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Antica e moderna l'industria varesina del suono

E' grande e spesso poco noto il contributo dato da ditte e laboratori varesini alla nobile attività della produzione dei suoni. Chi ricorda ad esempio la famiglia Pelitti? Eppure questa attiva progenie aveva fondato a Varese, forse sull'onda del teatro voluto da Francesco III d'Este, una fabbrica di strumenti musicali a fiato sin dalla seconda metà del 1700. Nella città prealpina il successo non mancò, ma decisivo fu il trasferimento dell'attività a Milano dove la vita artistica e commerciale era indubbiamente più intensa. Artefice di ciò fu soprattutto Giuseppe Pelitti che con i suoi ottoni conquistò molti riconoscimenti: a Milano nel corso delle Esposizioni del 1845, 1847, 1853, 1857; a Londra nel 1851 e 1857; a Parigi nel 1853 e 1855; a New York nel 1853; a Firenze nel 1861. Famosi restarono i "pellittoni" ovvero dei bassi molto potenti sia dritti, che ritorti o a tracolla; il "fagottone" un controfagotto a dodici chiavi; e i "duplex" delle coppie di strumenti affini che potevano essere suonati dal medesimo bocchino mediante un'apposita chiave di derivazione del suono.
Parimenti dimenticata sembra essere la secolare tradizione campanaria varesina che ebbe dapprima nella famiglia Bizzozero e quindi in Angiolo Bianchi i suoi magnifici interpreti. In un primo tempo il Bianchi svolse un'attività complementare a quella dei Bizzozero, quindi ne divenne il diretto continuatore, Come nel caso dei Pelitti non siamo in presenza di un'attività a carattere locale, ma di un'impresa che, pur mantenendo solide radici nei luoghi d'origine, si è proiettata in lontani territori. E' possibile trovare campane varesine in tutta Italia e in molte località europee. Tra le altre citiamo il magnifico concerto del seminario di Venegono e la famosa campana in memoria dei caduti del mare. Ed è parimenti frequente imbattersi in riconoscimenti e premi concessi per le tecniche di lavorazione.
Citiamo il caso del premio ottenuto da Angiolo Bianchi nel 1861 a Firenze per il suo meccanismo "pel suono delle campane senza ceppi e con risparmio di forze e di materiali". Ma già nel 1855 costui era stato premiato per i suoi "trovati"dall' Imperial Regia Accademia di Milano.
Sopravvive invece la grande tradizione organaria locale, grazie alla fiorente attività della celebre ditta Mascioni di Cuvio che ebbe inizio nell'anno 1829. Eppure, come testimonia l'incessante e benemerita opera di ricerca e di recupero di antichi organi svolta dal professor Manzin, i maestri organari espressi dalla terra varesina sono stati innumerevoli e anche in tale caso le loro opere si trovano disseminate nelle cattedrali di mezzo mondo.
Venendo a tempi più recenti, si deve ricordare che il grande boom industriale vissuto dalla provincia varesina nel secondo dopoguerra nel campo degli elettrodomestici e in genere delle attività legate alla vita familiare e personale, ebbe alcune importanti ricadute anche nel campo della produzione e trasmissione dei suoni.
Molto conosciuta fu la ditta Phonola di Saronno che si era specializzata nella produzione di radio, giradischi, televisori e relativi mobili contenitori. Al seguito della Phonola, nello stesso settore, operò anche la Lesa di Tradate che a sua volta riuscì a crearsi un interessante segmento di mercato. Una indiretta conseguenza in tale campo si verificò quando gli stabilimenti varesini della Ignis, la celebre ditta produttrice di elettrodomestici fondata da Giovanni Borghi, venne assorbita dalla Philips, una ditta quest'ultima che ha sviluppato anche un vasto settore produttivo legato alla produzione e alla diffusione dei suoni. La bandiera locale è oggi validamente difesa dalla nota ditta EMI di Caronno Pertusella che produce dischi e dalla Duplas Avelca di Gerenzano, una ditta specializzata in produzioni cinematografiche e video. Inoltre, a testimonianza della vitalità del Saronnese in questo settore, di deve citare il caso della Fimi di Saronno, una ditta che produce video per applicazioni medicali e apparecchi per visualizzare le ecografie. Tutto ciò ci fa comprendere che sono ormai molteplici le direzioni e le applicazioni che i suoni possono assumere.
Siamo al cospetto di un mondo che sta cambiando a velocità vertiginosa e nel quale ancora una volta le imprese della provincia di Varese si muovono a proprio agio e con grande coraggio. A proposito di novità non dimentichiamo infine che già vent'anni fa la ditta Mazzucchelli di Castiglione Olona aveva messo in produzione, in accordo con una ditta americana, quei floppy disk che oggi sono basilari per tutte le comunicazioni.

06/05/2000

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