“Ragazzi, ascoltate gli adulti perché vogliono prepararvi ad affrontare la vita. Ora vi sembra tutto lontano e forse vi sembra addirittura impossibile che io abbia avuto la vostra età ma ci tengo a darvi questo consiglio”, spiega così, con entusiasmo, la sua storia insieme a quella dell'impresa, Nicola Fedele all'attenta platea dei ragazzi di terza media dell'istituto Sally Mayer di Cairate, che hanno visitato la Rodolfo Comerio per il #PmiDayVarese. “Ricordatevi che niente vi viene regalato: le cose ve le dovete sudare, ma ascoltaRe i consigli è fondamentale, vi possono aiutare”.

Un viaggio in 140 anni di storia di un'impresa nata da una famiglia e che del sentirsi famiglia fa il suo punto di forza: un'azienda meccanica che produce macchine complesse, calandre e attrezzature per l’estrusione di plastica e gomma. Una realtà che lavora con l'estero per circa il 90% della sua produzione e che punta sull'altissima qualità e precisione dei macchinari realizzati. Una realtà quindi che scommette sulla tecnologia o, meglio, su tutte le tecnologie disponibili - tradizionali o innovative, in particolare quelle dell'automazione 4.0 - che concorrono alla realizzazione di un prodotto meccanico di precisione: altrettante le figure professionali coinvolte e mostrate ai ragazzi, che hanno potuto confrontarsi con le mille sfaccettature di un'impresa. Da una presentazione in inglese ad un simpatico saluto in cinese, dalla visita nella parte produttiva all'incontro con un giovanissimo appena uscito dalla scuola di meccatronica, gli studenti hanno potuto scoprire la complessità di una realtà leader nel settore. Un’impresa che, per ricordare una curiosità, lo scorso anno ha addirittura progettato e realizzato per il mercato cinese le due calandre più grandi del mondo. “Imparate a capire la cultura degli altri – spiega Fedele, da poco rientrato da un viaggio in Corea del Sud –. Voi che siete nuove generazioni dovete apprendere come diventare migliori e non dimenticare mai di studiare”. “Studiare – fa eco Manuela Meroni, che si occupa proprio di Hr – non serve solo per le competenze, ma soprattutto apre la mente e permette di fare, e di farci, le domande giuste!”

 

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