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L’Archivio del cinema industriale e della comunicazione d’impresa nasce da alcune proposte formulate già a metà degli anni ottanta da Corrado Binel, architetto esperto di archeologia industriale, e Anna Maria Falchero, studiosa di storia dell’impresa (oggi Direttore). Negli anni in cui la televisione commerciale si era ormai affermata come lo strumento principale di comunicazione tra le aziende e il pubblico, i due ricercatori segnalavano come un immenso patrimonio di documentazione – spesso anche di notevole valore artistico – rischiasse di scomparire per sempre. Si trattava delle migliaia di film realizzati o fatti realizzare dalle imprese italiane a partire dagli albori del cinema fino alla supremazia della comunicazione televisiva: filmati commerciali, documentari didattici, video per la formazione interna che non venivano più ritenuti “utili” per le attività di comunicazione delle aziende, ma che testimoniavano in maniera unica la storia del lavoro, dei prodotti, dei linguaggi dell’impresa.

Si scopriva, peraltro, che molti di questi filmati avevano come autori registi poi diventati famosi, che si erano “fatti le ossa” con il documentario e in particolare con i documentari commissionati da alcune grandi aziende. Ma oltre ai primi lavori di Michelangelo Antonioni, Ermanno Olmi,  Bernardo Bertolucci, Dino Risi, Paolo e Vittorio Taviani o a collaborazioni con letterati del calibro di Pier Paolo Pasolini, Dino Buzzati e Leonardo Sciascia, c’erano opere di documentaristi di grande valore che avevano dedicato la loro intera carriera al cinema industriale (come Giovanni Cecchinato) e moltissimi film “minori”, forse meno curati dal punto di vista artistico ma sempre ricchi di informazioni sull'evoluzione della tecnologia, del lavoro, dell’organizzazione aziendale, della società.

Questo patrimonio storico è stato salvato grazie all’incontro tra Confindustria e LIUC – Università Cattaneo. Nel 1998, a pochi anni dalla fondazione di LIUC, diventava infatti possibile istituire, l’Archivio del cinema industriale a cui, nel 2000, si univa come socio, il Centro per la documentazione storica ed economica dell’impresa, diretto da Valerio Castronovo (oggi Presidente dell’Archivio).

Dopo quasi un ventennio di attività, l’Archivio conserva oggi copia di circa 2.000 filmati, per la maggior parte riversamenti del patrimonio cinematografico di Confindustria, e gestisce online il Catalogo generale del cinema industriale, che censisce l’intera produzione nazionale, anche se conservata presso altri centri. La Mediateca dell’Archivio è accessibile gratuitamente per finalità di ricerca e di studio e l’imponente documentazione (circa 30.000 ore di filmati) viene regolarmente utilizzata a sostegno di attività didattiche – sia all’interno di LIUC che presso altri Atenei e scuole secondarie – e per l’organizzazione di eventi di divulgazione dedicati alla storia e alla cultura d’impresa, come le Giornate del cinema industriale e altri incontri nell’ambito e della Settimana della cultura d’impresa di Confindustria.

Inoltre l’Archivio di occupa di valorizzare la memoria delle imprese del Territorio promuovendo programmi di raccolta di testimonianze orali (sono stati realizzati documentari su Caproni e su Ferrovie Nord Milano) e preservando documentazione tradizionale attraverso progetti di digitalizzazione.

 

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