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Esiste in Italia da un decennio, un canale formativo post diploma, parallelo ai percorsi universitari, che forma tecnici superiori nelle aree tecnologiche strategiche per lo sviluppo economico e la competitività. Si tratta dell’Istruzione Tecnica Superiore (Its), che rappresenta la risposta italiana a un sistema di istruzione professionalizzante consolidato, da alcuni anni, negli altri paesi europei: le Fachhocschulen tedesche, le Scuole Universitarie Professionali Svizzere, il Brevet Technicien Supérieur o il Diplome Universitaire de Technologie francesi.

I 95 Istituti Tecnici Superiori presenti sul territorio nazionale, correlati a 6 aree tecnologiche (Mobilità sostenibile, Efficienza energetica, Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali – Turismo, Tecnologie dell’informazione e della comunicazione, Nuove tecnologie della vita e Nuove tecnologie per il Made in Italy), garantiscono competenze specialistiche e un’occupabilità a fine percorso molto elevata: a trovare lavoro dopo questo tipo di studi è ben l’80% dei ragazzi. Il modello organizzativo degli Its è la Fondazione di partecipazione, un modello che vede la collaborazione di diversi soggetti: imprese, università e centri di ricerca, enti locali e sistema scolastico. A oggi nelle Fondazioni esistenti la presenza più numerosa è rappresentata dalle 827 imprese (pari al 38,3% della totalità dei soggetti coinvolti) che partecipano attivamente nella didattica, nell’organizzazione e nell’ospitalità di studenti in stage.

Sono tanto poco conosciuti, quanto efficaci. Ad un anno dal termine degli studi, i percorsi di formazione post diploma degli Istituti Tecnici Superiori offrono un’occupazione all’80% degli iscritti. Il segreto? Il forte legame col mondo delle imprese

Quest’ultimo è un aspetto distintivo dei percorsi Its: lo stage è obbligatorio per il 30% delle ore complessive (i percorsi hanno una durata biennale o triennale di 4/6 semestri – per un totale di 1.800/2.000 ore) e almeno il 50% della docenza deve essere espressione del mondo del lavoro. Superati gli esami finali, gli Its permettono di acquisire un Diploma Tecnico Superiore con la certificazione delle competenze corrispondenti al V livello del Quadro europeo delle qualifiche (European Qualification Framework). Quella della certificazione europea è un aspetto molto importante, che permette un riconoscimento delle competenze in ambito continentale e, dunque, internazionale. Il titolo Its è corredato dall’EUROPASS diploma supplement, si tratta di un documento che descrive le conoscenze e le competenze acquisite agevolandone la comprensione da parte di datori di lavoro o enti al di fuori del Paese che lo rilascia.

Illustrato il funzionamento di tali percorsi è interessante mostrare l’ascesa che hanno avuto in questo decennio e la situazione attuale. La maggior parte delle Fondazioni Its (53) si è infatti costituita nel 2010, 27 sono invece le Fondazioni più recenti nate tra il 2014 e il 2016. Da un monitoraggio nazionale sugli Its svolto dall’Indire (Istituto Nazionale Documentazione, Innovazione, Ricerca Educativa), l’efficacia di questo canale formativo, ancora dunque giovane e con il miglior successo occupazionale, è confermata dai dati dei percorsi conclusisi dal 1° gennaio al 31 dicembre 2016: l’82,5% dei diplomati ha trovato lavoro ad un anno dal diploma, di questi e l’87,3% in un’area coerente con il percorso concluso. Una delle prime ragioni di successo è da ricercare nella connessione che gli Its hanno con le imprese. I 464 percorsi attivi a livello nazionale infatti rispondo ad un bisogno reale delle aziende.

Il modello organizzativo degli Its è la Fondazione di partecipazione che vede la collaborazione di diversi soggetti: imprese, università e centri di ricerca, enti locali e sistema scolastico

Non meno importante è l’uso di metodologie didattiche che evitano la riproposizione di un modello basato sulla lezione frontale. L’utilizzo dei laboratori degli Its e delle imprese, la presenza di esperti provenienti dal mondo del lavoro, lo stage nelle imprese contribuiscono a testimoniare il livello di “aggiornamento” dei contenuti che vengono proposti. Un altro aspetto da considerare è la qualità degli studenti, che appartengono soprattutto a una fascia di età che va dai 19 ai 24 anni, con percentuali che si attestano sopra al 40% per la fascia 20-24 anni e sopra al 35% per la fascia 18-19 anni. Analizzando poi il titolo di studio di chi si iscrive ai percorsi Its, quello prevalente è il diploma tecnico, la percentuale supera sempre il 64% e nel 2018 si attesta al 65,8%. In costante aumento, però, anche il numero assoluto di laureati che dopo la discussione della tesi torna sui banchi dell’istruzione tecnica.

Accanto alle tante luci che caratterizzano i percorsi Its, ci sono anche alcune zone di ombra. La prima, e forse la più rilevante, riguarda il numero degli iscritti. Gli studenti dei 464 percorsi attivi risultano circa 11.000, un numero ancora lontano dal soddisfare l’elevata domanda da parte del mercato del lavoro. Per alcuni i motivi sono da ricercare nel brand, ossia nel nome Its che evoca gli istituti tecnici pre-diploma, per altri una mancanza di comunicazione capillare ed efficace che permetta una maggiore conoscenza e non per ultimo la concezione ancora diffusa in Italia della laurea come traguardo socialmente migliore. Intendiamoci, anche sul fronte degli iscritti alle università, soprattutto alle facoltà scientifiche, l’Italia ha un gap da colmare stando ai dati Ocse. Ma anche nell’istruzione tecnica post diploma c’è ancora molta strada da fare. Non è un caso che Confindustria si sia posta l’obiettivo di raggiungere i 24mila iscritti entro 6 anni. Ciò a conferma di quanto le imprese coinvolte negli Its credano nel loro valore. Tanto dovrebbe bastare per ragazzi e famiglie per non percepirla come una scelta di ripiego rispetto alla laurea.
 

 

Gli Its della provincia di Varese

 

Divisi per settori ecco gli Istituti Tecnici Superiori che vedono in prima fila imprese della provincia di Varese:

SETTORE ICT. Fondazione INCOM - “Tecnologie dell’informazione e della comunicazione”. www.itsincom.it.

SETTORE MECCANICO/AERONAUTICO. Fondazione ITS LOMBARDO MOBILITÀ SOSTENIBILE - “Filiera dei trasporti e della logistica intermodale”. www.itslombardomobilita.it.

SETTORE ENERGIA. Fondazione RED - “Tecnico superiore per il risparmio energetico nell’edilizia sostenibile”. www.itsred.it.

SETTORE TESSILE. Fondazione COSMO - “Nuove tecnologie per il Made in Italy”. www.itscosmo.it.

Tutte le informazioni sugli Its del Varesotto sono disponibili anche sul portale www.itsva.it

 

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