Cosa ci fanno 24 giocatori della prima squadra della Varesina Calcio nei reparti produttivi del Raviolificio Lo Scoiattolo? Ma soprattutto, cos’hanno in comune dei calciatori dilettanti tra i 17 e i 34 anni con la terza generazione imprenditoriale di un’azienda a conduzione familiare, nata praticamente dal nulla? Ad entrambe le domande esiste una risposta comune, quanto semplice: la passione. Che si tratti di inseguire un pallone oppure ideare un nuovo tipo di raviolo, in campo, è proprio il caso di dirlo, servono in ambo i casi determinazione e cuore.

"Abbiamo scelto di investire nella Varesina Calcio perché, come noi, è parte integrante del tessuto territoriale e rispecchia in pieno tutti i nostri valori aziendali"

“Ci sentiamo dei privilegiati a poter vivere facendo ciò che ci piace”, confessa Massimiliano Di Caro, Direttore Generale de Lo Scoiattolo, nonché giocatore della Varesina. L’orgoglio e l’emozione sono tanti quando si parla dell’impresa di famiglia, fondata dai propri nonni 34 anni fa, di fronte ai compagni di squadra. Quella stessa squadra di cui il pastificio che si dirige è sponsor e proprietaria. Le storie del raviolificio di Lonate Pozzolo e quella della realtà calcistica di Venegono, che conta 500 tesserati in tutto, sono infatti legate a doppio filo e a spiegarne il motivo è proprio il giovane nipote del fondatore Tino. “Come realtà presente sul territorio da oltre tre decenni, abbiamo scelto di investire nella Varesina Calcio perché, come noi, è parte integrante del tessuto territoriale e rispecchia in pieno tutti i nostri valori aziendali”. Lo scopo principale di questa operazione, prosegue Di Caro, è quello di dare la possibilità a molti ragazzi appassionati di calcio di avere a disposizione strutture e figure professionali adeguate. In altre parole si tratta di investire sul territorio, esaltando e puntando specialmente sul lato umano e sociale di questo investimento.

Il Raviolificio Lo Scoiattolo ha deciso di aprire le porte del proprio stabilimento ai giovani giocatori della Varesina Calcio. Obiettivo: fare squadra anche fuori dal campo

Ma dato che, almeno per il momento, non di solo calcio vivrà l’uomo, il Raviolificio lonatese che tanto ha puntato sulle squadre dilettantistiche di Venegono Superiore ha deciso di aprire le porte del proprio stabilimento ai giovani giocatori della Varesina Calcio. Per mostrare ai calciatori in erba quanto è bello e gratificante far parte di una squadra, anche fuori dal campo di pallone. “Vogliamo far capire ai ragazzi cosa voglia dire affrontare la vita aziendale vera e, se volete, anche ‘noiosa’ a volte, fatta di routine, levatacce, giornate pesanti e complicate, ma tante tante soddisfazioni”, conclude Di Caro poco prima di guidare i compagni alla scoperta dell’azienda di famiglia. E quale modo migliore per trasmettere questo messaggio se non girare tra rulli, celle frigorifere e macchine impastatrici, per ammirare e toccare con mano il lungo e complesso lavoro che sta dietro ad un “normale” raviolo?



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