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Gli uomini che rifecero l'impresa

In un libro del Gruppo Giovani Imprenditori dell'Unione Industriali le storie degli under 40 che hanno vinto la sfida della crescita. Una pubblicazione scritta dal giornalista Sandro Mangiaterra che racconta la capacità di sviluppo di un territorio non con i soliti dati statistici, ma con la forza della narrazione e la descrizione delle nuove generazioni imprenditoriali.

Qual è il segreto per continuare a crescere? Semplice: mantenersi giovani, vivere pienamente la modernità. Concetto che vale per le persone, così come per l'economia. Una constatazione che un anno fa ha portato il Gruppo Giovani Imprenditori dell'Unione degli Industriali della Provincia di Varese ad intraprendere un cammino, sperimentale. Obiettivo: individuare delle linee guida per un moderno sviluppo del territorio, battendo strade nuove.
Non più con proiezioni numeriche, analisi dei tassi di crescita ed elenchi di dati che fotografano solo il passato. Bensì col racconto dei nuovi protagonisti dell'economia, attraverso le storie delle nuove leve dell'imprenditoria che la sfida dello sviluppo conquistato giorno per giorno l'hanno accettata. Vincendola.
Da qui, il risultato: un libro, scritto dal giornalista Sandro Mangiaterra, dal titolo "Gli uomini che rifecero l'impresa”, nelle librerie dalla fine di settembre. Realizzato in collaborazione con Ubs (Italia) ed edito da Il Sole 24 Ore, il volume racco1glie le testimonianze di giovani industriali varesini con la loro preparazione, i loro sentimenti, le loro passioni. Le stesse che animano l'economia, al di là delle fredde cifre.
Ne emerge una lettura della crescita non basata sul dato, ma sulla narrazione dei protagonisti che sono stati in grado di crearla all'interno delle imprese ereditate dai padri. In pratica, la pubblicazione del Gruppo Giovani Imprenditori di Varese ha voluto misurare non già il potenziale teorico di sviluppo del territorio, ma quello effettivo, quello che ogni giorno viene realizzato nelle imprese.
Quello che parte dall'entusiasmo e dalla tensione al cambiamento propria dei giovani, unica vera assicurazione per un futuro che veda Varese ancora ai vertici della produzione nazionale.
Questo il messaggio che emerge dal libro. Un racconto di come la nuova generazione di imprenditori abbia affrontato l'esigenza del cambiamento in un sistema economico che, al giorno d'oggi, non è più in grado di assicurare a tutti, almeno nei paesi industrializzati, crescita rapida, guadagni facili, possibilità di scelta. Ad essere premiato è solo chi ha velocità di reazione ed ampiezza di orizzonti, ricchezza di visioni. Tre gli elementi sui quali si gioca la partita: innovazione, internazionalizzazione e capacità organizzative.
Come si pongono i giovani rispetto a questi fattori? In cosa essi possono essere portatori di novità e di sviluppo?
E' come se la pubblicazione si ponesse queste domande, lasciando le risposte ai racconti dei titolari d'impresa under 40. Persone dalla figura a tre dimensioni.
Giovane è sinonimo di innovazione. Sono normalmente i giovani quelli che si ribellano alla logica del già visto. Vedono le cose per la prima volta e riescono a cogliere particolari, legami e connessioni sfuggenti a coloro che vivono da tempo le situazioni.
Giovane è sinonimo di curiosità.
I giovani imprenditori oggi hanno una marcia in più nella ricerca di spazi aperti. Pur non avendo l'esperienza dei padri possiedono, tuttavia, il vantaggio di essere cresciuti in una società che ha abbattuto muri e confini.
Giovane è sinonimo di "rivoluzione” e di cambiamento. Rivoluzione nei comportamenti, rivoluzione nelle relazioni, rivoluzione nelle organizzazioni. Per questo il giovane imprenditore porta con sé una naturale propensione al nuovo.
Questo il ritratto tridimensionale del giovane imprenditore varesino che emerge dal libro di Mangiaterra. Una pubblicazione, la cui lettura si trasforma in un percorso di esplorazione del potenziale che i nuovi titolari d'impresa hanno saputo e sanno esprimere con la voglia di affermarsi, l'intuizione, la sensazione di vivere in un ambiente creativo ed in crescita, la certezza di appartenere ad un gruppo ad elevato potenziale.
Ci si trova, così, di fronte ad un territorio che vive con normale eccezionalità l'esigenza di mettere a confronto la solidità della lunga tradizione manifatturiera con la "leggerezza” della nuova generazione imprenditoriale.
Un territorio che mantiene in sé la carica di vitalità che è sempre stata la sua principale forza distintiva.

09/21/2007

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