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“L’ultima frontiera della spalmatura, quella in assoluto più avanzata, è qui”. Il luogo in questione è la zona industriale di Fagnano Olona dove ha sede la NTT – New Tech Targets Srl. Una vecchia conoscenza per Varesefocus e i suoi lettori. Era il 2013 quando il nostro magazine entrò negli stabilimenti di quella che ribattezzammo, con un titolo forse irrispettoso, ma del tutto efficace, la startup della “terza età”. Raccontammo allora la storia di tre persone: Mario Borri, Adriano Moioli, Patrizia Meazzi che superati i 60 anni, dopo una vita di lavoro, decisero di rimettersi in gioco investendo tempo e risorse nell’avvio di una nuova attività imprenditoriale. “Per me è quasi un vizio”, dice oggi Mario Borri, che si definisce “uno startupper seriale”. L’idea alla base della nuova impresa era basata sullo sviluppo di una nuova tecnologia che permettesse la produzione di film, spalmati e tessuti tecnici con un processo di spalmatura completamente libero da solventi, più o meno tossici, più o meno chimici. “Non utilizziamo nemmeno l’acqua”, precisa ancora oggi Adriano Moioli.

La NTT di Fagnano Olona è protagonista di una vera e propria rivoluzione industriale: la produzione di film e tessuti tecnici con un processo completamente libero da solventi

Ai più questo potrà non dire nulla, ma a livello industriale si tratta di una vera e propria rivoluzione. Il processo di spalmatura tradizionale, infatti, utilizza ancora oggi per il 70%, o anche l’80%, solventi altamente inquinanti. Tanto è vero che l’Unione Europea si è posta l’obiettivo di arrivare a bandirne l’uso nei prossimi anni. Il problema però è che fino a ieri, ciò era impossibile. Mancava la tecnologia. Finché, però, non è arrivata la NTT di Fagnano Olona. “Molti – racconta Patrizia Meazzi, Direttrice Commerciale dell’azienda – ancora oggi si barcamenano in tentativi di sviluppo di processi tecnologici per arrivare ad una spalmatura ‘solvent free’. La realtà è che una tale tecnologia è già alla portata delle industrie produttrici di spalmati, ed è qui. Siamo noi”. Per essere più precisi e non lasciare spazio a dubbi, Adriano Moioli, Direttore Tecnico, chiarisce: “L’ultima frontiera più avanzata in fatto di spalmatura è in questo nostro capannone”. Una frontiera alla portata di qualsiasi produttore: “Le faccio solo un esempio”, racconta ancora Patrizia Meazzi: “Tra i nostri clienti c’è, anche all’estero, chi ha acquistato un impianto pilota NTT, la licenza di uso del know how e lo sfruttamento del brevetto. Il tutto per un valore di circa 400mila euro”. Un affare che in un caso specifico è valso allo stesso cliente anche un premio importante per il settore: quello rilasciato in occasione del Techtextil di Francoforte, il TechTextil Innovation Award. Per NTT si è trattato del riconoscimento indiretto di essere riuscita a dare un traguardo alla continua rincorsa dell’industria di tutta Europa verso una spalmatura senza solventi.

Quando è nata, la storia NTT ha fatto il giro di tutti i principali media italiani. Ora l'azienda è alle prese con la sfida dell'affermazione sul mercato

Varesefocus è dunque tornato alla NTT per vedere cosa sia successo in questi cinque anni, dopo il grande eco mediatico che l’azienda di Fagnano Olona ha riscosso su tutti i media con la sua storia. A seguito della pubblicazione dell’articolo sul nostro magazine, infatti, la redazione venne contattata dal Corriere della Sera per poter parlare con i responsabili dell’azienda. Da lì fu un’escalation: Il Sole 24 Ore, Tg2, Tg2 Dossier, Coffee Break, Caterpillar, Porta a Porta. L’ingegnere Mario Borri mostra ancora con orgoglio la rassegna mediatica caricata sul sito dell’azienda di cui, alla soglia dei 76 anni, è l’anima oltre che l’Amministratore Delegato. “Abbiamo continuato a fare ricerca e a trovare nuove applicazioni alla nostra tecnologia”, spiega. Ammonta più o meno ai 6 milioni di euro il valore che ha accumulato negli anni questa intensa attività di innovazione che ha applicazioni pratiche in grado di agevolare per esempio la vita dei chirurghi in sala operatoria. “Tra i nostri clienti - racconta - c’è un fornitore di ospedali tra cui quello di Trento”. La NTT, infatti, riesce a produrre, in maniera completamente green, un materiale impiegato sui camici che li proteggono in caso di operazioni in cui sia necessario l’uso dei raggi X. “Un vantaggio enorme per i chirurghi e i pazienti”, spiega Patrizia Meazzi. “Oggi quelli realizzati in altri materiali non sono sterilizzabili. I nostri, invece, possono esserlo, in quanto resistenti alle alte temperature di sterilizzazione”. Verrebbe da chiedersi, dunque, perché non siano usati solo quelli prodotti grazie al materiale di NTT. “Siamo troppo avanti per i capitolati dei bandi di gara”, spiega Meazzi. Come dire: “La nostra tecnologia è ancora troppo poco conosciuta. Non si pensa che sia possibile la sua esistenza”.  Eppure a livello di medicina chirurgica, per esempio, migliorerebbe l’operabilità dei dottori e la sicurezza dei pazienti.

Altro fronte su cui NTT sta cercando di affermarsi è quello dei materiali necessari a produrre i gommoni, i tender e i sup. Si tratta di un prodotto sensibilmente più leggero e resistente rispetto a quelli in uso, grazie all’impiego di un tessuto ad altissime prestazioni, non utilizzabile nel processo di spalmatura tradizionale. “Il punto di break even non lo abbiamo ancora raggiunto, ma ci stiamo lavorando e qualche prossimo contratto potrebbe farcelo ottenere”, non si sbottona più di troppo Maria Vittoria Leva, la più giovane del gruppo con i suoi 46 anni. Un po’ la scaramanzia, un po’ il segreto industriale che su questo fronte è un tema particolarmente delicato. Sta di fatto che la NTT è passata dai 400mila euro di fatturato annuo, agli attuali 800mila. Una nicchia, per il momento, ma dalle potenzialità enormi. Nel frattempo, comunque, la startup innovativa si è trasformata in Pmi innovativa, così come da iscrizione alla Camera di Commercio. Dal futuro della NTT e dalle capacità di espansione della sua tecnologia dipende una parte della sostenibilità ambientale di un processo produttivo, la spalmatura, tra i più impattanti. Fino a ieri.



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