità e di amore per l'universo umano. Nei temi delle sue opere e nelle serie "Grande sole” e "Raggi di sole”, come nelle "Maternità”, c'è un comune denominatore, espresso da una "stilizzazione lirico- simbolica” che richiama allo spirito, e invoca pace, serenità e luce. "Sete di luce” è il significativo titolo di un' altra sua opera. E proprio "il canto della luce nella trascendenza scultorea di Adriano Bozzolo” è il tema sviluppato in catalogo dalla curatrice, che ricorda anche l'influenza non secondaria della musica nella creatività dell'artista.
Le emozioni e i sentimenti espressi dall'arte di questo scultore del Novecento - presente con più di cento esposizioni personali in Italia, Francia, Svizzera, Austria e Germania - continuano dunque a pesare, oggi più che mai, in un contesto storico che, ripetendosi in negativo anche nel nuovo millennio, continua tristemente, drammaticamente, ad assomigliare al secolo precedente. E i suoi monumenti alla pace, le sue "Danze della fraternità”, si fanno portatori di un monito fondamentale e perenne.
All'ottuagenario scultore di Marchirolo, seminatore di fratellanza e di luce, oggi ritornato alla sua piccola patria nella casa avita di via Garibaldi, vada dunque ogni augurio. Un augurio che non può che essere condiviso da tutti coloro che credono nell'arte, riconoscendovi, dietro il segno della bellezza, un nobile filo di speranza, un mezzo di umana redenzione.
Ad multos annos, maestro.

ADRIANO BOZZOLO
NEL SEGNO DELLA FRATERNITA'
31 marzo-27 maggio 2007
Civico Museo d'Arte Moderna e Contemporanea
Castello di Masnago - Via Cola di Rienzo, 42
Varese - Tel.0332 820409
musei.masnago@comune.varese.it
Da martedì a domenica 9.30-12.30/14.00-18.00
Terzo sabato di ogni mese: chiusura posticipata ore 22

04/06/2007

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