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ILPEA: una multinazionale nel mercato globale

Acquisito il concorrente USA, l'azienda di Malgesso è la prima al mondo nella produzione di componenti per elettrodomestici. 4.000 dipendenti e 29 stabilimenti in 4 continenti.

E' stata tra le prime industrie a credere nella globalizzazione, seguendo i propri clienti in ogni parte del mondo grazie a strutture produttive presenti, oltre che in diversi Paesi europei, anche in Brasile, India e Stati Uniti.
Oggi - portata a termine con successo l'operazione d'incorporazione della Holm Industries, quella che era la principale concorrente sul mercato americano - l'ILPEA con un fatturato di oltre 400 milioni di euro si è consolidata nella posizione di leader internazionale nella progettazione e realizzazione di componenti in materiali plastici, magnetici e di gomma.
"L'obiettivo che ci spinge nel nostro operato - spiega Paolo Cittadini, Presidente e Amministratore Delegato - è di garantire un servizio di fornitura just in time, riducendo ovunque al minimo il magazzino.
Utilizzando la miglior tecnologia disponibile, ILPEA è in grado di soddisfare in tutti i continenti le esigenze dei propri clienti: vogliamo seguirli su scala globale rispondendo alle loro richieste nel tempo più breve possibile".
Nata negli anni Sessanta come fornitrice della Ignis, l'azienda ha conservato un core business costituito da guarnizioni magnetiche per frigoriferi e guarnizioni non magnetiche (in materia plastica o gomma) impiegate nell'industria degli elettrodomestici e dell'edilizia. Aggiungendo, peraltro, nel corso degli anni alla propria offerta la produzione di magneti permanenti e, poi, di finte pelli e tubi per benzina utilizzati soprattutto nel settore automobilistico.
"Case come Audi, Volkswagen, Seat, General Motors e Ford da tempo ormai apprezzano la qualità dei prodotti che offriamo loro.
Per quanto concerne il nostro core business, invece, siamo fornitori di Whirlpool per tutto il mondo".
Nella storia ormai lunga e importante dell'ILPEA c'è un passaggio significativo: nel 1989 la società, allora controllata da una famiglia statunitense che aveva deciso di metterne in vendita le azioni quotate alla Borsa di New York, fu acquistata da un gruppo di manager della struttura aziendale europea attraverso un'azione di management by out con il supporto finanziario dapprima della City Bank, successivamente dell'UBS e quindi della Banca Commerciale.
"All'epoca il Direttore Generale era l'ingegner Dovera - continua Paolo Cittadini -. Insieme a lui costituimmo un gruppo di diciassette manager: devo dire che quel numero ci portò fortuna! Portammo il fatturato dai 75 milioni di euro di quel periodo ai 240 milioni del 2000, prima dell'incorporazione della Holm Industries".

Un indubbio successo che, tra l'altro, ha reso possibile anche quest'ultima operazione.
"La crescita è stata costante e caratterizzata, soprattutto negli ultimi tempi, da una serie di accordi a lungo termine con quei grandi gruppi industriali cui facevo riferimento in precedenza, ma anche con Elettrolux o Bosch".
Ecco allora che nel marzo del 2001 abbiamo proceduto all'incorporazione della concorrente americana".
Un intervento che ha visto protagonisti anche il fondo Investitori Associati, Paribas e Comit, in particolare nella persona del responsabile della merchant bank Giovanni Ferrari.
"Da questa vicenda possiamo trarre un messaggio di fiducia sulle capacità dell'imprenditoria italiana.
Non sono solo gli stranieri che acquisiscono industrie italiane, ma esistono anche imprese varesine che possono andare all'estero e far sentire la propria voce!".
Nel futuro dell'ILPEA c'è innanzitutto il consolidamento della nuova struttura globalizzata, puntando su di una buona organizzazione societaria. E, poi, il continuo investimento in ricerca.
"L'azienda ha già dimostrato ottime capacità di fare innovazione: abbiamo tanti brevetti e abbiamo sviluppato numerose macchine per la realizzazione dei prodotti.
E' un buon punto di partenza per guardare con fiducia alle prossime tappe del nostro cammino".

05/17/2001

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