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“La speranza è che siano partenze con un buon ritorno”. È fiducioso riguardo al futuro delle nostre eccellenze, Michele Graglia presidente della LIUC – Università Cattaneo. A 25 anni dalla fondazione l'ateneo punta decisamente sulla internazionalizzazione. “In entrata e in uscita” spiega l'imprenditore. “Nel piano dei prossimi 5 anni i progetti saranno ancora più numerosi e ambiziosi: dal progetto per introdurre a Castellanza nuove cattedre tenute da docenti stranieri all'implementazione degli Erasmus. Il metodo è sempre coerente: vogliamo essere innovativi. Infatti verranno qui docenti di fama, nomi noti ma anche riconosciute promesse del mondo accademico. Un progetto che ha potuto vedere la luce grazie ad una iniziativa di fundraising nata all'interno del Circolo delle Idee, un'iniziativa di incontri con protagonisti di spessore della nostra economia.”

Michele Graglia: “La speranza è che i ragazzi crescano con le esperienze all'estero per poi tornare e mettere a frutto qui quel che hanno imparato”

“Il progetto resta fedele a quello di 25 anni fa” conferma il rettore Federico Visconti. “L'apertura internazionale è nella vocazione della LIUC e numeri in crescita confermano bontà e apprezzamento del progetto e danno un forte segnale di mobilità in entrambe le direzioni. Da rettore è evidente la soddisfazione. Da professore sono sorpreso di quanto questo arricchisca anche me: il fatto di avere nelle classi un 25, 30% di studenti stranieri permette di imparare metodi diversi da nostri, ad esempio un gusto spiccato nel preparare i casi che i nostri studenti non anno e viceversa di trasmette il nostro stile”.

Federico Visconti “Avere nelle classi studenti stranieri permette di imparare metodi diversi da nostri e viceversa di trasmette il nostro stile”

“Erasmus compie 30 anni nel 2017” sottolinea Raffaella Angelucci, Responsabile Relazioni internazionali dell'Università “e i suoi risultati sono sempre più apprezzabili: il 96% degli imprenditori considera fondamentali le competenze trasversali acquisite durante questo percorso. che dedica una particolare attenzione allo sviluppo di rapporti di collaborazione con università in Europa e fuori per permettere ai propri studenti di integrare le competenze acquisite con la crescita che deriva dal confronto e dall'inserimento in realtà diverse. Ogni anno la LIUC ospita studenti stranieri provenienti dalle università partner. La mobilità 2014/15 ha coinvolto quasi 170 studenti in entrata. In quello in corso sono194 e per il primo semestre al momento sono già 132.  Un’alta percentuale di laureati LIUC fa almeno un’esperienza all’estero nel percorso: nel 2014/15 il 9,7% aveva affrontato un percorso di mobilità. L'università ha stretto 128 accordi con 41 paesi. L'interesse dei ragazzi è equamente distribuito in realtà territoriali molto diverse. La nota dolens sono i finanziamenti insufficienti per un progetto in crescita”.

“Teniamo molto all'impronta internazionale della nostra offerta - spiega Rodolfo Helg, Direttore della Scuola di Economia e Management LIUC - . A Partire da un'offerta in lingua inglese molto strutturata fino al progetto dei ‘visiting professors’, per arrivare al nuovo progetto biennale Entrepreneurship and Innovation”.



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