Varesefocus.
Unione degli Industriali della Provincia di Varese
Varesefocus

 
 

Il cinema è di casa

Niente è meglio di un bel film gustato a casa propria e con gli amici, su un comodo divano, con tutte le caratteristiche audio-video di una vera sala cinematografica. Merito delle ultime novità hi-tech.

Maximus, l'Ispanico, entra nell'arena. La folla impazzisce. Neo, asso dell'informatica, in un misto di arti marziali e cibernetica, si muove collegato al gigantesco Matrix. E nel 2019, in una Los Angeles, un ex poliziotto torna tra i "blade runner" per ritirare dalla circolazione i replicanti, androidi così perfetti da sembrare umani. Scene da film, effetti speciali a go-go. E noi, ci siamo in mezzo... In pratica sì, grazie a suoni purissimi e vibrazioni che sembrano scuotere le pareti. Le pareti di casa propria, però. Niente poltroncine di sale cinematografiche, anche le più "avvolgenti" che i multiplex propongono. No. Il cinema, nel 2003, si trasferisce nel salotto di casa. E' l'ultima moda in fatto di hi-tech.Importato dagli States e adattato al mercato europeo, l'home theatre sta spopolando anche in Italia. E nel Varesotto. Le soluzioni per farsi il cinema in casa sono diverse. Si parte da cifre contenute per acquistare un impianto home cinema diciamo "tradizionale" (televisore più impianto dolby surround) a investimenti più cospicui per impianti di ultimissima generazione, con tanto di videoproiettori che garantiscono l'effetto megaschermo. In tema di regali natalizi per i più esigenti e per coloro che, cinefili, vogliono raccogliere ogni sensazione dalla visione dei film che scelgono, partendo da suoni purissimi i prodotti a cui attingere sono molti. Si va da pezzi che fanno anche arredamento a strumenti di piccole dimensioni, molto eleganti, che non invadono lo spazio domestico.
Partendo dalle basi, il "cuore" del sistema home theatre è un processore di suono surround che riproduce le basse frequenze, codificate in un segnale stereofonico digitale. E' compito di un apposito decoder, integrato in un lettore Dvd o nell'amplificatore, estrarre e separare nel modo corretto tutti i canali che compongono il segnale. In pratica, l'Home Theatre riproduce in un ambiente domestico le sensazioni visive e sonore di una sala cinematografica. E non servono certo stanze enormi: "Per un buon impianto Home Theatre - spiegano gli addetti ai lavori - all'interno dell'ambiente domestico non sempre gli spazi grandi sono da preferire a quelli più raccolti; per intendersi, una stanza di dimensioni 4 x 5 m non ha nulla da invidiare ad un salone molto più ampio, mentre ad esempio può essere qualitativamente peggiore un ambiente quadrato (al di là dell'ampiezza), in quanto favorisce l'emissione di risonanze che peggiorano la ricezione delle basse frequenze".
Il decoder sintetizza i suoni e li separa in diverse tracce da distribuire su diversi canali, corrispondenti a casse acustiche posizionate nelle diverse parti della sala. Ecco perché lo spettatore ha la sensazione di trovarsi al centro dell'azione. Per costruire un impianto Home Theatre servono dunque una TV ed un dvd (all'inizio si usavano anche videoregistratori). Poi occorrono un decodificatore e le casse: minimo quattro (due anteriori e due posteriori) fino a sei o più (centrale più subwoofer).
Per chi vuole abbinare raffinatezza di linee e perfezione di prestazioni, Bang & Olufsen (i cui prodotti si trovano nel negozio di Corso Matteotti a Varese) propone BeoVision Avant. La tv ha lo schermo da 32 pollici, con una base "motorizzata" in grado di ruotare di 35 gradi in due direzioni. Il dvd è incorporato nel televisore, mentre le casse a "colonna" garantiscono il dolby surround. Sempre la casa danese, una delle maggiori in campo mondiali in termini di ricerca tecnologica e di proposte avveniristiche, ha lanciato sul mercato un altro prodotto di alta fascia legato all'ascolto musicale, che può completare un impianto home cinema. Si tratta del BeoSound 9000, impianto audio in grado di memorizzare 200 titoli di cd. Quando parte la musica, il sistema visualizza il titolo del brano durante la riproduzione. I diffusori abbinati all'impianto sono BeoLab 8000. Praticamente la perfezione del suono.
Nell'ambito di "cinema casalingo" - apprezzato soprattutto dai giovani ma che trova fan in tutte le fasce d'età (lo dimostra l'alta richiesta di dvd e impianti dolby surround da "trasformare" in strenne natalizie in questi giorni di caccia al regalo) ci sono poi i videoproiettori, il futuro in fatto di home cinema appunto: gli apparecchi utilizzano la tecnologia Dlp basata sulla riflessione della luce che nasce per soddisfare le esigenze di maggiore luminosità e per ottenere colori più reali rispetto alle tradizionali tecnologie utilizzate. Pezzi da veri intenditori, che negli ultimi mesi hanno fatto passi da gigante, dal momento che la risoluzione delle immagini che vengono proiettate direttamente sulle pareti di casa (naturalmente attrezzate con un apposito pannello compact) è elevatissima, anche se il videoproiettore si trova a poca distanza dallo schermo di proiezione.
DreamVision ha creato oggetti belli esteticamente e con prestazioni molto alte. Cinema Ten Pro, grazie alla tecnologia DLP ed alle ottiche Carl Zeiss, proietta immagini nitide, brillanti e con un elevato contrasto. DreamWeaver ha un design raffinato, dotato di processore 16:9 reale, mentre la versione DreamWeaver II, sempre con processore 16:9 reale Texas Instruments, è stato espressamente studiato per il sistema Pal con risoluzione 1024x576 ed ha vinto un premio nella categoria Design al Top Audio Show svoltosi a Milano nei mesi scorsi.
Anche il marchio ThemeScene di Optoma propone videoproiettori di livello: l'H56 unisce l'estetica alla proiezioni di immagini nitide e uniformi, mentre l'H30 ha il vantaggio di offrire buone prestazione e prezzo competitivo.
Insomma, di certo la tecnologia proietta nel futuro. E a chi ama le scene da effetti speciali o a chi si vuole perdere in una visione da grande schermo che fino a poco tempo fa si apprezzava solo al cinema, non resta che invitare gli amici, sedersi sul divano magari coi pop corn e lasciare scorrere i titoli di testa. Fino al "The End".

11/20/2003

Editoriale
Focus
Economia
Inchieste
L'opinione
Territorio

Politica
Vita associativa
Formazione
Case History
Università
Storia dell'industria
Natura
Arte
Cultura
Costume
Musei
In libreria
Abbonamenti
Pubblicità
Numeri precedenti

 
Inizio pagina  
   
Copyright Varesefocus
Unione degli Industriali della Provincia di Varese
another website made in univa